Can
"Can, facciamone un'altra per sicurezza, e ricorda, quando arrivi in fondo alla via sorridi."
Mi dice il signor Ozpetek"Ok, nessun problema!"
"Can, fermati un secondo, sistema il giaccone!"
Ilker è sempre attenti ai dettagli quando si tratta di outfitFerzan grida il ciak si gira "De Cecco parte due- quad.
Parto e intravedo sul marciapiede contromano, una coppia, lui abbraccia lei, e non vorrei sbagliarmi ma mi sembra Giulia. Forse è la voglia di rivederla che mi sembra di vederla ovunque, ma quella, cammina come lei, muove la testa lanciando indietro i capelli come lei, anche se indossa la cuffia, il movimento è quello, dannate mascherine! Poi mi avvicino, più mi convinco, li supero e quando arrivò in fondo alla via , non devo sforzarmi a sorridere, mi è venuto molto spontaneo.""Eccolo qua, Can! Questo è il sorriso che cercavo. Questa sarà perfetta di ripresa."
Ozpetek è molto soddisfatto, ed io mi affretto a riportare indietro il quad. Spengo il motore e mi sento salutare.
Ciao Can!"
Riconoscerei la sua voce ovunque, alzo lo sguardo ed è proprio lei, bellissima nella sua semplicità, mi sorride ed è quello che conta. È con quel tipo, Alessandro immagino, non lo guardo nemmeno, mi dà alquanto fastidio e preferisco concentrarmi su di lei."Ciao Giulia, ti ho riconosciuta subito prima."
Oh Dio mio quanto vorrei abbracciarla, e da come mi guarda penso anche lei, due anni sono lunghissimi, e il sorriso mi si affievola al pensiero che è qui davanti a me con quell'individuo.
È più forte di me, glielo rifilo."Immagino sia il famoso Alessandro."
"Certo, e sto andando in chiesa a sposarmi!"
Mi risponde prendendomi in giro. Chi è allora? Anche lui sembra non conoscerlo."Can, lui è Daniel, mio fratello. Ricordi?"
Mi torna il sorriso ed il peso nello stomaco di prima svanisce.
Non lo avrei mai pensato, lo ricordavo un ragazzino alto poco meno di un metro e mezzo, e mi ritrovo qui davanti uno alto come me."Ha diciassette anni adesso, nella foto ne aveva dodici circa."
Daniel si fa avanti e mi porge la mano per stringermela, mi ringrazia per essere stato vicino a Giulia in quel brutto periodo, e lui gli ricorda del coronavirus, e che non può stringermi la mano, ma sinceramente penso che con un po' di amuchima il problema sia risolvibile. Sorrido e gliela stringo, è forte e deciso, mi piace.
Mi chiama Cuneyt e devo tornare al lavoro.
"Devo andare, ma ci si vede, ci conto!
Scricciolo, puntuale stasera!"Li saluto e a malincuore mi allontano.
Sono quasi le 20:00, mando Ilker a ricevere Giulia, mentre io e Cuneyt attendiamo nella mia suite.
Non si fa aspettare, quando entra nella hall, le guardie che prima mi avevano seguito, la guardano per accertarsi che non si tratti di una fan che si sta intrufolando, poi vedono il badge attaccato al suo cappotto. Lei è tranquilla e rilassata, cammina verso la reception e si annuncia.
"Buonasera, mi scusi, avrei un incontro con i signori Ilker e Cuneyt, del team Yaman."
"Lei è la signorina Giulia?"
Lei le porge il badge e asserisce
"Sì, sono io!"
"La annuncio subito!""Bayan Giulia! Sizi tekrar görmek büyük bir zevk."
(Signorina Giulia! È un piacere rivederla.)Sento dire da dietro le spalle. Mi giro ed è Ilker che mi raggiunge.
"Merhaba İlker, çok iyi buluyorum."
(Salve Ilker, la trovo benissimo.)La receptionist sentendola parlare in turco, la guarda convinta del suo ruolo, le sorride e le fa un cenno di saluto.
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IL MIO ANGELO
RomanceGiulia vive un incubo, è persa, distrutta emotivamente fino all'incontro con il suo angelo protettore che cambierà per sempre la sua vita.