Can
"Cazzo! Cosa ho fatto? Sono un cretino! Ho scopato con la prima arrivata per cosa? Lei non vuole andarsene dalla mia testa!"
Penso guardando la sua foto sul mio telefono, mentre continuo a sorseggiare il mio whisky e fumo il sigaro con una lenta intensità della boccata per assaporane il sapore, e una nuvola di fumo denso si erge imponente, che vorrei incenerisse i miei pensieri, le mie sensazioni dirompenti e il mio desiderio di lei, e li portasse su in alto, fino a disperderli nell'aria fino a sparire.
"Burak ha ragione, lei non pensa a me, ha voltato pagina!"
Penso afflitto, chiudo gli occhi sdraiato al buio e ascolto la musica, quando sento il telefono vibrare sul mio petto, si illumina e non credo a ciò che vedo: un messaggio di Giulia, non uno qualsiasi, la risposta al mio ultimo messaggio di un mese fa.
-quello che voglio è ben diverso da quello che vorrei. A parte tutto...Buon compleanno Can 💝
Mi vengono i brividi, non è costretta a farlo. Non mi ha scritto per circostanza, lo ha fatto perché lo voleva. Burak non ha ragione. Mi sento elettrizzato, come un adolescente alle prese del primo amore.
Ora tocca a me convincerla, la corteggerò fino allo stremo se devo, lo farò anche giocando, sarà lei a cercarmi alla fine, e non me la lascerò scappare, mai più.
-perciò?
Mi affretto a rispondere. Non può cavarsela così. Deve dirmelo, deve accettare il destino. Io sono il suo destino.
-VOGLIO pensare che sia stato un ammiratore segreto a mandarmi le rose, perché noi siamo solo amici!
Solo amici? Vedremo!
-ok, scricciolo, pensa che sia così, ma io ti ho chiesto cosa in realtà VORRESTI. E non farmi aspettare ancora un mese prima di rispondere.
Fisso lo schermo del suo telefono, compare la scritta sta scrivendo... e passano i minuti, mi chiedo che papiro stia scrivendo, e con che classe mi darà il prossimo due di picche.
Il telefono è appoggiato sul mio petto, arriva la notifica, e si riaccende lo schermo che nell'attesa si era spento.
-VORREI che fossi stato solo tu!
Sorrido e un intenso senso di piacere e rilassamento, accompagnato da un leggero formicolio mi assale partendo dalla testa e si estende al collo fino alla mia parte più intima che prende vita improvvisamente. Questa frase è molto più appagante del sesso che ho fatto qualche ora prima, per il quale sono già pentito, perché l'unica che voglio è lei, il mio scricciolo.
-Giulia, io invece VORREI tanto riuscire ad essere solo tuo amico come mi chiedi, in realtà non ne sono capace e VOGLIO di più!
Ecco gliel'ho detto senza mezzi termini e lei mi risponde ancora che non è una cosa fattibile perché non si crede alla mia altezza, e che tra noi non potrà mai esserci niente.
Non le dò la soddisfazione di pensare che possa anche lontanamente essere vero.
-Bene, facciamo così... quando avrai il coraggio di dirmelo in faccia guardandomi negli occhi, forse, e dico forse, ti crederò...
esercitati davanti allo specchio!
Ciao scricciolo.💗
E grazie per gli auguri.
Poi spengo il telefono non lasciandole modo di replicare, starei le ore a scriverle, anzi vorrei chiamarla e sentire la sua voce, ma se voglio conquistarla, devo tagliare corto, lasciarla in suspance, devo darle modo di continuare a pensare a me, non dare tutto per scontato. Lei dice di non volermi, ma non è quello che vuole veramente, questo l'ho capito, ora è lei che deve capire che per quanto scappi dal destino, il destino la raggiungerà.
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IL MIO ANGELO
RomanceGiulia vive un incubo, è persa, distrutta emotivamente fino all'incontro con il suo angelo protettore che cambierà per sempre la sua vita.