Pt.13

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Il giorno dopo Alessia si alza dal letto, aveva dormito nelle stesse coperte in cui era stata privata della sua innocenza.
Fa un sospiro andandosi a fare una doccia, sperando che l'acqua potesse far scivolare via dal suo corpo tutta quella volgarità che poggiava sulla sua pelle dopo quei gesti impuri e rudi del giorno prima.
Si passa il sapone sul corpo, accarezzandolo delicatamente, portando anche la schiuma tra i capelli dorati.
Dopo una ventina di minuti esce di lì per asciugarsi, lasciando i capelli però umidi.
Per truccarsi non utilizza lo specchio grande, bensì afferra quello che Arianna le aveva "riparato" con quello sticker.
«Tieni, non è riparato però almeno è carino anche rotto»
Le risuonano nella mente le parole della Del Giaccio quel giorno in cui le aveva riparato lo specchio.
Accarezza quel cuoricino facendo un lieve sorriso, truccandosi guardandosi li, mentre il suo volto era spezzato da quello squarcio presente sullo specchio.
Un po' come lei dopo quella notte.
Aveva uno squarcio.
Non era più pura, la sua innocenza le era stata rubata via con egoismo.
Stringe lo specchietto con la mano mettendolo poi in tasca, dirigendosi a scuola.
Davanti l'entrata di essa incontra Arianna, appena si avvicina a lei la mora però la ignora, facendo ingresso nell'istituto come se niente fosse.
Ancora ricordava il modo in cui ieri aveva curato ogni minimo dettaglio riguardo il suo aspetto, riguardo la canzone..
E quando si era diretta in camera della ragazza l'aveva sentita presa dal piacere con Enea.
Stringe gli occhi ritirando le lacrime.
Non era arrabbiata, era solo delusa da se stessa.
Si era illusa.
Come se Alessia poi potesse guardare una come lei..
"Arianna ma te la dai una svegliata?"
"Sei proprio un'idiota!"
"Lei ti ha usata, ti ha illusa."
Mentre cammina sbadatamente urta con la scarpa il cestino della spazzatura.
Da lì escono vari rifiuti tra cui carte e penne non più funzionanti, ma tra tutti lei nota le rose che le aveva regalato il primo giorno di scuola..
Erano ancora lì.
Quando le vede una lacrima le riga la guancia.
Non fa in tempo ad asciugarla che Alessia gliela porta via con la mano.
«È una brutta giornata?»
Le domanda.
Tutta quella premura, tutta quella attenzione nei suoi confronti una volta si e una no la mandava in confusione.
Non sapeva nemmeno lei che cosa doveva pensare.
La Del Giaccio scuote la testa allontanandosi.

Alessia si era fatta forza appena aveva visto Arianna.
"Adesso vado lì e le dico tutto.
Le dico che ieri la canzone mi ha cullata fino a calmarmi del tutto nonostante stessi avendo una prima volta molto lontana dalle mie aspettative."
"Le dico che forse provo qualcosa che lei e che continuo a pensarla, a pensare alle sue labbra, continuo ad avere il desiderio di baciarla.."
Mentre si avvicina fa un sorriso notandola però in preda a qualche lacrima che le asciuga subito, lasciandole una dolce carezza sulla guancia.
Arianna era così fredda con lei però..
La sorprende con quella risposta mancata..

La giornata passa senza portare chissà quali novità.
Nessuna delle due si guardava, nessuna delle due si calcolava..
Era tutto così spento senza i loro sguardi, i loro segnali nascosti.
La campanella che annunciava la fine delle lezioni risuona nei corridoi della scuola.
Gli studenti si alzano dai loro banchi e dopo aver messo lo zaino in spalla tornano a casa.
Alessia affianca Arianna nella camminata per arrivare all'abitazione della più piccola, ma nessuna delle due aveva spiccicato parola.
«Oggi devo andare a casa dei bambini.
Mi fai compagnia?»
Le chiede, ma la mora scuote la testa rispondendole freddamente.
«No, non posso oggi»
Che dire.. Alessia se l'era proprio cercata.
Prima era lei che si comportava come se la Del Giaccio non esistesse e ora che si trovava dalla sua parte si era resa conto che faceva male.
Come aveva fatto la mora a sopportare il suo comportamento per tutti quei giorni?
Wow..

Il pomeriggio stava diventando una routine, era uguale tutto i giorni.
Alessia andava a fare la babysitter e Arianna rimaneva chiusa nella sua stanza per suonare un po' e rilassarsi con la melodia della sua chitarra, che sembrava l'unica che la capiva e la appoggiava in ogni cosa.
La sera Alessia si ritira nella sua camera.
Si mette davanti all'armadio per preparare l'outfit del giorno dopo.
Mentre è assolta nei suoi pensieri sente la porta aprirsi.
Nel profondo del suo cuore sperava che fosse Arianna.
Sperava di avere l'occasione di guardare ancora una volta i suoi occhi, di guardarla come facevano sempre, di fare l'amore con lei..
Quando si gira si accorge che i suoi desideri si erano avverati.
Arianna era sulla soglia della porta e la stava guardando, ma non come prima. 
«Mi serve l'ombrello.
Devo uscire e piove.
Me lo restituisci?»
La bionda annuisce prendendo l'ombrello, avvicinandosi per porgerglielo, però prima le fa una domanda.
«Sono le undici di sera, dove vai?»
Tiene l'ombrello saldo nelle mani, dietro alla schiena, come a non farglielo prendere se non prima della sua risposta alla domanda.
«In giro.»
Alessia a quel punto lascia cadere l'ombrello sul pavimento, allontanandosi irritata dal suo comportamento.
«E vai allora!»
Alza un po' la voce sbattendo la porta dell'armadio, guardandola serrando la mascella.
«Vai cazzo che cosa aspetti?!
E chiudi la porta.»
La Del Giaccio alza il sopracciglio a quel comportamento.
Prende l'ombrello tra le mani avvicinandosi alla bionda.
«Che succede? Perché rispondi così male?»
La bionda le da subito una risposta, rimanendo sulle difensive, senza lasciare quel tono aspro.
«Perché si. Vattene.»
A quel punto Arianna decide di stare al gioco.
«E se non volessi farlo?»
«Te ne devi andare e basta cazzo
«Perché vuoi così tanto che me ne vada? Ti disturbo per caso?»
Sussurra le ultime parole spostandole una ciocca di capelli dal viso.
«Vattene, sennò ti bacio.»
Dice prontamente la ragazza, arrossendo leggermente sulle goti.
«Allora non me ne vado»
Sussurra Arianna, continuando a guardarla, portando quella ciocca bionda dietro al suo orecchio.
Lo stavano facendo di nuovo.
Stavano facendo l'amore con lo sguardo.
«Ieri non è stata la mia prima volta.
Io non l'ho avuta con lui la mia prima volta.»
Arianna sente quelle parole incupendosi.
Perché le stava dicendo quelle cose in quel momento?
Insomma non era proprio l'attimo più adatto.
«Non mi interessa Alessia.
Non voglio parlare delle persone con cui sei andata a letto.»
La bionda accenna un lieve sorriso, continuando ad arrossire.
«Beh? Perché sorridi?»
«Io la prima volta l'ho avuta con te, scema.»
Sussurra la bionda, continuando a guardarla, avvicinandosi lentamente alle sue labbra.
«Grazie per ieri.
Sei stata con me quando stavo morendo dentro..»
Le rivela l'incubo che aveva vissuto ieri, sfiorandole la guancia con le dita.
Arianna la guarda senza distogliere lo sguardo, rimanendo in silenzio per incitarla ad andare avanti.
«Mi ha fatta male Ari, mi ha fatta male..
La tua voce.. mi ha cullata tutto il tempo.
Mentre mi gemeva all'orecchio io stringevo la tua felpa cazzo.»
Arianna non risponde, semplicemente la tira in un abbraccio, avvicinandosi alle sue labbra, dando vita ad un bacio tanto voluto e desiderato dalle due per troppo tempo.
«Adesso sei al sicuro.»

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora