Pt.10

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Il giorno successivo sembrava rispecchiare esattamente il rapporto tra Arianna e Alessia.
Il cielo era scuro, nero come la pece e ogni tanto quell'oscurità si illuminava con qualche fulmine che precedeva il suono assordante di qualche tuono.
Alessia era intimorita dai temporali ma questo non lo sapeva nessuno perché per lei era davvero imbarazzante.
In poco tempo le passa davanti un momento della sua infanzia

«Papà, Papà!
C'è il temporale aiuto!»
Il padre della piccola senza pensarci due volte corre ad abbracciarla stringendola a se come se fosse la cosa più importante che avesse, e in effetti era così.
«Ogni volta che sentì un tuono ridi ok?
Prendiamoli in giro questi tuoni!»
Le dice scoppiando a ridere ogni volta che un tuono faceva ingresso in quel cielo immenso e a tratti spaventoso.
La bimba non poteva fare altro che seguirlo in quelle risate.
Quella giornata era diventata la più bella della sua vita!
I temporali erano diventati divertenti, ed ogni volta che suo padre non c'era lei rideva da sola.
Scoppiava a ridere appena un tuono la sorprendeva, lo faceva anche a scuola e tutti la prendevano in giro, ma a lei non interessava perché glielo aveva insegnato il suo papà.
Qualche mese dopo suo padre si ammalò di una brutta malattia.
Un giorno la bimba di soli 12 anni andò a trovarlo in ospedale e quella sera c'era un temporale.
Padre e figlia cominciarono a ridere ogni volta che sentivano un tuono.
Ma la bambina non rideva più come prima, accennava solo un sorriso tentando di nascondere qualche lacrima.
Qualche minuto dopo poggiò la testa sul petto del padre, chiudendo gli occhi.
L'ultima cosa che sentì fu un tuono e la risata dell'uomo.
Le sue ultime parole furono quella risata per far passare la paura alla sua bambina..

Alessia scuote la testa asciugandosi qualche lacrima, stringendo il cuscino, abbassando le persiane, mettendo gli auricolari per non sentire quei tuoni..
In quel momento Arianna entra nella sua stanza, e senza dire nulla si mette accanto a lei, passandole i pollici sulle guance, asciugandole le lacrime con delicatezza.
«Non so cosa stia succedendo, ma sono qui.
Se hai bisogno posso esserci tutte le volte che vuoi.
Io per sicurezza rimango qui per sempre.»
Sussurra poggiando la mano su quella della ragazza, facendola appoggiare alla sua spalla, passandole le dita tra quei sottili fili d'oro, spostando di tanto qualche ciocca che le copre il volto.
«Sai io ti capisco guardandoti in faccia e non serve nemmeno spiegare»
Rivela una strofa di una nuova canzone che stava scrivendo proprio per la ragazza che stava proteggendo in quel momento.
La Del Giaccio aveva colto Alessia proprio nel pieno delle sue fragilità.
Ella non può far altro che lasciarsi andare a quelle carezze, permettendo ad Arianna di proteggerla per quella sera.

Non serviva dire nulla per far in modo che le due si capissero, loro parlavano guardandosi.
La bionda alza il viso verso la più grande, osservando i suoi occhi.
Arianna fa lo stesso, poggiando una mano sulla sua guancia, senza permettersi di distogliere lo sguardo.
Quante cose la Del Giaccio avrebbe voluto dirle, ma la guarda.
La guarda senza smettere, rivelando i suoi sentimenti più profondi, raccontandole la sua storia, mentre le diceva quali erano le sue insicurezze, mostrandole le ferite che aveva sul cuore.
È in quel momento glielo poggia sulle mani, sperando nel profondo che Alessia possa averne cura e apprezzarlo anche se era così.. rotto e frammentato.

La bionda negli occhi di Arianna trovava un rifugio dai pregiudizi, da tutte le storie che si erano create su di lei.
Arianna era la terraferma in mezzo ad un mare mosso.
Non la conosceva, ma aveva paura di conoscerla, lei temeva di innamorarsene.
Sapeva che amare faceva male e lei la sua vita voleva viverla senza complicazioni, voleva mantenersi alla larga dai sentimenti.
Ma si sa che a volte ciò non è possibile.
Amare a volte è inevitabile.

Le mani delle due si intrecciano così come fanno i loro sguardi e i loro cuori pian piano.
I loro visi si avvicinano lentamente, con l'intenzione di far nascere un bacio, un altro..
Forse il secondo di tanti.
C'erano pochi centimetri a separarle, che poi diventano millimetri..
I loro sguardi cadono sulle loro labbra.
Il battito dei loro cuori aumentava sempre di più sincronizzandosi.
Battevano all'unisono, mentre i loro occhi si chiudono e le loro labbra si avvicinano per non separarsi mai più.
Improvvisamente però il cellulare di Alessia squilla facendo allontanare la bionda che risponde.
«Ale dove sei?
Io sono sotto casa.»
La ragazza si sposta sbadatamente una ciocca dietro l'orecchio alzandosi dal letto.
«Arrivo.»
Senza dare spiegazioni si alza dal letto indossando una giacca al volo scendendo di fretta.
Arianna non stava capendo, decide quindi di affacciarsi al balcone.

Il suo cuore si spezza, ancora.
"Crack."
Un coltello lo trapassa senza pietà, spingendo affondo.
Alessia stava dando il bacio che doveva dare a lei ad un altro, un ragazzo.

Enea vede arrivare la bionda, le porge una rosa e senza aspettare un attimo la bacia poggiandole volgarmente la mano sul sedere, stringendolo senza farsi troppi problemi.
Lei ricambia assaggiando la sua lingua senza preoccuparsi di niente, ignara dello sguardo di Arianna.
Poco dopo si allontana con lui, portandosi anche un pezzo di cuore di Arianna, malridotto e spezzato.

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora