ritorno alle origini

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Il viaggio verso Istanbul non era mai stato tanto angosciante non avevo voglia di incontrare di nuovo Mike e men che meno Nadir ma sarebbe stato inevitabile perché aveva chiesto ad Aziz di preparare le carte per il divorzio e stavolta anche Diana era dalla sua parte ritirammo le valige e seguii Can in silenzio capivo il suo stato d'animo sarebbe stato difficile lasciare più che ogni altro lui, mio fratello Can Divit sospirammo praticamente all'unisono e scoppiammo a ridere.
- ti spiace se resto da te sino a quando ripartirò?
- No Max non mi dispiace sei sempre il benvenuto lo sai!
Alla villa c'era Sanem evitai di guardarla e salutai Aziz.
- e mia figlia?
- beh qualcuno alla tenuta doveva restare ma mi ha fatto promettere di portarti da lei!
- magari domani hai preparato tutto?
Can stava abbracciando Sanem che mi guardava disperata come se avesse qualcosa da dirmi ma non avevo voglia di ascoltarla e Can si allontanò con lei!
- Can non mi guarda nemmeno!
- Amore mio cerca di essere tollerante Max è ferito e lasciamolo tranquillo ok?
- ma io devo...
Can la strinse a sé...
-Devo esserne geloso mio erkenci kus?
Lei sorrise e ricambiò l'abbraccio io distolse immediatamente lo sguardo e Aziz si rattistó...
- Non restare qui vieni alla tenuta Max sarà più tranquillo e poi la tua nipotina vorrebbe stare un po col nonno!
Fissai Aziz ma non avevo voglia di essere il nonnino o di essere compatito.
- No Aziz grazie ma resterò poco dammi le carte le consegnerò personalmente all'interessata!
- Max...non serve lo farò io!
- Siete tutti così preoccupati per la povera Nadir?
Aziz sospirò...
- no ecco volevo solo evitarti...
Lo bloccai con una mano sulla spalla...
- Sta tranquillo nonostante sia stato descritto come un orco violento non le farò del male!
- Max lo so però...
Mi passai le mani tra i capelli esasperato poi Can si intromise...
- Aziz figliolo rilassati Max sa quello che fa ed è giusto se è convinto di quello che sta facendo di guardarla in faccia!
Aziz annuì....
- oook queste sono le carte per il divorzio dovete firmare entrambi!
Io gli presi la penna e firmai immediatamente mio genero mi guardò triste e riprese la penna.
- Bene fammi riavere tutto al più presto io vado a salutare mamma!
Guardai quell'uomo biondo allontanarsi e poi Can...
- Grazie!
Can abbozzò un sorriso...
- vuoi dare una seconda possibilità a Sanem?
Per quanto facesse male scossi la testa...
- dammi tempo fratello!
Lui annui e tornò dentro io guardai le carte e sollevai le spalle...
- Ok Massimiliano coraggio la vedrai per l'ultima volta!
Presi il mio pick-up e guidai sino a casa di Nadir non mi riusciva di pensare fosse ancora casa mia, notai l'auto di Luc davanti casa e attesi che se ne andasse poi suonai il campanello nonostante avessi le chiavi passarono si e no 10 secondi e la porta si aprì mi trovai davanti proprio la donna che aveva preso il mio cuore e calpestato piuttosto malconcia il livido sulla guancia e un braccio appeso al collo sgranò gli occhi nel vedermi...
- Max?
Riuscii a mantenere un tono neutro...
- Si proprio io!
- perché hai suonato è...
Non la lasciai continuare...
- No non è  più casa mia puoi tenerla!
- ma...
- se metti una firma finiamo già subito questa cosa penosa!
- entra... firma?
Feci un passo avanti entrando senza distogliere lo sguardo dai lividi in volto ma subito mi ripresi...
- Le carte di divorzio!
Lei accusò il colpo perché arretrò...
- No!
Disse tutto d'un fiato...
- no? Tu osi dirmi no?
Stavolta la fissai dritta negli occhi...
- Max io ti amo lo so ho sbagliato!
Iniziai a ridere forse era una risata isterica ma lei mi guardò male...
- tu..
Dissi ridendo..
- Tu mi ami? Dove hai preso questo senso dell'umorismo?
Lei sollevò le spalle e per un attimo nei suoi occhi passò una scintilla ma si spense subito...
- Max ascoltami ti prego!
Scossi la testa...
- Mi hai fatto mille scenate di gelosia per Selin e non c'era nulla perché io tesoro mio non ho mai nemmeno pensato di tradirti!
Ora parlava la rabbia e non importava nemmeno che lei piangesse...
- in tutta la mia vita mai ho avuto ripensamenti ho passato 10 anni a penare e pensare a te!
- era diverso ti credevo morto!
- ohhh quindi da morto meritavo fedeltà Nadir?
Probabilmente non si aspettava la mia ira perché se ne stava zitta a che se le lacrime le rigavano le guance...
- Max non ti ho tradito!
Non ci vidi più la presi per le spalle scuotendola...
- Mi prendi in giro Nadir?
Ringhiai ma mi fermai in un barlume di ragione mi resi conto che era ferita barcollando si sedette sconvolta..
- lasciami finire!
Disse in lacrime ma non volevo ascoltare avevo ascoltato Mike e già quello era stato doloroso....
- No non ho niente da ascoltare Nadir niente di niente ti auguro il meglio firma e falle avere ad Aziz!
Posai le carte in malomodo davanti ad una Nadir sconvolta e non la volevo guardare non volevo ricordare volevo solo allontanarmi da li, feci dietrofront  verso la porta sentivo i suoi singhiozzi mi chiusi la porta alle spalle col cuore a pezzi e che martellata furioso corsi al pickup la vidi aprire la porta...
- Max non te ne andare!
Non ascoltai e feci retro sino alla strada mi fermai solo sulla scogliera a pochi kilometri da casa e scesi sedendomi su uno scoglio il cellulare squillava e nonostante lessi il nome di Can non risposi e lo spensi, sicuramente miss Ozgür aveva chiamato la sua amica del cuore ma io ora non volevo essere consolato in realtà volevo solo sparire ma stavolta davvero.

Can portò Sanem da Nadir ma non entrò in casa nemmeno lui voleva vedere Nadir nonostante sapesse della violenza adesso voleva solo trovare suo fratello perché lo conosceva bene e solo stava facendo mille pensieri negativi e prima che spegnesse aveva già localizzato la sua posizione ormai anche lui conosceva i trucchi del mestiere ma gli serviva Mike e lo chiamò...
- Pensavo non volessi più nemmeno parlarmi!
- io sono convinto tu volessi solo proteggere Max!
- È la realtà ma lui...
- Ha discusso con Nadir!
- ok dimmi dove sei arrivo!
Gli mandai la posizione e mi portai all'ultima posizione di Max e infatti era li restai ad aspettare Mike prima di farmi avanti.

My Life In Istanbul.   Seconda parte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora