Le risate,
La voce della prof,
Le mani alzate,
Lo stridio delle scarpe che passano per i corridoi,
I sospiri degli studenti,
I pianti dati da un voto immeritato,
Le urla per attirare l'attenzione,
Il fumo,
Il calore della fiamma di un misero accendino.
Per Arianna non c'era più nulla quando guardava lei.
Tutto perdeva di significato, tutto perdeva di esistenza.
La realtà marciva tutta intorno a loro due quando si guardavano.
Loro non si conoscevano, ma quando si guardavano nasceva qualcosa tra di loro, qualcosa di mai nato.
Arianna non la conosceva, ma sapeva che quando si guardavano loro due facevano l'amore.«Del giaccio!»
La fa sussultare la prof di arte.
«Sei tra noi o no?»
Domanda abbastanza irritata, sbattendo una mano sulla cattedra.
«Scusi»
sussurra arianna, avendo vari sguardi addosso, ma il suo non c'era, quindi non era importante.
«può ripetere?»
chiede abbassando lo sguardo, sentendosi imbarazzata per quella figuraccia fatta proprio il primo giorno di scuola.
«Stavo facendo l'appello, sono tentata dal metterti assente.
Sei qui solo fisicamente.
Ma mi dici a che pensi?»A quel punto la Del Giaccio stringe i pugni alzandosi in piedi.
«A cosa penso?!
A cosa penso? davvero?!
Sto pensando a lei cazzo!
Lei che continua ad ignorarmi.
Non la conosco nemmeno perché non mi da la possibilità di essere qualcuno nella sua vita cazzo.
Le ho portato delle rose e le ha buttate via davanti ai miei occhi.
Mi tratta di merda, non mi ringrazia nemmeno se le do l'ombrello e poi torno a casa fradicia.
Ormai nei miei pensieri c'è prima lei e poi tutto il resto, e ancora non vuole ammettere che quando ci guardiamo facciamo l'amore cazzo!»Certo questo è quello che avrebbe voluto dire, ma non lo fa.
Non ne era il tipo.«Nulla nulla, è un po' l'emozione di essere nella nuova scuola.
Chiedo scusa.»
Sussurra finché non arriva l'intervallo.
Caccia dallo zaino un pacchetto di crackers al pomodoro, e mentre li sgranocchia sente una voce familiare, che la fa sorridere.
«Vieni, andiamo a fare sto giro su.»
Era molto irritata e infastidita, però intanto era andata a parlarle, si sarebbe anche potuta sottrarre al suo compito eppure non lo aveva fatto.Alessia aveva visto la ragazza persa nei suoi pensieri, ma non l'aveva guardata per non provocarle alcun imbarazzo.
Dopotutto le sue parole l'aveva fatta addolcire.
La scuola era nuova ed era il suo primo giorno.
"I prof non dovrebbero pressarla così tanto."
Pensa infastidendosi per tutta la durezza che quella docente aveva avuto con la Del Giaccio.
Voleva andarle a parlare, un motivo non c'era, così tanto perché la incuriosiva.
In quel momento si ricorda del giro che doveva farle fare della scuola così prende l'occasione al volo avvicinandosi.
Mantiene sempre il suo tono freddo, ormai non riusciva più ad essere dolce con qualcuno, e pensare che si era sforzata per parlarle in modo carino.
Ma chissà perché si faceva così tanti pensieri e si preoccupava anche per lei ora."Non li capisco proprio questi omosessuali! che schifo! sono solo malati!
Per fortuna la mia bambina è sana"
Le tornano in mente le parole della madre.
Fa un lieve sospiro irrigidendosi, uscendo dalla classe, camminando per i corridoi, tenendo quella portata da modella quasi.
Erano ormai tre anni che lavorava come modella, sfilate, passerelle e cambi di vestiti.
Era questo il suo mondo ormai.
Quel pomeriggio stesso avrebbe avuto uno shooting e come tema c'era San Valentino.
Avrebbe anche conosciuto il modello scelto per accompagnarla nelle foto che ovviamente avrebbero avuto un carattere puramente romantico.Le due passeggiano per la scuola mentre Alessia le indica le varie aule, la palestra e i laboratori tra cui quello di musica.
«Chi è bravo ha la possibilità di registrare i suoi singoli»
La informa non sapendo della sua passione per la musica e della sua bravure nel comporre e cantare.
Arianna era davvero felice di quella scuola ed essere lì la rendeva molto contenta.
I risultati si sarebbero visti sicuramente e lei avrebbe avuto la possibilità di essere fiera di se stessa.
Una volta arrivati davanti al bagno Alessia la ferma.
«Aspetta devo ritoccare il rossetto.»
Prende lo specchietto passando la tinta sulle sue labbra.Presta attenzione al suo riflesso finché non ne vede uno secondario, era Arianna.
Gira piano piano lo specchio osservandola da lì.
Rimane ferma a guardarla per un po'..
Continua a spostare lo specchietto per inquadrarla bene.
Sembrava persa nei suoi pensieri.
Era appoggiata nel muro con lo sguardo nel vuoto.
Quel piercing le donava davvero tanto e il cappello che portava la rendeva carina.
Quei pensieri attraversano la sua mente mentre osserva i suoi occhi.
Erano belli.
Erano castani ma sarebbe stata a guardarli per chissà quanto..
Ad un certo punto, mentre continua a guardarla, un raggio di sole colpisce lo specchio e si riflette su di Arianna, che stringe gli occhi spostandosi, guardando Alessia.
«C'ho la luce negli occhi»
Ridacchia portando la mano sulle labbra per coprirsi.
Alessia avrebbe voluto spostargliela per osservare il suo sorriso e decorarlo con un bacio.Appena pensa quella cosa lascia cadere lo specchio stringendo i pugni, scuotendo la testa.
Ma cosa pensava?!
A lei non piacevano le ragazze, né tantomeno Arianna, che nemmeno conosceva.
Lascia lo specchio per terra andando via infastidita, rendendo il suo passo furioso.
Arianna non capiva il perché di quel comportamento.
Si china per prendere lo specchio che ora aveva una piccola crepa..
Fa un sospiro andando in classe, poggiando uno sticker a forma di cuoricino colorato al centro della crepa, consegnandole lo specchio.
«Tieni, non è riparato però almeno è carino anche rotto»
Sussurra andandosene a sedersi di nuovo, interrogandosi ancora sul comportamento di Alessia.
"forse ho fatto qualcosa di sbagliato?"No Arianna, si sta solo innamorando di te.
Dopo la giornata scolastica tornano a casa.
La Del Giaccio si sistema in camera sua, si siede sul letto passando le dita sulla sua chitarra.
Fa un piccolo sorriso incrociando le gambe sulle coperte.
Aveva ancora le scarpe.
Lei aveva questo vizio di stare sul letto sulle scarpe.
Qualche decina di minuti dopo la madre di Alessia la chiama per il pranzo.
Da mangiare c'erano dei toast con il prosciutto e un po' di formaggio.
Mentre mangiano c'è un momento in cui gli sguardi di Alessia e Arianna si incrociano, ma la prima lo distoglie subito, guardando altrove mentre le sue guance si colorano leggermente di rosso, ma per fortuna si confondeva con il blush.Dopo aver consumato il pranzo Alessia si dirige in camera per prepararsi per quello shooting.
Indossava un abito corto azzurro, era molto romantico e quindi perfetto per quello shooting.mentre sta per uscire sua mamma la blocca.
«Porta anche Arianna no?
Così le fai conoscere il quartiere»
Alessia nota che ella la stava guardando, quindi sarebbe risultato scortese dire di no, certo, essere scortese era l'ultima cosa che importava ad Alessia, però con Arianna le cose cominciavano ad essere diverse.
«Dai andiamo.»
Dice alla ragazza, aspettandola.
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Farei mille guerre per te ...♡
ChickLitStoria basata sull'amore che arianna riuscirà ad accendere in una ragazza, convinta del suo orientamento eterosessuale. Tutto nasce da un lavoro trovato per caso, part time, una ragazza conosciuta per i sui tratti acidi andrà a fare da babysitter ad...