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Non ho mai fatto la doccia così velocemente, ma eccomi uscire dagli spogliatoi e dirigermi verso gli spalti, ma non vedo nessuno. Così decido di chiamare Mason ma non mi risponde e dopo altre volte decido di dirigermi verso il parcheggio della scuola. Non capisco....sono andati via senza di me? I miei occhi cominciano a farsi lucidi e così deluso mi incammino a piedi verso casa dato che stavo con il mio migliore amico, sempre se lo posso chiamare così. Dopo nemmeno due minuti di camminata mi sento chiamare e così mi giro. 

<<Liam eccoti>>. Dice con il fiatone Theo. 

<<Che vuoi? Sto andando a casa se non ti dispiace>>. Dico con tono freddo e vedo subito lui agitarsi. 

<<No no no, Mason l'aveva detto che avresti reagito così. I miei amici sono coglioni e stavano morendo di fame e così nel mentre che ti aspettavamo siamo andati a casa mia così loro intanto si sistemavano e ordinavano le pizze. Se non dovevano andare a casa mia ti avrei aspettato, ma gli dovevo aprire la porta e non mi fido a lasciare le miei chiavi a quelli>>. Dice velocemente, tanto che a una certa mi perdo anche. 

<<Quindi non mi avete lasciato da solo?>> Chiedo piano, ma lui sente comunque.

<<Assolutamente no, Mason voleva rimanere ma il mio amico Corey ha una cotta per lui e finalmente avendo l'occasione di parlarci non lo lascia un attimo>>. Dice facendo un piccolo sorriso e io sospiro tranquillizzandomi. <<Mi dispiace se hai pensato che ti abbiamo lasciato solo, voglio davvero uscire con te>>. 

<<Con me? Ma se mi conosci da questa mattina>>. Dico non capendo. 

<<Ti conosco da prima, solo che non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti anche perché giravano voci che ti eri innamorato di un ragazzo da tanto. Ma quando questa mattina sei venuto addosso a me non ci ho pensato due volte a invitarti perché speravo in un esito positivo e adesso sto dicendo mille cose tutte insieme perché sono nervoso...mi sono spaventato quando non ti ho più visto e andando nel panico ho cercato ovunque e poi...>. 

<<Theo respira>. Dico ridendo mettendo le mani sulle sue spalle. <<E comunque le voci sono vere>>. Dico prendendo quel briciolo di coraggio che ho in corpo grazie alle sue parole.

<<Davvero?>> Chiede e lo vedo un pò deluso e per questo mi metto a ridere e la sua espressione muta in confusa. 

<<Dal primo anno ho messo per sbaglio gli occhi su di te e non li ho più levati, non perdevo una tua mossa e quando ho saputo che ti avevano picchiato sono corso al campo che prendere a mazzate quel coglione e per vedere se stavi bene, ma Mason mi ha spinto contro di te perché voleva che ti parlavo direttamente e quindi siamo finiti qua>>. Dico sorridendo e vedo il suo volto illuminarsi. 

<<Stai dicendo che sono io quello che ti piace?>>. Dice con un sorriso enorme e alla mia affermazione mi stringe forte in un abbraccio che subito ricambio. <<Sono così felice, però aspetta...>>. Dice staccandosi. <<Non pensare questo a come un primo appuntamento, è più un'uscita casuale. Il primo appuntamento con te lo voglio fare per bene>>. 

<<Mi stai indirettamente chiedendo di uscire?>> Chiedo ridendo. 

<<Potrebbe essere>>. 

<<Ci penserò, ora andiamo a casa tua che sto morendo di fame>> Dico ridendo e prendendo la sua mano per tornare verso il parcheggio. <<Assurdo come non abbia riconosciuto la tua macchina, ceh ormai la conosco meglio della mia per tutte le volte che ti ho visto guidarla>>. Dico e lui scoppia a ridere contagiando anche me. Credo che invece che incazzarmi con Mason dovrò dirgli grazie per avermi spinto letteralmente verso di Theo.

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