Capitolo 29. L'ex villain e l'undergound hero

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TW: lemon. 🍋🍋🍋 ASCOLTATE A RUOTA LA CANZONE, MI RACCOMANDO, L'HO ACCURATAMENTE SCELTA PER QUESTO EPISODIO. SE NON LO FATE VI VERRÒ A CERCARE PERSONALMENTE.
Buona lettura 🌸
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Era diventato impossibile separarci. I nostri volti, le nostre mani, le nostre labbra... eravamo avvinghiati l'uno all'altra come se avessimo il terrore che quegli attimi brucianti potessero scappare, scivolando via dalle nostre dita lasciandoci, come al solito, annaspanti per un continuo.

Era l'ultima notte che potevo trascorrere a casa sua e parte di me decise che non avrei voluto trascorrerla dormendo. Dopo tutto l'astio, il dolore, il tormento che mi avevano sempre accompagnata sentivo di meritarlo.

Le mie mani s'introdussero sotto la sua felpa, la vibrante sensazione dei suoi duri addominali sotto i miei polpastrelli bastò a farmi fremere d'impazienza. Non mi sarebbe bastato quanto avevamo condiviso le altre volte, non mi sarei più voluta fermare... bramavo ogni parte di lui, del suo corpo e del suo spirito.

Gli sfilai repentinamente la felpa di dosso, lasciandolo a petto nudo. Era la prima volta che lo vedevo così, le aspettative che mi ero languidamente costruita fra me e me non potevano minimamente avvicinarsi alla folgorante realtà: aveva un fisico scolpito nel dettaglio e curato, si notavano nitidamente gli anni d'incessante allenamento emergere da sotto quella pelle eburnea attraverso i muscoli definiti.

Sentii le sue mani iniziare a scavare sotto la mia maglia, dalla quale mi districai senza esitazione, concedendo il mio petto al suo tiepido tocco. Quel calore rassicurante che la sua pelle emetteva dava dipendenza, lo bramavo sempre più, tanto da desiderare di potermici immergere fino al midollo: non volevo esser vestita da nulla se non dal tepore delle sue mani e dal languore delle sue labbra.

Rimossi con famelica fretta gli ultimi strati di vestiti che separavano i nostri corpi, guidata da un'impellenza alla quale avevo resistito fin troppo a lungo. Ripensai a tutte quelle volte che mi sorpresi a fantasticare su di lui, mordendomi la lingua, frenando controvoglia ogni amplesso immaginario, poiché non potevo lasciarmi possedere da lui e non mi conveniva avvelenarmi l'anima con meste illusioni... ma finalmente la mia pazienza era in procinto d'ottenere un degno riscatto.

Feci scivolare una mano sul suo petto nudo, godendo per come la sua pelle liscia scottasse contro le mie dita fredde, bramando il contatto con lui come se fosse la fonte della mia stessa vita

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Feci scivolare una mano sul suo petto nudo, godendo per come la sua pelle liscia scottasse contro le mie dita fredde, bramando il contatto con lui come se fosse la fonte della mia stessa vita. Ogni suo respiro, ogni suo movimento, ogni suono che emergeva dalle sue labbra, parevano tutti pezzi di un dipinto perfetto, uno di quelli così curati nel dettaglio da farti credere di potervi sguazzare dentro, d'essere parte di quella bellezza.

L'eroe m'afferrò per un polso e m'avviluppò a sé, premendo quel suo corpo vigoroso e duro contro il mio, corroborando ancora di più quel desiderio in me.

Mi sdraiai supina sul materasso, offrendogli il mio ventre. Egli scivolò sopra di me, tenendo il mio mento fra le dita e la mia coscia sollevata ad abbracciare il suo busto atletico, stuzzicata dal continuo flettersi di quei suoi muscoli marmorei. Le sue labbra inquiete esploravano con bramosia l'incavo del mio collo e i suoi lunghi capelli corvini mi solleticavano il viso, mentre sentivo la sua mano risalire pian piano lungo la gamba, tracciando una scia di ebbro tepore sulla mia pelle.

Luna di Mezzogiorno | 𝓜𝔂 𝓗𝓮𝓻𝓸 𝓐𝓬𝓪𝓭𝓮𝓶𝓲𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora