DAVANTI ALLO SPECCHIO

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Giulia

Ero sicura fosse stato lui a mandarmi le rose, ma ora, non lo sono più, che motivo avrebbe per non dirmelo?

Gioca con me.
"Se vuoi te lo dico, sono stato io!"

Mi dice, ed il mio cuore sobbalza dall'emozione, ma poi aggiunge un...
"Va bene così?"

Ed il sogno va in frantumi. È quello che ho sempre voluto in fondo, che lui non mi calcolasse. Voglio la conferma

"Sei stato tu o no?"
Gli chiedo schietta, e invece di rispondermi... mi fa una domanda a cui non posso rispondere.
"Tu cosa vorresti?"

Chiudo whatsapp, fuggo come al solito dai miei sentimenti. Chissà cosa penserà di me? Una pazza! Io l'ho cercato per prima, e poi scompaio.

Oggi è domenica, sono da mamma, mi ha cucinato le lasagne al ragù, il mio piatto preferito, ho abbondato servendomene un secondo piatto e ho dovuto rinunciare al dolce talmente sono gonfia. Mio fratello è uscito con lo scooter e mamma starà con il cuore in gola tutto il giorno, ha una paura maledetta che si faccia male perché è un po' spericolato, la paura è l'emozione più difficile da gestire, io ne so qualcosa, il dolore si piange, la rabbia si urla, ma la paura... quella si aggrappa silenziosamente al tuo cuore.

Papà se n'è andato quattro anni fa, a causa di un incidente in moto, e da quando Daniel, che è la sua fotocopia, ha voluto la moto non si dà pace.

"Mamma, non ci pensare, o vivrai male. Dimmi cosa vuoi fare oggi? Qualsiasi posto tu voglia andare, ti accontento!"
Le dico cercando di distrarla dal pensiero fisso dello scooter.

"Giulia, dove vuoi che vada?  Viene buio presto!"
"Adesso c'è chiaro! Poi c'è il coprifuoco, siamo a casa per forza quando farà buio."
"Beh, allora niente, adesso devo guardare la puntata speciale di day dreamer e poi c'è Mara Venier con domenica in."
Mi risponde porgendomi una tazzina di caffè.

"Day Dreamer?" Le chiedo curiosa
"È una telenovela turca..."
"Si, si, lo so cos'è, io l'ho già vista tutta in lingua originale!"
"Davvero? E come finisce? Si sposano immagino!"
"Come vuoi che finisca, mamma, è una storia d'amore ...ti dico solo che si tirano e mollano parecchie volte prima di sposarsi!"
"Nooo! Ancora? Hanno appena fatto pace!
Certo che non mi piace quel Fabri! Cosa pensa? Di competere con uno strafigo come Can?"

"Mamma! Potrebbe essere tuo figlio!"
"E allora? Se è bello, è bello figlia mia! Gli occhi son fatti per guardare!"
"Ma sentila!"
Mi lascio scappare alzando le mani a palmi all'aria.

"Vieni, siediti qui vicino a me. E lustrati un po' gli occhi."
Mi propone picchiando la mano ripetutamente sul cuscino del divano.
Se sapesse che lo conosco, e che addirittura gli stavo scrivendo poco fa...chissà cosa direbbe.

Trascorre un altro mese, al lavoro sono piuttosto impegnata e mi concentro su nuovi spot pubblicitari. Ogni tanto mi distraggo leggendo il biglietto che c'era con le rose, che ancora tengo accanto alla tastiera del computer. Eppure, quella C. mi fa pensare solo a lui. Domani sarà il suo compleanno, e come l'anno scorso  gli scrivo una lettera che non spedirò mai.

Caro Can,

Un altro anno è passato e non è cambiato nulla, io ti amo più di prima, e starti lontana è una tortura. Per fortuna ti seguo sui social, e quando stenti a postare per qualche giorno, mi sento il mondo crollare addosso.

Il mese scorso ho ricevuto un mazzo di rose, e davvero ho sperato fossero da parte tua, ma a quanto pare non era così. Forse davvero è stato un ammiratore, o più probabile, hanno sbagliato a consegnarle, perché non si è più fatto sentire.

IL MIO ANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora