introduzione

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Il sole era alto in cielo, prometteva una bella giornata, però le giornate più belle di solito portavano solo guai.
A un certo punto il sole viene coperto da una grande nuvola nera.
Non prometteva bene, anzi, infatti dopo poco ha inizio un temporale violento, i lampi e i tuoni rimbombano nel cielo, facendo addirittura cascare un albero che dopo non molto tempo viene travolto dalle fiamme.
Io ero da sola, immersa nel fumo, le fiamme attorno, il respiro cominciava a mancare.
Tossivo, ma più prendevo aria più inalavo solo fumo e la respirazione diventava sempre più lenta, mentre il battito cardiaco aumentava.
Il cuore batteva nel petto così veloce che quasi temevo che potesse scoppiare, saltare fuori da esso.
Non ero sola però, c'era qualcuno con me e non sapevo chi.
Non sapevo chi fosse, se voleva aiutarmi o farmi del male, ma a giudicare dai suoi passi minacciosi forse più la seconda.
Dovevo fuggire, ma era come se le mie gambe non volessero muoversi, ero ancorata al terreno, e lui era sempre più vicino..

Improvvisamente gli occhi della ragazza si aprono mentre ella prende un grosso respiro, poggiandosi la mano sul cuore.
Si guarda intorno spaventata, era nella sua cameretta per fortuna.
Le parete erano decorate da una carta da parati rosa, c'era un calendario scarabocchiato appeso al muro con qualche quadretto vicino.
C'era anche qualche foto della ragazza con le sue amiche e qualche ultima rimasta con il suo ex ragazzo.
L'adolescente si alza sbuffando, sistemandosi lo chignon disordinato che aveva in testa.
Tira giù la t-shirt oversize che portava come pigiama, era di un bianco candido che lasciava trasparire l'intimo sotto.
Le sue mani afferrano le foto fatte qualche mese prima con il suo ex ragazzo e le straccia con furia, mentre qualche lacrima scende sulle sue guance portando via gli ultimi residui di mascara che aveva sulle ciglia e che puntualmente dimenticava di togliere.
Prende l'accendino posto sulla scrivania e lascia che quella piccola fiamma si espanda sulla foto.
Fiamme, incendio
In poco tempo le torna in mente il suo sogno, così lascia cadere la foto giù dal balcone, allontanandosi di fretta.
Si dirige in bagno per lavarsi, prepararsi e calmarsi un po' lavandosi la faccia con l'acqua fredda.
Lascia che la spazzola le accarezzi i capelli dorati mentre osserva il suo riflesso allo specchio.
Da uno sguardo veloce al suo armadio prendendo l'outfit che aveva preparato il giorno primo: jeans bianchi con un top rosa di velluto.
Mette i calzini e poi indossa le buffalo nere che le fonavano circa 6 cm in più di altezza.

La colazione la stava aspettando in cucina: sua madre le aveva preparato dei toast con un po' di burro spalmato sopra è un po' di aranciata.
Le gambe esili della ragazza scendono le scale, afferra i toast ed esce di casa, correndo verso scuola, essendo in ritardo come sempre.
Improvvisamente sente un rumore strano sotto le scarpe, aveva pestato la foto che prima stava tentando di bruciare..
Fa finta di nulla scacciando i pensieri negativi e raggiunge la scuola. 
Era stancante per lei seguire le lezioni dal momento che dormiva poco.
Anche quel giorno scolastico termina lasciandole davanti una giornata libera.
Da poco aveva trovato un lavoro part-time come babysitter.
Le serviva qualche risparmio perché era sempre bene averlo e poi sua madre ci teneva a farla responsabilizzare e sicuramente un lavoro part-time avrebbe aiutato.

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora