TW: morte di un personaggio principale (NON SPOILER perché seguo una trama diversa)
L'incessante ticchettio dell'orologio minacciava di farmi impazzire. Mi pareva di aver passato un'eternità in quella sala d'attesa, i miei occhi bruciavano, asciugati dal continuo piangere e costretti a fissare una parete d'un pungente bianco ospedaliero.
Quella notte non avevo chiuso occhio nemmeno per un secondo. Ero immersa nella fredda consapevolezza di cosa avrei incontrato varcata la soglia di quella stanza.
Il viavai degli infermieri mi teneva la mente occupata, così da non lasciarmi assorbire dai miei demoni... ma purtroppo una notizia ben peggiore minacciava di farmi precipitare in un oblio di rimpianti: All Might non ce l'aveva fatta.
Lo si leggeva ovunque, sui giornali, su internet, pure sui volti spossati degli adulti e sui visini piangenti dei bambini!
Il simbolo della pace era morto.
L'intero Giappone traballava, senza più potersi reggere sulle spalle possenti di All Might: un futuro incerto e periglioso minacciava tutti, seminando il terrore... un terrore viscerale nei confronti dei criminali e di Pestilence.Ero sul punto di scoppiare, di strepitare davanti a tutti.
Ti prego, fa che Aizawa stia bene. Socchiusi gli occhi, unendo i palmi in una tacita preghiera. Mi basta anche solo rivederlo un'ultima volta per sapere che sta bene... e che non mi odia.
Il mio turbamento era visibile, diversi occhi erano fissi su di me, eppure ero così assorbita dalla mia stessa preoccupazione che quel corpo da loro incessantemente fissato non lo percepivo nemmeno come mio... mi pareva di galleggiare sospesa sopra ogni cosa, intrappolata in un incubo, pronta a risvegliarmi da un momento all'altro.
- È qui per visitare un paziente? - Mi domandò improvvisamente un'infermiera.
- Sì. Shota Aizawa. - Risposi, sentendo una fitta perforarmi il cuore al solo suono del suo nome.
Mentre camminavo verso la stanza in cui era ricoverato sentivo come una lama infilzarmi il petto e, a ogni passo, a ogni movimento, penetrare sempre più a fondo, rigirandosi e sobbalzando in quella ferita che continuava a martoriarmi senza sosta... Trucidandomi in un'attesa densa di dubbi.
- Il paziente sta bene. - M'informò la donna, continuando ad avanzare. - Ha ricevuto la trasfusione ed entro due giorni verrà dimesso. È stato molto fortunato, soffrendo già di trombosi arteriosa si è salvato dal dissanguamento giusto in tempo.
Già, fortunato.
- Ed è guarito anche dalla trombosi?- Domandai, con il solo scopo di non sembrare sospetta. Sapevo che era guarito, ero stata io a liberargli le arterie da ogni ostruzione. La mia gamba, ancora gonfia e pesante, era la lampante prova di quel mio salvataggio estremo.
- Sì. È stato sorprendentemente facile.
Ovviamente. Serrai la mascella, preparandomi alla questione successiva.
- Lo avete informato di questo? - Chiesi esitante.
L'infermiera si voltò a squadrarmi come se avessi appena fatto la domanda più idiota mai sentita. - Certo. - Rispose, sforzandosi di nascondere quel lieve sorriso imbarazzato che minacciava di dispiegarsi sulle sue labbra. - È un adulto, lo abbiamo informato appena ha ripreso conoscenza.
Era una domanda superflua, lo sapevo, ma almeno avevo una vaga idea di quanto m'aspettava in quella stanza.
La donna m'indicò la camera ed io procedetti da sola, prendendo un gran respiro.
Varcai la soglia con passo claudicante e lui fu la prima cosa che vidi.
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Luna di Mezzogiorno | 𝓜𝔂 𝓗𝓮𝓻𝓸 𝓐𝓬𝓪𝓭𝓮𝓶𝓲𝓪
Fanfic• 𝑨𝒊𝒛𝒂𝒘𝒂 𝒙 𝑹𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓 • Una villain devota ai principi dell'Elimina Eroi e assorbita dalla spirale platonica di Shigaraki s'infiltra nel famoso liceo Yuei con lo scopo di smantellare l'idolatria che difende i falsi eroi. Il suo viscerale od...