È UN TUO DIRITTO

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Giulia

Askim, askim, askim. Ho sentito bene, lo ha detto tranquillamente, con molta naturalezza, come se mi avesse sempre chiamata così, mi ama davvero? O l'avrà detto così, tanto per dire. Se fosse un intercalare come tesoro o carissima?

Ha trattenuto il respiro qualche secondo, come si fosse reso conto di aver detto qualcosa che non doveva, non glielo faccio notare, e comunque penso me lo abbia detto davvero con il cuore.

Il film è finito, non lo abbiamo seguito molto. Tra chiacchiere e distrazioni varie. Io sono rimasta accoccolata a lui tutto il tempo, ho respirato il suo profumo che adoro, ho ascoltato ogni battito del suo cuore cambiare frequenza a seconda dei discorsi, sentivo ciò che provava, ho girato il viso di tanto in tanto, solo per riuscire a sfiorare quel piccolo lembo di pelle che la camicia aperta lasciava scoperto. Ho chiuso molte volte gli occhi ascoltando la sua calda voce parlarmi, o semplicemente concentrandomi sul tocco delicato della sua mano sul mio braccio.

È dolcissimo, delicato, interessato a me, ai miei pensieri, alle mie paure, vuole essere parte della mia vita, e non lo dice per far colpo su di me, potrebbe avere qualsiasi donna al suo fianco ed invece è qui. Perché mi chiedo, se non fosse vero quando dice che in me ha trovato quello che cerca?

Io in cuor mio sono sicura di amarlo, ma non sono altrettanto sicura di poterlo fare fino in fondo, come potrebbe rimanere con una donna che non si dona al cento per cento. Dio solo sa quanto lo vorrei, quanto lo desidero, ma se poi non fossi in grado?

Gli propongo di guardare un altro film, magari una commedia romantica più soft, prima di cena, e a questo proposito gli chiedo se ha intenzione di fermarsi.

"Non vado da nessuna parte scricciolo!"
"Se devi andare... non fa nien..."

Faccio per dirgli, ma mi chiude immediatamente la bocca con la mano, poi appoggia la fronte alla mia, e siamo ad una distanza pericolosa.

Tutto ciò che ho represso per due anni sta riemergendo, chiudo gli occhi, e se mi bacia lo lascerò fare, ho lo stomaco che mi fa male da tanto lottano i miei sentimenti, invece lui mi dà un semplice bacio in fronte e riapro gli occhi quasi delusa.

Guardiamo il film, io sono comoda appoggiata a lui, lui un po' meno, perciò passiamo da una posizione seduta ad una sdraiata, mi ritrovo davanti a lui incastrata perfettamente tra le sue gambe, una sensazione meravigliosa, le sue braccia che mi circondano, gioca con i miei capelli ed ogni tocco è un brivido alla schiena, non riesco a stare ferma, e struscio le gambe sfiorando le sue, dovrei seguire il film, ma vedo solo le immagini, le mie orecchie sono tese ad ascoltare le sensazioni che mi avvolgono, non so se lui lo stia guardando ma anche il suo corpo sembra reagire piacevolmente al mio contatto.

Il film è finito, e mi ritrovo rivolta su di lui dopo che mi ha torturato facendomi il solletico, sento i suoi jeans rigonfi spingere contro la mia pancia, e adoro guardare il suo viso imbarazzato.

"Ordiniamo una pizza? Ce la facciamo consegnare."
Gli chiedo alzandomi dal divano.
Cerco il mio telefono e ordino le pizze, prendo la scatola con i miei disegni e mi siedo sul bancone della cucina e penso a come sono felice, lui ne è la causa. E se fosse giusto lasciarmi andare?

"Cosa fai lì sopra?"
Mi chiede tornando dal bagno.

"Ti stavo aspettando, ho ordinato le pizze, ci vorrà una mezz'ora almeno, mi hanno detto."

Ci ritroviamo a parlare del mio e del suo profumo, di come ci piacciono, si avvicina ancora pericolosamente a me e respira sul mio collo, me lo sfiora con le labbra, mi fa impazzire e inarco la testa spingendo il collo contro la sua bocca, lo bacia lentamente e poi mi guarda.

IL MIO ANGELODove le storie prendono vita. Scoprilo ora