CASA NOSTRA

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Can

"Quando atterriamo ci sarà lo staff della Lux Vide ad aspettarci."
"Cuneyt, la suite prenotata è sempre la solita?"
"Sì, ho dato precise indicazioni."
"Giulia viene con noi?"
Chiede Ilker

"Oh no! Io prendo un taxi e vado a casa. Cerchiamo di non incasinare le cose già dal primo giorno in Italia!"

Mi guarda e mi strizza l'occhio.

"Ti chiamo appena mi sistemo."
"Fai tutto quello che devi, io non scappo!"

Arriviamo in hotel scortati da nuove guardie del corpo e come scontato, troviamo una folla di fan ad aspettarmi, le saluto, le accontento con selfie e autografi e poi mi sistemo in suite.
Ho già preso gli accordi per gli allenamenti di domani mattina, non si perde tempo, ad accompagnarmi in palestra saranno Roberto e Francesco, sicuramente stringeremo un buon rapporto.

Giulia è a casa e la sera ci sentiamo, domenica siamo a pranzo da sua mamma, e le diremo di noi, sono piuttosto agitato, lei mi adora, e anche il fratello, ma ufficializzare la cosa mi rende un po' ansioso. Spero non abbia nulla contro.

Le giornate sono piene, tra equitazione, allenamenti simulati e palestra, mi preparo a interpretare Sandokan. Per me non è un sacrificio, pratico ogni tipo di sport fin da quando ero bambino: basket, calcio, pugilato, corsa. Da grande poi ho cominciato con la palestra, tanta fatica e costanza mi hanno restituito negli anni, un fisico scolpito che le mie fan  adorano. Per interpretare il ruolo di Sandokan l'addestramento si è intensificato, faccio anche  equitazione e arti marziali. Mi sto preparando duramente, perché l'eredità di Kabir Bedi non è facile, spero d'esser degno, ce la sto mettendo tutta.

"Ragazzi, io domani non ci sono per nessun motivo. Ho un impegno."
Dico a Cuneyt e a Ilker con la presenza anche di Roberto e Francesco.

"Perciò fatevi portare in giro da Roby e Francy, sapranno essere delle guide perfette!"
"Perché tu che impegni hai?"
"Cuneyt, che domande fai? Ti dice niente il nome Giulia?"
"Ah già, la nostra Giulia!"

Roberto e Francesco si guardano non conoscendola e poi azzardano la domanda

"Chi sarebbe?"
"È la mia ragazza, ma nessuno ancora lo sa."
"Guarda il farfallone! E quando l'avresti conosciuta che sei in palestra tutto il giorno con noi?"
"Veramente la conosco da anni ma siamo insieme da poco."
"Giulia? Dal nome è italiana!"
"Italianissima. Ma io l'ho conosciuta in Turchia. La conoscerete, non preoccupatevi. Per il momento reggetemi il gioco con i paparazzi."
"Nessun problema!"
"A proposito, ho promesso al fratello di partecipare ad alcuni allenamenti."
"Ah però! Sei già di famiglia!"
"I miei già la conoscono,  sua mamma mi conosce ma domenica le diremo  di noi."
"Bene bene."

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Mando un messaggio a Giulia, finisco di prepararmi e mi faccio accompagnare da lei.

-Askim, dieci minuti e arrivo!

Scendo nella hall, e come al solito davanti all'hotel c'è un gruppo di fan, salgo in macchina e si avvicinano, faccio scendere il finestrino e concedo qualche selfie, poi partiamo. Mi faccio accompagnare a casa di Giulia, non molto lontano dal Colosseo, poi Roberto torna indietro. Sembra non mi  abbia visto nessuno. Suono al campanello e mi fa salire.

"Ciao scricciolo!"
"Ciao  amore. Metto le scarpe e possiamo andare."
Mi accoglie con un bacio,  in punta di piedi, lanciandomi le braccia al collo.

È bellissima come al solito, jeans attillati e pullover blu. Scompare in camera e ne esce dopo pochi minuti con dei tacchi da capogiro.

Si infila un piumino e prende le chiavi della macchina, mi dà un altro bacio sulla bocca e usciamo.

IL MIO ANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora