È SOLO L'INIZIO

1.4K 102 18
                                    

Giulia

Sono sola il una lussuosa suite che mai avevo visto, o immaginato di vedere nella mia vita, invece, sono qui. È molto raffinata, ha il soffitto alto e ampie finestre. Sembra una rilassante oasi in cui la storia abbraccia l'eleganza dalle sobrie tinte rilassanti dorate e beige.

È così accogliente che mi trasmette una piacevole sensazione, sembra di essere a casa mia, non mi mette soggezione anche se emana lusso ogni qual posto guardi. Tocco i mobili sfiorandoli con le dita e guardo il soffitto girandomi su me stessa, e mi lascio cadere sul letto a volo d'angelo.

Il cuscino è trinso del suo profumo, e ancora non credo di aver ceduto ai miei sentimenti.

Non ho mai provato quello che lui mi fa provare, sapevo di amarlo, ma non sapevo cosa in realtà volesse dire avere qualcuno che mi amasse veramente, che mi guardasse come lui mi guarda, che mi parlasse come lui mi parla, che mi capisse come lui mi capisce, e dopo molto tempo, che mi toccasse come lui mi tocca. È dolce, delicato, non pretende ma si dona. Ho voglia di baciarlo, di abbracciarlo, di toccarlo, ho voglia di lui, del suo tocco, dei suoi baci, del suo profumo, del suo corpo sul mio. Sensazioni che da tempo non mi appartenevano, il solo pensiero di essere toccata, mi disgustava, mi irrigidiva, non ero più in grado di provare piacere, nemmeno se a toccarmi fossi io, con lui invece spero non smetta mai di farlo.

Il mio unico timore è quello di non superare lo scoglio più grande, la mia parte più intima violata, stuprata. Il trauma subìto mi ha segnato, ma non voglio che influenzi il mio rapporto con Can, devo cercare di raggiungere il modo di fare sesso, senza sentirmi sbagliata, senza avvertire quelle sensazioni di disgusto, voglia di fuggire, abbandonando il senso di colpa per quello che è accaduto.

Guardo l'ora e sembra che il tempo non passi mai quando non siamo insieme, apro la mia borsa e ne estraggo il mio nuovo baby-doll nero in pizzo e raso, molto sexy ma non volgare, mi spoglio dei jeans e del maglioncino, e mi lascio accarezzare la pelle dal raso mentre lo infilo. Nell'attesa, Can mi ha consentito di continuare a leggere le lettere delle fan, sono bellissime. Le racchiude tutte in una scatola, la prendo e torno a letto.

Negli anni hanno imparato a conoscerlo per quello che è, indipendentemente dalla bellezza, è una persona umana e piena di valori, ogni gesto fatto nei suoi confronti viene ricambiato sempre da lui con una foto o con un ringraziamento scritto.

Le fan lo adorano, lo seguono ovunque e lo ricoprono di regali, lui ne è molto grato, sa benissimo che deve la sua fama a loro, e cerca di accontentarle appena può, l'importante è non invadere la sua amata privacy.

Prendo il telefono e decido di mandargli un messaggio

-Disturbo?
-Mai!
-Ho letto tutte le lettere delle tue fan, sei fortunato ad avere così tante donne che ti amano.

Mi risponde subito
-No, sono fortunato ad avere te!

Sorrido, ho le farfalle nello stomaco, incredibile, quasi trent'anni e sono tornata adolescente. Ne manda subito un altro.

-Askim, tra poco arrivo da te, preparati, ti amerò così tanto che non ti accorgerai dei prossimi giorni di lontananza.

-Amore, sto stringendo il tuo cuscino contro la mia pelle, profuma di te!

.-Saluto, mi scuso e... arrivo! Sono troppo geloso di quel cuscino.

Lo schermo del telefono rimane spento da alcuni minuti, e mi sembra un'eternità. Rimetto tutte le lettere nella scatola che mi appresto a riporre sulla scrivania, dove le ho trovate. Ritorno in camera, non riesco a stare ferma ad aspettare, sistemo il letto che ho un po' sgualcito, vado in bagno, mi controllo allo specchio, mi spazzolo i capelli, e sento il rumore della porta richiudersi, è tornato! Il mio cuore salta qualche battito.

IL MIO ANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora