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La mia vita si può dire che è sempre stata movimentata, sicuramente è diventata molto più caotica quando Scott per salvarmi mi ha morso sul tetto dell'ospedale. Poi ci sono state così tante vicende che neanche tutte le conosco. Ma sicuro, in tutto questo, non mi sarei aspettato di dover lottare con i sentimenti verso di lui, un ragazzo che fino a vari mesi fa era nostro nemico, e che adesso invece lo considero come una delle persone di cui mi fido di più. 

Tutto è iniziato più di un mese fa, ho fatto caso ai piccoli gesti che compie nei miei confronti che prima non avevo notato: come lasciarmi l'ultimo pezzo di torta perché sa che mi piace, oppure aspettarmi (nonostante si lamenti) per riportarmi a casa dopo gli allenamenti. Da quando ci faccio caso il mio cuore ha deciso di impazzire e salta a ogni minimo spostamento, e io vivo con la costante paura di essere scoperto da lui. Preso dalla confusione totale ho chiesto aiuto a Mason, che mi ha risposto semplicemente con "amico, è palese che ti piace". Non mi ha aiutato tanto, almeno no al mio cuore. Ma con il passare dei giorni ho compreso che ha ragione, che quella stronza chimera mi è entrata dentro anche troppo, e io non voglio farla uscire. 

Il problema è controllare questi sentimenti. Mason dice che anche Theo ha un debole verso di me, ma dubito profondamente. Una volta mi ha confidato che sono come il fratello che non ha mai avuto: questa ha fatto male. Quindi eccomi qui, all'ultimo anno di liceo, che vivo con questo sentimento che cresce sempre di più nei confronti di mio "fratello". 

<<Adesso basta, mi fai troppa tenerezza. Perché non parli con lui e basta?>> Chiede Mason un giorno a scuola. 

<<Per farmi ridere in faccia? Ma ti ricordi di chi stiamo parlando?>> Rispondo con un sopracciglio alzato. 

<<Andiamo amico, non è detto che ti scoppi a ridere in faccia. Magari si trattiene e lo fa alle tue spalle>>. 

<<Non aiuti Mason>>. Dico guardandolo seriamente negli occhi. 

La situazione peggiora quando un giorno, il mio caro amico Theo che non abita più da me da qualche settimana (privandomi di lui che esce dal bagno senza maglietta) mi chiede consiglio per una sua cotta. 

<<Cosa? E da quando ti piace qualcuno?>> Chiedo quasi urlando in modo isterico. 

<<In verità credo da molto, ma l'ho realizzato poco fa. Allora mi aiuti?>> 

<<E in che modo ti dovrei aiutare? Almeno dimmi chi è>>. 

<<Non ci penso proprio. Ho solo bisogno di capire se ho una possibilità>>. 

<<Andiamo Theo, parliamo di te. Sicuro hai una possibilità. Basta guardarti allo specchio>>. Ammetto in modo scocciato. 

<<Senti... è una persona molto importante per me>>. Dice guardandomi negli occhi. <<Dopo tutto quello che ho fatto averlo al mio fianco è fondamentale, e non posso rischiare di perderlo magari perché ho interpretato male i suoi segnali>>. 

<<Va bene allora. Cosa ha fatto che sembra averti dato dei segnali?>> 

<<Beh, prima di tutto mi difende sempre. Nonostante sappia che non ne ho bisogno, odia che qualcuno parli male di me. Poi cerca sempre di integrarmi, perché con il mio passato sai che faccio molta fatica in ambito di amicizia. Infine mi ha accolto nella sua famiglia come se niente fosse, nonostante il male che gli ho procurato>>. 

E che cavolo però! Anche io ho fatto tutte queste cose!! Non può guardare me a occhi a cuoricino invece che questo tizio?! Non è giusto, lo sopporto da più tempo di tutti. 

<<Allora direi che hai molti possibilità di essere ricambiato. Potresti provarci. So che hai paura di perderlo, ma da quello che mi hai raccontato sembra che anche lui provi nei tuoi confronti qualcosa in più>>. 

<<Dici davvero?>> Mi chiede sorridendo. 

<<Certo Theo. Meriti di essere felice>>. E nonostante mi ha fatto davvero male al cuore dirlo, lo credo davvero. 

Dopo la nostra chiacchierata passa un'altra settimana, in cui io divento sempre più depresso. In uno di questi momenti, mentre sono a letto a vedere uno stupido film in cui gli stupidi protagonisti si amano in modo stupidamente invidiabile, qualcuno decide di disturbarmi e suonare alla porta. Non c'è nessuno oltre me, quindi sono costretto ad alzarmi. Quando apro la porta mi ritrovo davanti Theo in tutta la sua bellezza (che per me significa anche con un sacco della spazzatura addosso). 

<<Ciao Liam, possiamo parlare?>>

<<Certo, entra>>. Dico stranito. Sembra troppo tranquillo... non è che ha ucciso qualcuno vero? Non ho voglia di stare dietro a un ritorno di Theo cattivo. 

<<Allora, voglio riprendere il discorso dell'altra settimana. Ho deciso di fare come mi hai consigliato e buttarmi>>. 

<<Bene, te lo meriti. Com'è andata?>>

<<In verità sta succedendo in questo momento. Quindi spero bene>>. 

<<Cosa?>> Chiedo, non volendomi illudere. 

<<Liam... io ancora mi sento di non meritare la felicità, ma tu me la stai dando con tutto te stesso e quindi perché no? Lo so che non hai capito che facevo riferimento a me, ma quelle sono tutte cose che solo tu hai fatto. Tu mi hai fatto comprendere che sono oltre un esperimento di pazzi scienziati>>. 

<<Perché lo sei Theo. Tu sei un ragazzo fantastico che merita di essere felice. Hai fatto i tuoi errori, vero, ma hai anche pagato per questo e stai ogni giorno dimostrando di meritare la tua seconda possibilità>>. Dico avvicinandomi a lui. 

<<Per me la mia seconda possibilità è avere te al mio fianco. Ti prego Liam, dimmi che non ho frainteso nulla>>. E per la prima volta vedo Theo vulnerabile, e non potrei amarlo di più. 

<<Theo io ti amo, davvero da molto tempo. Però ho sempre avuto paura e mi ero convinto di vivere e basta il rapporto che avevamo. Poi la settimana scorsa mi hai dato il colpo di grazia, perché ovviamente non avevo capito che ero io>>. Dico ridendo. 

<<Ovviamente, non avevo dubbi. Quindi... che ne dici di uscire con me lupetto?>>

<<Dico che non dovresti neanche chiedermelo>>. 

<<E giusto per la cronaca, se non si sia capito. Ti amo anche io Liam. Penso da quando mi hai tirato fuori dall'inferno>>. 

THIAM-OSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora