Pt.27

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Stava svanendo tutto..
Le speranze, i respiri, il battito del cuore, quello di Arianna che Alessia amava tanto udire prima di addormentarsi, giurandole che l'avrebbe ascoltato per sempre e che ogni volta si sarebbe sentita tranquilla e a casa.
In tutta quell'angoscia, quello scenario grigio illuminato da qualche fulmine e bombardato dai tuoni, pareva di trovare la tranquillità.. quella tranquillità che giunge quando ormai terminano le speranze.
C'erano così tante emozioni troppo forti per poterle gestire, e sentirsi piccoli piccoli davanti ad esse era inevitabile.
L'amore, quel sentimento dolce, calmo, che per mesi è stata la causa dei sorrisi delle due si stava trasformando in una bestia enorme, che le aveva portate a separarsi.
Tutto sembrava essere contro di loro, come se fosse destino che dovessero separarsi.
Quel giorno sarebbero morte entrambe, Arianna sia di corpo che di mente e Alessia di cuore..
Lei senza di Arianna non sapeva come vivere, come sentirsi felice o come proseguire la sua vita senza vedere il suo sorriso, senza sentire la sua voce che ogni volta la calmava, la faceva sentire protetta, senza sentirla suonare nella stanza accanto, senza rubarle un bacio nei momenti meno opportuni o dormire senza vestiti accanto a lei dopo aver passato una bella notte d'amore.. vero.
Quell'amore di cui non sapeva l'esistenza prima che arrivasse Arianna.

In poco tempo le torna in mente ogni scena, ogni sguardo.. quelle farfalle nello stomaco che sentiva ogni volta che stava con lei..
Le sue lacrime sembravano non volersi fermare mentre accompagnavano le sue urla di dolore..
I pugni numerosi contro le porte rimbombavano per le scale, faceva male tirarli, la porta era di acciaio e il forte impatto con essa le stava provocando delle lacerazioni sulle nocche delle mani, che avevano segnato le porte con delle macchie di sangue.
Faceva male, bruciava fin troppo e i continui colpi le facevano sentire un dolore allucinante, le sue mani le chiedevano pietà, tanto che quelle lacrime e quelle urla si confondevano con quelle date dal dolore..
La sua Arianna era sul tetto e si stava per buttare giù, e lei era in un ascensore bloccata, l'amore della sua vita era lì fuori e lei non poteva fare nulla.
Era un dolore così straziante che sentiva il cuore contorcersi dal male, dai sensi di colpa e dalla paura.

Improvvisamente però nota sul soffitto dell'ascensore un quadrato più scuro fissato con dei chiodi.
La sua mente la riporta subito ad un condotto d'aria, così allunga subito le mani tastando il materiale di quel soffitto, era molto leggero e probabilmente sarebbe bastata un po' di pressione per creare qualche lesione.
Poggia la scarpa sulla sbarra davanti allo specchio e si solleva, tirando una gomitata proprio su quel grande quadrato che nascondeva dietro un tunnel abbastanza stretto realizzato in acciaio.
Era un condotto d'aria.. e sembrava essere l'unico modo per poter evadere di lì.
La bionda non sapeva dove l'avrebbe portata ma tanto vale provare.
Con un po' di difficoltà si arrampica arrivando all'interno di quel tunnel molto basso anche, così deglutisce tirando un sospiro.. aveva paura, infatti esita un po', ma poi pensa alla sua Del Giaccio.
Percorre a carponi quella lunga "via d'uscita", sperando di poter arrivare il primo possibile da Arianna, prima che sia troppo tardi.

La Del Giaccio guarda per l'ultima volta la Torre Eiffel accennando un leggero sorriso.
Era fradicia, la sua felpa inzuppata era diventata pesante, così come la sua presenza in quel mondo a parer suo.
Quella felpa era la sua preferita perché tante volte l'aveva prestata ad Alessia e conservava ancora il suo profumo che tanto la faceva impazzire..
Porta la manico sotto al naso odorandola, trovando il coraggio di fare quella mossa, infatti stringe gli occhi lasciandosi cadere.
Il cappuccio le pesava tanto, troppo e sembrava come se quella felpa la stesse soffocando, non capiva..
«Ti ho presa.. sei con me adesso..»
Quella voce.. l'avrebbe riconosciuta tra tutte..
«Non permetterti mai più, non ti lascerò mai.. mai più, sono qui ora e ci rimarrò per tutta la vita.
Perdonami per le cazzate che ho fatto, amore mio.»

Alessia era arrivata in tempo e l'aveva fermata tirandola dal cappuccio..
La Del Giaccio non sapeva cosa dire, era confusa, impaurita.. tremava come una foglia e non sapeva cosa fare, ma per fortuna Alessia l'aveva stretta a sè, proteggendola da ogni pensiero, ogni paura, creando una sfera protettiva con il suo amore..
Quella stretta era così forte che a tratti le toglieva il respiro, ma non le interessava, era con la persona con cui sarebbe voluta essere per sempre, non le interessava cos'aveva fatto Alessia, adesso si stava solo concentrando su quell'abbraccio lasciando andar via ogni tensione.
«Ti amo, Arianna
Non passa tanto tempo prima che arrivino l'ambulanza e la polizia, attirando l'attenzione di varie persone, ma non quella delle due anime gemelle che si erano appena ritrovate, perché non importa cosa accade, non importano i torti, le delusioni.. tutto ciò era così inferiore, era così poco rispetto al loro amore, al modo in cui si erano amate e in cui si amano.
Perché quando due anime gemelle si trovano, non possono più perdersi, qualsiasi cosa accada.

Alessia si pentiva amaramente di quello che aveva fatto, ma c'era tempo per le scuse, c'era tempo per tutto e adesso non voleva altro che prendersi cura della sua Arianna, accertandosi di non lasciarla andare mai più.
Lì, su quel terrazzo, sotto alla pioggia, osservate da tutti, ricche d'amore e sovrastata da quelle forti emozioni, mentre i loro corpi stavano ancora tremando senza trovare un attimo di pace, loro stavano vivendo e si stavano amando.
«S-sono morta..? Tu sei un sogno vero?»
Quella frase crea un enorme lacerazione sul cuore di Alessia che si sente commossa da quelle parole..
«No amore mio, tu sei qui con me, tra le mie braccia, ti ho presa, ti ho salvata e ti sto amando.. ci stiamo amando, e stiamo facendo l'amore.. mi prenderò cura di te»

I medici e i poliziotti raggiungono le due ragazze avvolgendole in due coperte, rassicurandole prima di portarle in ambulanza, sorridendo lievemente nel notare che si stavano tenendo per mano.
Poco dopo si ritrovano in ospedale, vengono sottoposte a vari controlli, di cui inizialmente Alessia voleva sottrarsi, doveva separarsi dalla sua Arianna per farli, e lei non voleva lasciarla sola, non aveva intenzione di andar via, nemmeno per un secondo.. glielo aveva promesso.
Fortunatamente dopo non molto si convince, sottoponendosi a quelle visite, dalle quali esce con una fasciatura alla mano e qualche punto sul viso e sul fianco, infatti si era ferita più volte le guance mentre cercava di raggiungere quel condotto d'aria, e mentre lo attraversava si era graffiata gravemente il fianco, trovandosi con qualche strappo sui vestiti in corrispondenza di quel punto.
Arianna invece aveva solo qualche piccolo livido sotto agli occhi a causa del forte pianto e delle fasciature sui polsi.. per i tagli.

Non appena i medici permettono loro di rivedersi, le due si abbracciano lasciando che nasca un piccolo bacio, che incide subito dopo un timido sorriso sui loro volti.
Per fortuna condividevano la camera d'ospedale, quindi sarebbe stato più semplice per loro rimettersi in sesto.
Sarebbero state lì circa tre giorni.
La stanza un po' spoglia e presentava dei colori molto tristi, tipici di un ospedale e ciò non piaceva tanto ad Alessia, lei aveva molta paura degli ospedali, le mettevano molta angoscia, però Arianna le sarebbe stata accanto, rendendo quei giorni i loro giorni.
«Se ti do i bacini ti passa tutto amore»
Sussurra la mora, baciando la sua bionda in corrispondenza di ogni ferita, cosa che fa anche Alessia nei confronti della sua ragazza.
Le lascia tanti baci sui polsi, per addolcire il bruciore provocato dai tagli, guardandola poi negli occhi.
«Perfavore non farlo più, promettimelo amore mio.. ti aiuterò io, ne usciremo insieme.
Sono qui per te.
Ti amo da morire.. e avrò modo di riconquistare la tua fiducia, ho sbagliato, sono stata una cogliona, però mi impegnerò ogni giorno per farti fidare di me e dimostrarti quanto ti amo..»

Farei mille guerre per te ...♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora