Pt.20 (pt.2)

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«Io voglio concentrarmi su ciò che amo, sulla scuola, sui miei sogni, sul mio futuro.
Stare qui mi fa stare solo male, stare qui e avere questo rapporto con te.
Cazzo io me ne andrei ma non ho una casa, e spero che tu comprenderai..
Non lasciarmi in mezzo alla strada..»

Alessia sente quelle parole alzando un sopracciglio.
Aveva odiato quelle parole, aveva odiato Arianna per aver deciso di abbandonarla.
«Non piangere, io e te siamo solo una fase.
È solo un momento, non dureremo per sempre.»
Quelle parole sono dettate dalla rabbia.
Non le pensava davvero. 
Il cuore di Arianna viene ferito di nuovo.
Viene ferito senza sosta, senza pietà, come se nulla fosse ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e secondo un pezzo di cuore appassiva come i petali di una rosa ormai marcia.
«buonanotte Ari.»
Sussurra andando via, ritirandosi nella sua camera.
E così.. era tutto finito, per dei semplici gesti incompresi che erano rimasti ancora non spiegati né dall'una né dall'altra.

La notte sembrava infinita.
Nessuna delle due riesce a dormire.
C'era quel peso sul loro petto che le opprimeva così tanto.. da far mancare il respiro.
Alessia verso le 3:45 si alza ed arriva in punta di piedi dietro la porta di Arianna.
Poggia la mano sulla maniglia ma non aveva il coraggio di fare forza per aprirla ed entrare da lei.
Stringe gli occhi cercando di farsi forza, ma niente di niente, l'orgoglio e la paura di risultare incoerente era più forte.
Rimane lì una quindicina di minuti e solo dopo torna a letto, delusa da se stessa per non essere riuscita a fare una cosa che prima era routine per lei.

Arianna era sveglia, verso le quattro quasi sente dei passi ma forse era solo la sua immaginazione e sotto sotto il desidero che appartenessero ad una persona nello specifico.
Sperava che fosse Alessia, anche se sapeva che lei non avrebbe mai sprecato la notte per avvicinarsi alla sua porta.
Prima lo faceva, ma a giudicare dalle parole dette poche ore prima, non l'avrebbe mai più fatto forse.
Decide quindi di alzarsi lei.
Arriva in punta di piedi davanti alla porta di Alessia, poggia la mano sulla maniglia e il suo anello provoca un lieve suono metallico che attira l'attenzione della bionda.
Ella si tira via le coperte ed apre la porta, trovandosi proprio la mano di arianna sulla maniglia, che scivola sbadatamente sul fianco della ragazza.
Le due si guardano, era tutto buio ma il raggio della luna colpiva proprio nella direzione dei loro occhi.
«Che c-
Prova a parlare Alessia, ma viene interrotta dalla Del Giaccio  che le parla sopra.
«Facciamo l'amore.
Io non posso dimenticarti.»

SE NON VOLETE LEGGERE SCENE TROPPO SPINTE, PASSATE AVANTI, ANCHE SE SI PARLA DI ALESSIA E ARIANNA QUINDI NON SARÀ MAI NULLA DI TROPPO RUDE😼

Un sorriso si fa spazio sulle labbra di alessia che subito porta le mani tra i capelli di arianna, lasciando che un bacio prenda vita tra di loro, raggiungendo dopo poco un livello più passionale, tanto che le loro lingue cominciano ad avere il ruolo principale.
«ti amo Arianna.»
Sussurra quelle parole arrossendo leggermente, come suo solito.
Dopo poco si sposta sul letto, sedendosi insieme a lei.
La Del Giaccio fa un sorriso dolce quanto imbarazzato appena sente i suoi gesti, la bionda era così sicura di se.
Le parole che aveva detto prima erano così false.. si vedeva che quei baci erano così tanto desiderati..
Non c'è nient'altro, soltanto schiocchi, le loro lingue che danzano e le mani che vagano sui loro corpi.
«Ti amo
Sussurra la mora riprendendo fiato, andando sopra di lei per continuare quel bacio.
In poco tempo si fa spazio sul suo collo, sul petto e sul viso.
Le dona quei dolci momenti, togliendosi la maglietta poco dopo.

Quei loro gesti erano completamente guidati dall'amore, dalla passione e dai sentimenti profondi che vivevano costantemente quando si perdevano l'una negli occhi dell'altra.
Alessia la guarda salire sopra di se, così si mordicchia il labbro alzando il viso per donarle più spazio sul collo.
«Canta amianto..»
Sussurra prendendole il viso tra le mani, dandole un altro bacio, spingendosi a morderle pian piano il labbro.
«Sei l'unica che voglio.»
Le dice flebilmente all'orecchio, guardandola negli occhi poco dopo.
«Non serve toccarci per fare l'amore..»
Le fa notare, lasciandole un succhiotto sul collo, che poi dopo accarezza lentamente.
«Ti ho fatto male?
Ho tirato troppo?»
Domanda preoccupata, accarezzandole la guancia, come se fosse di porcellana, si stava prendendo cura di lei.. e non c'era dimostrazione d'amore più vera di quella..
Dopo non molto la vede senza maglia.
«Sei stupenda..»
Le rivela a bassa voce, accarezzandole i fianchi, baciandole il petto, levandole piano piano il reggiseno, coprendole subito i seni con le mani come a non farla imbarazzare.
E quanto si amavano quelle due..
Un amore così puro e sincero, indescrivibile sotto alcuni aspetti.
Molte coppie aspettano solo questo momento, senza godersi i giorni precedenti pur di stare bene con se stessi.
Loro no, avevano aspettato con pazienza il loro giorno, ed eccolo lì: quello dove la notte sembrava infinita e le loro mani si sarebbero strette forte per non lasciarsi mai.
Mai più.

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora