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Lucia non riusciva a staccare gli occhi dal sangue sulle sue mani, pensò che anche se l'avesse lavato via ne sarebbe rimasto sotto le unghie, Monica invece stava tentando disperatamente di pulirsi sulla felpa. Quando la sabbia apparve Blu si rese conto che l'ambientazione era cambiata, faceva molto caldo e il sole illuminava l'immenso deserto nel quale si trovavano. Intorno a loro non c'era nulla, solo sabbia per chilometri. < Dove siamo? > Chiese Federico, si teneva ancora la mano dolorante al petto mentre con quella sana cercava di schermare la luce del sole che lo colpiva negli occhi. < Non ne ho idea, siamo in mezzo al niente. > Monica si alzò e in un attacco di rabbia cominciò a calciare la sabbia intorno a lei. < Fanculo a tutto questo. > Fede tentò di calmarla ma quando si avvicinò lei lo fulminò con lo sguardo. < Voi non siete arrabbiati? Avete visto cos'è successo a Rebecca! Quel ragazzino la uccisa e noi faremo la stessa fine. > L'altra ragazza si alzò. < Lui mi ha parlato Monica, era pentito e forse anche gli altri bambini lo sono. > Disse guardandola negli occhi. < Sai quanto mi frega se sono pentiti o no. Non cambia nulla perché siamo comunque bloccati qui. > Ormai Monica stava urlando e sfogando tutto il suo rancore su i due ragazzi davanti a lei. < Almeno sono ancora umani. > Disse Blu mentre la ragazza scuoteva il capo. < No Lucia, hanno smesso di esserlo quando hanno deciso di ucciderci. > La conversazione finì con le due ragazze che disapprovavano il pensiero l'una dell'altra.

Lucia si guardò intorno ma non riusciva nemmeno a distinguere le dune di sabbia fra loro. Monica si legò la felpa in vita e l'altra ragazza la imitò, strette le maniche del maglione Lucia prese la penna e segnò una tacca e stessa cosa fecero gli altri due compagni. Quando mise via la penna non trovò più l'inalatore. < Ragazzi avete visto un inalatore? > Entrambi risposero di no e cominciarono a guardare intorno a loro, speravano fosse caduto per terra ma la sabbia probabilmente lo nascondeva. < Non lo trovo. > Lucia cominciò ad agitarsi mentre continuava a cercare, spostava la sabbia con i piedi e strizzava gli occhi sperando di trovarlo più in fretta. < Forse ti è caduto quando eri nell'albero. > Disse Federico, subito la ragazza cominciò a respirare più velocemente, non poteva continuare senza l'inalatore, sarebbe morta prima che il suo collo si rompesse allo scadere delle fiabe. Cadde in ginocchio e con le mani immerse nella sabbia, non riusciva a respirare, l'aver perso una cosa così importante la stava facendo diventare pazza e fece aumentare la sua respirazione. < Sta avendo un attacco di panico! > Disse Monica mentre s'inginocchiava davanti alla compagna, le prese le mani e tentò di calmarla, lei era abituata ad aiutare le persone in questi momenti visto che una sua cara amica soffriva di attacchi di panico da molti anni. < Respira con me Lucia, segui il ritmo del mio respiro. > Mentre le due ragazze affondavano nella sabbia, il loro accompagnatore notò che parte del cielo stava cambiando colore troppo velocemente. < Ragazze credo stia arrivando una tempesta. > Monica ancora concentrata su Lucia non si girò. < Bene, serve un po' di pioggia. > Federico non ebbe il tempo di correggerla perché una quarta persona apparve. < Trovo che il deserto sia in grado di calmare ogni viandante non trovate? > Il Canta Storie sorrise ai ragazzi, la più piccola lo fulminò con lo sguardo mentre Lucia, invasa di nuovo dalla paura a causa della presenza dell'uomo, fece ancora più fatica a respirare. < Vi aspettano momenti difficili ragazzi mie, siate forti. > Monica sputò sulle scarpe blu dell'uomo. < Vai a farti fottere. > Il Canta Storie sorrise. < Davvero elegante, una vera signora. > Scomparve di nuovo, Federico si avvicino alle due ragazze. < Sta arrivando una tempesta di sabbia, dobbiamo stare vicini. > Entrambe si girarono e videro una nube avvicinarsi, il trio si strinse per mano e chiusero gli occhi. La sabbia li colpì subito, le ragazze si pentirono di non avere più le braccia coperte, ogni granello sembrava un ago che si conficcava nella pelle. Fede fu il primo a lasciare le mani delle compagne, l'istinto di coprirsi le orecchie aveva avuto la meglio, ma nel farlo si sbilanciò e cadde giù per la duna. Anche Lucia si coprì le orecchie e si raggomitolò su se stessa mentre la sabbia la ricopriva, Monica rimasta sola senza nessuno che la tenesse quasi volò via a causa dell'intensità del vento. Il Canta Storie aveva diviso il trio, ora nessuno di loro avrebbe potuto chiedere aiuto.

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