❣︎ VI ❣︎

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Un mese passò, e il giorno di un nuovo compito di scienze era sempre più vicino. I ragazzi erano migliorati grazie alle lezioni di recupero fatte da Jiyoon, specialmente Renjun e Jisung che si impegnavano particolarmente. Tutti, compreso Donghyuck, dovettero ammettere che il metodo di insegnamento della studentessa era molto più efficiente ed interessante di quello della professoressa.

Alla fine, saltò fuori che i ragazzini si erano presi tutti una cotta per Kang Jiyoon, tranne Donghyuck ovviamente.
Mentre durante le lezioni i suoi compagni interagivano in modo timido ed impacciato con la maggiore, l'abbronzato era il solito burlone, che certe volte faceva sarcasmo e satira contro la scuola, nel tentativo di farla arrabbiare. Ma no, lei gli sorrideva e ridacchiava. Aveva un sorriso tanto raggiante che più volte riuscì a indebolire il freddo cuore di Donghyuck. E a lui, per quanto cercasse di convincersi che fosse una cosa fastidiosa, non dispiaceva affatto.

Ogni ora che passava in quella classe di recupero, invece di prestare attenzione agli argomenti di scienze, osservava Jiyoon; non le piaceva, questo era sicuro, ma i particolari del suo comportamento, del suo aspetto, della sua voce...
Donghyuck, forse, non la trovava più così odiosa.

"Ehi, Ramona. Oggi vieni al club di musica?"

"No, Hyuck. Questo pomeriggio devo finire un disegno per il club di arte e devo ripassare bene scienze per la verifica."

Donghyuck sospirò e alzò gli occhi al cielo. Ma d'altronde se lo sarebbe dovuto aspettare; non c'era giorno in cui Renjun non studiasse.

"E sai di Chenle?"

"Oggi esce con Jisung."

Magnifico, pensò irritato, lanciando letteralmente i libri dentro il suo armadietto.
Non gli piaceva proprio quando rimaneva solo al club, specialmente se era il giorno in cui si faceva canto. Ogni volta che apriva bocca tutti gli studenti lo guardavano male. Non importava quanto fosse buona la sua tecnica, la sua voce sarebbe comunque rimasta il problema.

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Velocemente, Donghyuck uscì dall'aula ed entrò nei bagni maschili.
Buttò malamente lo zaino a terra e si avvicinò al lavandino. Fece scorrere l'acqua per qualche secondo prima di bagnarsi le mani e il viso. Cominciò a fare lenti e profondi respiri, nel tentativo di calmarsi.
Ma non ci riusciva proprio.

"Hai sentito la sua voce?"
"Mi chiedo come abbia fatto ad entrare nel club."
"Ho sentito dire che non è un ragazzo troppo affidabile."
"Probabilmente suo padre avrà pagato la scuola per farlo ammettere al club."
"Ci fa proprio fare brutta figura."

Quelle parole non riusciva a togliersele dalla testa. Le odiava, e odiava le persone che le pronunciavano.
Normalmente la presenza di Renjun o Chenle gli dava sicurezza e calma. Ma quel giorno non c'era nessuno.
Era solo.

Non capiva perché provassero tutta quell'ostilità nei suoi confronti.
Non era un bullo, ma colui preso di mira dai veri bulli. La sua popolarità era dovuta principalmente agli insulti e gli scherzi che faceva a Dongmin e ai suoi amici ogni volta che li incontrava tra i corridoi. Ma lui, se non fosse stato per quegli studenti più grandi, non si sarebbe mai permesso di offendere nessuno che non conoscesse.

Dopo essersi asciugato il viso e le mani, Donghyuck decise finalmente di uscire dai bagni per tornare a casa.
Gli altri studenti erano già andati via, dopotutto lui era rimasto dentro per un buon quarto d'ora. Nessuno sarebbe potuto rimanere più a lungo a scuola, poiché era ormai ora di cena.
Pensandoci bene, anche lui si sarebbe dovuto affrettare, o sua madre lo avrebbe picchiato con la padella calda.

Era pronto per uscire finalmente dai cancelli, ma con la coda dell'occhio intravide una figura nascosta nell'ombra, seduta comodamente sotto il suo albero. Quello era un affronto.

"Ehi, tu. Cosa ci fai là sotto, uh?" Disse con fare minaccioso, avvicinandosi a grandi falcate. Ma si fermò nel vedere il viso che lo stava tanto tormentando.

"Kang Jiyoon...?"

"Oh, Donghyuck! Anche tu hai appena finito con i club?" Chiese la ragazza con il suo solito sorriso dolce e gentile che il più piccolo definiva insopportabile.

Donghyuck si sentì improvvisamente la gola secca, e come risposta non poté far altro se non annuire con il capo.
Lo aveva beccato in un momento di debolezza, e non sapeva come reagire.
E se avesse notato i suoi occhi rossi?

"Sei parte di quale club?" Continuò lei, spostandosi leggermente verso il lato dell'albero per far posto per sedere al ragazzo. "Musica." Mormorò semplicemente, sedendosi velocemente, con le braccia al petto, per non dimostrare gratitudine nei suoi confronti.

"Ah! Mi sembrava di averti sentito cantare!"

A quelle parole Donghyuck si strinse automaticamente in se stesso, girando il viso dalla parte opposta alla ragazza. Ci mancava solo di essere preso in giro anche dalla secchiona della scuola.

Jiyoon, avendo notato il cambio di postura del minore, decise di cambiare argomento per cercare di metterlo a proprio agio.

"Io invece in quello di psicologia."

"Tu non eri la lecchina della Choi?"

La ragazza esplose in una grassa risata, coprendosi la bocca spalancata con una mano. Appoggiò la schiena sul tronco dell'albero per reggersi a causa delle troppe risate.
E poi si rivolse all'abbronzato, che sorrideva al dolce suono della sua voce.

"Lee Donghyuck, sei veramente uno spasso!"

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Cʜᴇʀʀʏ's Nᴏᴏᴋ:

Mi paleso solamente per benedirvi con questa misericordiosa parte di Haechan in Glitch Mode che personalmente la trovo una droga.

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My First and Last - [L.DH]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora