Pt.20 (pt.1)

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La presenza di Arianna mancava in casa, Alessia se ne era accorta quando aveva girato tutte le stanze senza trovarla.
Fa un sospiro prendendo il cellulare.
Compone il suo numero e fa per pigiare sul tasto per far partire la chiamata, però poi si blocca.
Si guarda allo specchio osservando il suo corpo.
"e se non le piacesse?"
Una voce comincia a parlare nella sua testa, aveva il tono violento, cattivo.
"è andata via perché non vuole avere niente a che fare con te.
Sei solo un disastro."

"devi andare via perché non vuole avere niente a che fare con te.
Sei solo un disastro."
Era stato questo il pensiero di Arianna.
Ognuna aveva agito in risposta al comportamento dell'altra.
Si stavano fraintendendo e si stavano facendo del male, si stavano distruggendo il cuore quando avrebbero potuto unirli e crearne uno solo, unico e forte nel suo piccolo.
Arianna sapeva che se fosse tornata sarebbe stata male, davvero tanto male e non poteva permetterselo.
Doveva fermarsi a pensare a lei, alla sua passione, al suo futuro.
L'amore avrebbe potuto aspettare.
Aveva deciso.
Alessia sarebbe stata solo un ricordo.
Appena torna a casa sente dei passi veloci dal piano di sopra.

La bionda era rimasta ad aspettare la Del Giaccio in preda all'ansia, al panico, alla paura che non sarebbe tornata.
Appena sente la porta aprirsi si fionda giù per le scale.
Era Arianna.
La sua Arianna.
Avrebbe voluto buttarsi tra le sue braccia, stringerla, piangere, singhiozzare, baciarla, non lasciarla mai più, dirle che le era mancata e che l'amava.
Che l'amava da morire..
Non lo fa.
Il suo orgoglio superava i suoi sentimenti, di nuovo.

Arianna avrebbe avuto bisogno dei suoi abbracci, dei suoi baci, di qualche certezza.. anche solo una.. si sarebbe accontentata di tutto pur di avere una minima certezza che Alessia non se ne sarebbe andata.
«Che succede?»
Domanda vedendola abbastanza agitata.
«nulla, la tua assenza mi ha fatta preoccupare.»
Le dice cercando di farsi vedere fredda e a tratti menefreghista, però ad un tratto i loro sguardi si incontrano e l'amore che avevano l'una per l'altra era possibile leggerlo nei loro occhi, nelle occhiate che si tiravano.
Le guance di Alessia si colorano di rosso, però subito si sposta.
«Vabbè ora che sei qui posso andare a dormire.»
Arianna annuisce andando in camera sua, chiudendosi.
"è stato bello?"
voleva chiederle questo per farla sentire in colpa, per mortificarla, ma non lo fa.
Se l'avesse fatto le avrebbe dato troppa importanza.
Si butta sul letto senza riuscire a togliersi dalla testa tutte quelle piccole cose che le avevano trafitto il cuore come coltelli.
Ogni lacrima aveva creato un mare immenso, un mare nero che la stava inghiottendo.

Alessia percepisce un'insolita freddezza da parte di Arianna.
Chissà cosa era successo..
Forse si era ricreduta su tutti i suoi sentimenti..
Aveva paura di perderla, una paura matta di rimanere di nuovo da sola.
Per tutto il giorno non aveva mangiato, voleva apparire bella agli occhi di Arianna, voleva essere perfetta.
Senza ricordarsi che la perfezione non esisteva.

Chi ama ti ama per come sei cara Alessia, e se Arianna ti ama, ti ama anche così.
E sai penso che non le importi del tuo corpo, anziché aggiustarti va da lei, abbracciala, baciala, smettila di fare l'orgogliosa, lascia che possa prendersi cura del tuo cuore.
Arianna non è come tutti gli altri, questo è certo.

Arianna era nella sua camera, stava suonando la chitarra, accennava delle melodie ogni tanto mentre le sue lacrime le lucidavano le guance arrossate per i continui singhiozzi.
Quei versi Alessia li sente, così non aspetta altro per andare nella sua stanza.
«Tutto bene?»
Le chiede notando tutte quelle lacrime sul suo viso..
Sgrana gli occhi avvicinandosi subito.
Senza pensarci due volte poggia le dita sulle sue guance, asciugandole.
Si siede accanto a lei stringendosela un po' tra le braccia.
«Ci sono io adesso.
Qualsiasi cosa sia successa prima non importa, non ci pensare più.
Adesso ci sono io, amore.»

Arianna viene sorpresa da quelle parole e da quei gesti.
Un sorriso si colora sulle sue labbra, ma aveva un tono un po' malinconico.
"È questo il problema, è che sei tu che mi hai ferita, fatta male, distrutta."
Ma non glielo dice, se lo tiene per se quel pensiero.
Tra le sue braccia trova conforto però, trova ancora un rifugio li.. come avrebbe fatto a dimenticarla?
Aveva pensato di dirle della sua decisione di stroncare ogni rapporto per concentrarsi su ciò che davvero le interessava quella sera stessa.
Forse in quel momento.
«Ascolta, io ti devo parlare.»

Alessia non amava quelle frasi, ma era curiosa di sapere cosa avesse da dirle.
«Dimmi amore»
Sussurra guardandola negli occhi, facendo ancora l'amore con lei.
Per l'ultima volta forse..

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora