"Jungkook?"
"Ehm?" Jungkook mormora, accarezzando la chioma posata sulle sue ginocchia.
"Come ti senti oggi?" chiede Tae, sedendosi per guardare l'altro.
"Vorrei saperlo anch'io." dice Jin mentre entra nella stanza in cui hanno tenuto rinchiuso Jungkook.
"Molto meglio hyung, tutto grazie a te." dice Jungkook, senza mai rilasciare la presa che ha sulla mano di Taehyung.
"Hyung eh? Potrei abituarmici." Jin ride
"Ma sono contento che tu stia meglio, la tua ferita dovrebbe essere quasi guarita ormai." dice Jin, sporgendosi per analizzare ulteriormente la ferita.
"E giusto in tempo anche per non stressarti, ma la rivolta è peggiorata molto." dice gravemente il maggiore.
La porta della stanza di Jungkook si riapre mentre il resto dei peccati entra.
"Ehi. J-Jungkook." dice Hoseok, facendo del suo meglio con il nome sconosciuto. Anche se sorride ancora brillantemente.
Jimin non dice nulla ma tira su uno sgabello vicino a Taehyung, aggrappandosi al suo braccio. Taehyung sorride calorosamente e scompiglia i capelli più corti.
"Dobbiamo parlare dei gruppi ribelli". dice Yoongi con fermezza, sedendosi su una delle tante sedie di plastica che ricoprono la stanza.
"Anche le nostre guardie stanno lottando per trattenerli dai cancelli. Ce ne sono sempre di più ogni giorno." spiega Namjoon, incrociando le braccia pensieroso.
Taehyung osserva l'espressione di Jungkook che per alcuni istanti diventa vuota e poi apatia.
"Jin..." sussurra Tae, sporgendosi per dare una gomitata al più anziano.
"Lo vedo." Seokjin risponde, studiando la nuova espressione straniera di Jungkook.
"Nessuno dice niente bene? Lascia che me ne occupi io." dice Jin mentre si muove velocemente per prendere il suo taccuino.
Il resto dei peccati annuisce, capendo cosa stava succedendo.
Taehyung e Jin avevano informato gli altri della condizione ritrovata di Jungkook e di ciò che era necessario per aiutarla.
Tutti tranne Jin e Taehyung rimangono vicino a Jungkook, il resto di loro si sposta nell'angolo della stanza, Jimin ha bisogno di essere più convincente per lasciare andare Tae.
"Jungkook- voglio dire, chiunque tu sia, puoi sentirmi?" Jin fa domande, voce molto più energica del solito.
Jungkook si gira a guardare Jin dall'alto in basso con disprezzo.
"Quindi hai capito tutto eh? Pensi di essere davvero intelligente ora?" dice Jungkook. Solo chi conosceva quell'uomo da abbastanza tempo poteva dire che non era davvero lui.
La voce di quest'uomo era più aspra, frastagliata. E gli occhi di quest'uomo erano neri come la pece e non contenevano nemmeno un grammo di empatia.
E il più grande regalo;
Quest'uomo guardò Taehyung senza amore.
"Voglio solo parlare, okay? Puoi dirci il tuo nome?" Jin spinge oltre.
"Ti piacerebbe, vero?" Si parla ancora, rivolgendosi a occhio Taehyung.
"Che ne dici di farmi divertire un po' con questo e te lo dirò." Sorride diabolicamente.
Taehyung si acciglia e si allontana ancora di più, Jin che si mette in mezzo ai due uomini.
"Fuori questione, guarda-" inizia Jin, pizzicando il naso con il pollice e l'indice.
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ᴛʜᴇ ᴇɴᴅ - ᴛᴋ
Fanfiction[𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮] "Non puoi continuare a giocare con le mie emozioni Jungkook. Non sono un giocattolo con cui puoi scherzare e poi abbandonare, okay?" "Oh angelo, non potrei mai abbandonarti." Ps storia non mia scritta da @KSSwriting