Pt.22

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L'aereo attendeva le due ragazze.
Questo viaggio sarebbe stato magico, e forse avrebbe cambiato qualcosa.
Sicuramente le avrebbe segnate in qualche modo.
Appena arrivano ai controlli, Alessia guarda Arianna che era appena passata e fa il gesto della pistola, ridacchiando, ricevendo una brutta occhiata dal controllore.
Per fortuna non le avevano perquisite!
Non appena la bionda raggiunge la sua ragazza le bacia la guancia, prendendole il lobo dell'orecchio tra i denti.
«Mi devi perquisire?»
Cerca di rimanere seria finché non scoppia a ridere, contagiando anche la Del Giaccio.
Arianna amava la sua ragazza anche per quello spirito scherzoso che rendeva ogni gesto potenzialmente seducente molto ironico.
Non appena salgono sull'aereo controlla il numero di posto "14".
«Ho il 14 tu?»
«27, cazzo non siamo vicine.»
Purtroppo avevano avuto posti separati ma comunque il viaggio sarebbe durato poche ore quindi non era un problema grandissimo, almeno per come la pensava Alessia.
Ella raggiunge il posto notando quello di fianco vuoto.
Si sistema accanto al finestrino guardando fuori.

Arianna era seduta accanto ad una donna con una bimba, avrà avuto 3 o 4 anni ed era davvero molto carina.
La Del Giaccio amava i bimbi!
Subito avvia un dialogo con loro entrando in sintonia.
Ogni tanto però lanciava qualche occhiata alla sua ragazza, era da sola..
Pensa questo fino a che non vede qualcuno sedersi accanto a lei.

La bionda stava ascoltando "Cascare nei tuoi occhi" di Ultimo, e proprio in quel momento nota qualcuno sedersi accanto.
Si toglie le cuffie girandosi.
Era una ragazza, aveva i tratti delicati, un bel viso, il naso era decorato con un septum leggermente impreciso, forse lo aveva fatto da sola.
Le labbra erano non troppo sottili ma nemmeno chissà quanto spesse, ma si adattavano perfettamente a quel viso..
Le sue orecchie erano arricchite con numerosi orecchini e piercing, sette a destra e nove a sinistra.
Rimane a guardarla per qualche secondo e solo dopo fa per rigirarsi, però ella le porge la mano.
«Piacere so Aurora.»
E quindi era quello il suo nome..
«Alessia»
Dice la bionda stringendole la mano, girandosi poi.

Arianna aveva visto quella scena ma era tranquilla.
sapeva che Alessia aveva occhi solo per lei e non avrebbe mai avuto niente con nessun altro.
Lei si fidava ciecamente della sua bionda.

Il viaggio però è lungo e possono accadere tante cose.

Forse il destino volle far unire Alessia e Aurora: l'hostess esce una ventina di minuti dopo preannunciando la presenza di turbolenze.
«Vi preghiamo di non andare nel panico, allacciate là cinture e reggetevi.
Non è possibile raggiungere il bagno o alzarsi dal sedile ed è severamente vietato slacciare le cinture per un qualsiasi motivo durante le turbolenze.
Vi avviserò quando finiranno.»
La donna aveva cercato di essere il più cortese possibile infatti aveva concluso il discorso con un sorriso abbastanza tenero.
Alessia ovviamente non aveva ascoltato nulla di tutto ciò avendo le cuffiette nelle orecchie.

Arianna subito si gira verso la sua ragazza, vedendola cosi tranquilla intuisce subito che forse non aveva ascoltato nulla del discorso.
Fa per alzarsi e andare da lei, ci avrebbe messo un attimo ma doveva avvisarla.
Non voleva che potesse spaventarsi, inoltre non era nemmeno accanto a lei per tranquillizzarla..
Aurora però la batte sul tempo.
«Non hai sentito nulla vero?»
«Sentito cosa?»
«Ci saranno delle turbolenze non te poi alzá.»
La ragazza odiava le turbolenze, la spaventavano molto, però non aveva intenzione di farlo capire alla sua vicina di posto, così alza le spalle annuendo.
«Ok»
Aurora non l'aveva vista tanto convinta e aveva capito che forse sotto sotto queste cose le facevano timore.
«Comunque ci sto io se serve.»
Le sue parole sembravano aver donato un po' di tranquillità ad Alessia, che neppure guarda Arianna.
Era come se l'avesse dimenticata.

Appena comincia la prima turbolenza la bionda stringe gli occhi, sentendo la mano di Aurora sulla sua.
I loro sguardi di incontrano ed è subito connessione.
Le sembrava come se tutto intorno fosse fermo..
Pian piano le stringe la mano maggiormente, accennando un lieve sorriso..
Sperava che il viaggio potesse durare più del previsto...

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora