Capitolo 32. Sangue sul palcoscenico

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TW: sangue 🩸 (ma questo probabilmente lo avete intuito dal nome del capitolo)
Vi suggerisco di ascoltare la canzone consigliata durante tutta la lettura.

Mi scapicollai giù per la scalinata in vetro, mossa da una viscerale fretta.

Il cuore pareva sul punto di scoppiare nel mio petto e infrangersi contro la cassa toracica tanto martellava. Attraversai un intero colonnato veloce come la folgore, incespicando sul vestito che tenevo goffamente alzato.

Schivando le persone ferme nella confusione generale, per poco non mi scontrai con Ms Joke, la quale era piegata in due e s'abbracciava il petto con aria dolente.

Eh, alla fine gliel'ho tirata. Pensai, guardandola con la coda dell'occhio mentre si perdeva fra la gente.

In mezzo al trambusto, la mia distrazione mi portò a schiantarmi contro un uomo. - Accidenti, scusami! - Esclamai, cercando di riprendermi da quella potente capocciata che gli avevo appena sferrato.

Alzando lo sguardo, mi accorsi che si trattava di Present Mic il quale s'era portato, dolente per la botta, una mano al naso. Mi fermai sul miei passi e gli chiesi se stesse bene, ma lui ignorò la mia domanda.
- Dov'è Shota? - Mi precedette, squadrandomi con grandi occhi celesti riempiti dalla preoccupazione. Era così insolitamente nervoso che riuscivo senza problemi a leggere lo stato d'animo celato dietro i suoi occhiali vistosi.

- Lo sto cercando anch'io. Mi ha detto di aspettarlo sulla terrazza, potrebbe essere già lì. - Sbuffai, guardandomi nervosamente in giro.

Avevo una brutta sensazione, volevo avvertire Present Mic dell'incombente pericolo, però non potevo certo dirgli che i villain erano appena arrivati se ancora non s'erano ancora mostrati a nessuno di noi!

L'eroe mi esortò a seguirlo, avremmo iniziato la nostra ricerca dalla terrazza.

- Tu hai sentito quel boato pazzesco? - Mi chiese Present Mic, accelerando il passo.

- Sì, ma non ho idea di cosa fosse. - Mentii. - Sai da dove proveniva?

- Mi sembra venisse dal piano superiore.

Procedevamo entrambi con ritmo spedito, in mezzo agli eroi che, confusi, tentavano pure loro di capire da dove provenisse quel rumore.

Perché quest'ansia improvvisa? Mi domandai, notando la prepotenza con cui le palpitazioni aumentavano nel mio petto. Aizawa è un eroe eccellente, ha affrontato molti villain! Non ha bisogno del mio aiuto. Eppure non riuscivo a scrollarmi di dosso quell'opprimente sensazione d'incombenza.

Avvicinandoci alla terrazza, notammo che Hawks ed Endeavor avevano già ingaggiato una lotta con un tale dalla pelle squamosa come un serpente. Non l'avevo mai visto prima e, certamente, non era uno degli eroi.

Kurogiri ha fatto reclutamento? Bastardo. Pensai, digrignando i denti. Dabi non ci sarà, ecco cosa volevano dire quei messaggi. Gli servivano altre persone, ci scontreremo con villain che nemmeno io ho mai conosciuto.

Superammo entrambi e, scambiandoci uno sguardo preoccupato, io e Present Mic uscimmo sulla terrazza, lasciandoci investire dall'aria gelida della notte.

Lo scorsi mentre mi faceva un veloce cenno, dunque m'acquattai dietro un'ampia colonna, subito raggiunta da lui. Ancora non erano arrivate molte persone, ma presto la situazione si sarebbe ribaltata: quel locale era pieno zeppo di eroi professionisti e pluripremiati, i villain non avevano chance.

Hai compiuto un passo falso, Kurogiri. Ghignai. Te le stanno per suonare in diretta televisiva.
Esatto, quel luogo era pieno zeppo di telecamere, fotografi e giornalisti, far vedere come gli eroi avrebbero sconfitto senza problemi un disorganizzato manipolo di villain non aveva senso.
Congelai sul posto. C'è qualcosa che non va, Kurogiri non è scemo. Questa missione per loro sarebbe un suicidio mediatico. Cos'ha realmente intenzione di fare?

Luna di Mezzogiorno | 𝓜𝔂 𝓗𝓮𝓻𝓸 𝓐𝓬𝓪𝓭𝓮𝓶𝓲𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora