Can
Giulia se n'è andata da ormai tre settimane, è stato difficile accettare l'idea, ma è quello che voleva, e ho dovuto lasciarla andare. Mi manca da morire, ma qui tutto le ricordava la violenza subìta, e lei ha il diritto di rifarsi una vita, certo mi sarebbe piaciuto farne parte, e per un po' avevo davvero creduto che già fosse così. Ovunque mi volto la rivedo, quando corro nel parco, quando guardo il mare, quando sono dietro un riflettore, il suo nome mi risuona nella testa. Ero convinto ci fosse un sentimento forte tra noi, che non sapevo definire prima della sua partenza, e che non dico ad alta voce, perché è un sentimento che devo cancellare, è entrata nella mia vita per caso, ma ci è rimasta lasciandone un segno indelebile.
I primi giorni rispondeva ai miei messaggi, con altri semplici e concisi, ma almeno scriveva, da qualche giorno invece, il nulla. So benissimo perché lo fa, l'ho capito da quello che mi scriveva, non vuole che io perda tempo con lei, "trovati una brava ragazza" mi ripeteva.
Vado al Ruby dove passano molte belle ragazze, ma nessuna può competere con la sua dolcezza, la sua fragilità, la sua bocca. Quanto mi piace la sua bocca, penso continuamente all'unico bacio che le ho rubato, anche se rubato non lo è stato molto, era più che corrisposto, questo è quello che più fa male.
"Melek preparami un cocktail dei tuoi, grazie."
"Come lo vuoi, soft, o carico? Sembri un po' giù!"Faccio un mezzo sorriso, tamburellando le dita sul bancone.
"Fammelo carico. Chissà che mi decida a conoscere qualcuna! Se non ci provo... non incontrerò mai la donna della mia vita!"
"Ahh, amico... caschi male. Secondo te la donna della tua vita la incontri in un bar?"Arriccio il labbro in un'altra specie di sorriso, consapevole che al massimo potrei incontrare un fantastica ragazza con cui passare la serata.
"Hai ragione, però un po' di compagnia non guasterebbe. Voglio solo parlare, intrattenere una conversazione, se poi la riterrò degna di approfondimento ..."
Alzo il sopracciglio
"...se ne potrà parlare."
"Scusa se te lo chiedo, che fine ha fatto quella ragazza con cui sei venuto qualche volta il mese scorso? Mi sembravate così in simbiosi. Ed era pure una bella ragazza."
"Giulia! Giulia era un sogno di ragazza, con un grande cuore, fragile e forte allo stesso modo..."
"Che fine ha fatto?" Chiede interrompendomi
"Se n'è andata!"Un colpo al cuore mi sono sentito nel pronunciare questa frase.
"In che senso?"
Chiede curioso passandomi il cocktail."È italiana ed è tornata a casa! Purtroppo quando l'ho conosciuta viveva una situazione piuttosto sgradevole con il suo ex, e... diciamo che ogni cosa qui a Istanbul le ricordava solo cose brutte."
"Vi sentite però!.. chi rinuncerebbe a Can Yaman?"
Dice sicuro della risposta.Mi incupisco, fisso il bicchiere che tengo con entrambe le mani, e mi maledirei per provare quel che provo per lei, è assurdo quanto mi manca.
"A quanto pare, lei!"
"Cazzo amico. Ti ha scaricato!"
"Non stavamo insieme! Ma si, mi ha proprio scaricato. Non risponde più ai miei messaggi."Mi dà due pacche sulla spalla per consolarmi.
"Ehi, volta pagina, non ti meriti una che non ti vuole!"
Scuoto la testa e sogghigno sconsolato.
"È proprio qui che ti sbagli! È lei che è convinta di non meritarmi, di non essere abbastanza per me!"Come faccio a spiegargli che si sente, come dice lei, difettosa, per quello che le ha fatto quel Bastardo. A me non importa, non ha nessuna colpa per quello che le è successo, lei è perfetta, dentro e fuori.
"Mi spiace amico. Ti sei illuso che potesse essere lei quella giusta?"
"Finché non se n'è andata, non ci pensavo. Era un'amica a cui tenevo molto."
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IL MIO ANGELO
RomanceGiulia vive un incubo, è persa, distrutta emotivamente fino all'incontro con il suo angelo protettore che cambierà per sempre la sua vita.