Perdutamente innamorati

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Un'altra mattinata mi aspettava lì a Malfoy Manor.
Durante la notte non avevo dormito a causa del litigio.

Mi svegliai e trovai tutto deserto, tranne per Draco, che stava facendo la colazione.
Era una giornata piuttosto fredda, come l'atmosfera che girava in quella casa.

Indossavo un maglioncino largo, tanto da scoprirmi la spalla, sotto avevo i pantaloni del pigiama.

Entrata in cucina vidi un biglietto di mia mamma:

𝐶𝑎𝑟𝑎 𝐴𝑛𝑑𝑟𝑜𝑚𝑒𝑑𝑎,
𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑖𝑜, 𝑡𝑢𝑜 𝑝𝑎𝑑𝑟𝑒 𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑀𝑎𝑛𝑔𝑖𝑎𝑚𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑖𝑛𝑐𝑎𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖 𝑑𝑎 𝑠𝑏𝑟𝑖𝑔𝑎𝑟𝑒.
𝑆𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒́ 𝑠𝑢𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑖𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑎...𝑐𝑜𝑛 𝐷𝑟𝑎𝑐𝑜.
𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑖𝑎𝑡𝑒.
𝑇𝑖𝑒𝑛𝑖 𝑑'𝑜𝑐𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝐴𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑃ℎ𝑖𝑙𝑖𝑝𝑝𝑒.
𝑃𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑟𝑒𝑚𝑚𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑜𝑟𝑛𝑎𝑡𝑖.

𝐶𝑜𝑛 𝑎𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑜...
𝑀𝑎𝑚𝑚𝑎.

Mi misi la lettera in tasca e andai a preparami una tazza di caffè.

Nel frattempo Draco non si era mosso dalla sedia, non aveva nemmeno alzato lo sguardo per guardarmi in faccia.
Si stava comportando così per una cavolata.
A volte sa essere più che paranoico.

Presi il mio caffè e alcuni biscotti e mi sedetti a capotavola.

Dopo infiniti minuti senza dire una parola finalmente una voce ruppe il silenzio.

"Possiamo parlare di quello che è successo ieri?" Mi chiese Draco con voce roca, essendosi appena svegliato.
"Vogliamo fare il gioco del silenzio?" Disse lui, visto che non avevo detto ancora una parola.
"Sto parlando con te" continuò e si sedette vicino a me, alzandomi il mento per incrociare i nostri occhi.
"Di cosa vuoi parlare? Delle tue paranoie inutili? Delle tue parole nei miei confronti? Di come mi hai spezzato il cuore per l'ennesima volta? Come non ti sei minimamente preoccupato di me, lasciandomi sotto la pioggia al freddo? E che non sei nemmeno venuto a controllare se fossi tornata sana e salva? È di questo che vuoi parlare?" Dissi mentre le lacrime iniziavano a scorrere dal mio viso.

Rimase senza fiato alle mie parole, aprì la bocca per parlare, ma non disse niente.

Corsi di sopra, debole e incredula dalle frasi che avevo appena pronunciato.

Vennì fermata sul corridoio del secondo piano, da una mano che mi ha afferrato il polso.

"È proprio di questo che voglio parlare, voglio solamente dirti che ti amo, ho sbagliato a dirti quelle cose, ho sbagliato e ho sbagliato tanto, sei l'amore della mia vita, l'unica che è riuscita a capirmi e a starmi affianco, anche nei momenti più bui, è questo che mi ha fatto innamorare di te, oltre per il fatto che sei bellissima".
"Draco...io ti amo tanto, mi hai ferita, ma non ho mai smesso di amarti e mai lo farò, c'è solo una cosa che non capisco...".
"Dimmi tutto amore".
"Perchè non ti sei fidato di me? Sai che non ti farei una cosa del genere" dissi con voce tremante.
"Ero accecato dalla rabbia, non so cosa mi sia preso...ero...geloso...tanto geloso che quel ragazzo stesse parlando con te, poi tutte le cose che mi stanno accadendo in questi giorni sono come schizzate dal mio petto e sono scoppiato, non avrei mai voluto dirti quelle cose...".
"Draco va bene, è passato, ma tu hai detto che sbagli sempre...le cose che ti stanno accadendo non sono per colpa tua, te lo assicuro, io ti appoggerò sempre" dissi in modo rassicurante.
"Vedi, è per questo che ti amo e ti amerò per sempre, poi ovviamente ci sposeremo e avremo dei figli" disse ridacchiando.
"Va bene, a patto che i nomi li decido io" risposi sogghignando.
"Come dice lei Madame" disse dandomi un bacio.

"Se vi baciate ancora un'altra volta, giuro che vomito" disse mio fratello espressioni disgustate.

Io e Draco ci girammo di scatto, non avevamo realizzato che dietro di noi ci fossero i miei fratellini.

"Lasciali stare stupido" disse mia sorella dando una botta sul braccio.

"Dai voi due, venite a fare colazione" dissi indicando con due dita Avani e Philippe.

La giornata passò velocemente, fino a quando non tornarono i Mangiamorte, e tutto tornò grigio.
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Passarono le settimane.
Io e Draco ultimamente litigavamo spesso, anche per stupidaggini.
Ovviamente, nessuno potrà mai cambiare l'atteggiamento di Draco Lucius Malfoy, anche dopo quello che ci eravamo detti giorni fa.

"Oh diamine, perché non la smetti di controllarmi, non sono un bambino" disse Draco alzandosi in piedi barcollando.
"Draco...sei ubriaco fradicio, per favore, lascia che ti accompagni in stanza".
"Lasciami vivere felice, mentre quei mostri sono fuori".
"Questo è il problema, se ti trovano così, chissà cosa ti faranno!".
"Non mi faranno niente! Sono uno di loro ricordi?" Disse alzandosi la manica della camicia, mostrandomi il suo marchio nero.
"Draco...se Avani e Philippe si svegliano-".
"Non me ne frega un bel niente!" Rispose, facendo cadere accidentalmente il bicchierino di Whisky.
"Oh merlino, ora mi tocca anche pulire per i tuoi stupidi capricci".
"Capricci?! Io mi sto solo divertendo" disse ridacchiando, avvicinandosi a me.
"Draco...puzzi di alcol, per favore, vai a farti una doccia".
"Merlino, che guasta feste che sei, Andromeda Greed...Potter" disse pronunciando con disprezzo la parola "Potter".

Mi limitai ad alzare gli occhi al cielo.

"Oh cavolo, penso che-" ma non finì di pronunciare la frase, che vomitò a terra.
"Oh diamine, mi dispiace Andromeda..." disse grattandosi la testa.
"Lascia che ti accompagni a riposare" risposi, per poi farlo arrivare alla porta della sua stanza.

"Grazie, Andromeda" disse mentre si appoggiava sul letto.
"Prego" dissi mentre mi allonatanavo, però mi prese per il braccio e mi fece girare verso di lui.
"Sai che anche se litighiamo, ti amerò per sempre, vero?" Mi chiese.
"Ti amo anche io Draco" risposi e lui girò la testa, addormentandosi con un bellissimo sorriso stampato sulla faccia.

Quando dorme sembra un angelo.
In realtà lo è sempre, solo che non lo dimostra perché non vuole apparire debole.
Ma io conosco Draco, e so che non farebbe male ad una mosca.
A volte si...esagera con le parole, ma so che non vuole dirle veramente.

E pensare che io fino a qualche anno fa odiavo Draco Lucius Malfoy.
Non lo sopportavo affatto, e nemmeno lui si comportava bene con me.

E invece, adesso...siamo perdutamente innamorati dell'altro.

𝐶𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑇𝑢𝑎. (Draco Malfoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora