Capitolo 10. Il Flagello

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- Lo hai fatto per darci le coordinate di dove si terrà la gita della prima A... o perché ti interessa Eraser Head?

La tagliente voce di Shigaraki s'addentrò nel mio cervello come una biscia selvatica. Avevo la testa appoggiata sul suo petto, ogni sua palpitazione giungeva al mio orecchio rimbombandogli nella cassa toracica... il suo stato emotivo era completamente scandagliato dinanzi alla mia percezione, il che era più profondo di qualsiasi contatto potessimo avere: permettermi di cogliere la sua agitazione o la sua tranquillità tramite le pulsazioni del suo cuore, per lui, era come mettersi a nudo, esporsi, guardarmi negli occhi e mostrarmi tutti i fori nella sua armatura.

- Io non ho interesse per nessuno. - Dissi. La mia voce era rauca, indebolita dal continuo e forzato uso del mio quirk. Era domenica e avevo trascorso il weekend a letto, debilitata.

Il giorno successivo sarei partita per la gita della prima A, assieme ad Aizawa.

🥀

Era la prima volta che vedevo dal vivo gli eroi professionisti ai quali ero solita dare la caccia.
Mi sorprese vedere che Midnight fosse una donna elegante e composta, appariva fiduciosa di sé ma non arrogante, come invece agli inizi credevo che fosse.
All Might pareva prendere realmente a cuore tutti i suoi studenti, quando iniziammo a parlare dei problemi relativi a Pestilence (anzi, Plague, lì mi chiamavano così) fu il primo a mostrare una genuina preoccupazione per la salute dei ragazzi.
Poi c'era Present Mic: caotico, estroverso in maniera invadente e con un dirompente senso dell'umorismo. Per non parlare del suo rapporto con Aizawa...

🥀

Mi scostai leggermente dal tocco di Shigaraki per sporgermi a bere dell'altra acqua. Ero costantemente assetata! Bevevo a fiotti, non ero nemmeno solita bere tanta acqua, eppure non mi dissetavo mai. Schiacciai in un pugno la bottiglia vuota e la lanciai nel cestino.

Riappoggiai la testa contro il petto magro di Tomura e mi rilassai, non avrei avuto bisogno di andare in bagno. Era tutto il pomeriggio che bevevo acqua, ma l'impellenza di andare a svuotarmi non s'era ancora fatta sentire.

🥀

Present Mic ed Eraser Head si conoscevano da anni, bastava uno sguardo per capirlo! Il primo, molto più espansivo e irruento, era solito cingere il secondo e scherzare animatamente con lui. Aizawa, invece, si scostava con fare infastidito... ma era un fastidio ironico, si percepiva quanto forte fosse quel legame, siglato nella fiamma d'una complementare connivenza.

Conoscere e parlare con tutti quegli eroi, anzi quelle persone, fu rinvigorente: potevano tranquillamente sembrare un gruppo di amici del liceo che s'erano ritrovati anni dopo alla pizzata di classe.
Sono tutti così... normali! Notai, scorgendo in loro dei vividi sentimenti umani.

Non posso farmi distrarre. La mia coscienza, infima e subdola, si sporse verso di me e mi sussurrò, ammaliante. Shigaraki ha bisogno di quelle coordinate... ha bisogno di vedermi lavorare per lui, altrimenti non si metterà in pace. Serrai la mascella, pronta a sguinzagliare Pestilence. Non posso deluderlo.

🥀

Tomura invocò il mio nome con delicatezza, quasi fosse una formula magica da pronunciare con estrema accuratezza, e mi destò dai miei pensieri.

- Sì? - Gli domandai debolmente, cercando il suo volto con le pupille.

- Io ho paura. - Sussurrò, tracciando dei cerchi concentrici sulla mia guancia.

Sbattei le palpebre. Era la prima volta in assoluto che lo udivo pronunciare quelle parole. Ha paura? Soprattutto davanti a me, cercava sempre di darsi un tono di sembrare forte, stabile. Ci conoscevamo da poco meno di un decennio, eppure non si era mai aperto così con me.

Luna di Mezzogiorno | 𝓜𝔂 𝓗𝓮𝓻𝓸 𝓐𝓬𝓪𝓭𝓮𝓶𝓲𝓪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora