capitolo 5

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«Dray, ti andrebbe di uscire?» chiese Harry non appena il giovane Malfoy si allontanò dal manipolo di mangiamorte.

Sorrise appena «mi farebbe Davvero piacere» disse.

«okay allora... a tra poco» disse Harry tutto un sorriso.

Draco annuì e si fiondò in camera sua a cercare qualcosa di non tetro da indossare per l'appuntamento.

optò per una camicia bianca a maniche lunghe, dei pantaloni classici neri e delle bretelle e, invece delle scarpe in vernice, delle Converse un po' scomode.

Invece Harry rimase più sull'aggressivo: una canottiera di un paio di taglie più grandi di colore nero con dei teschi sopra, dei jeans strappati e degli anfibi.

a guardarsi allo specchio si rivedeva come Sirius Black.

Draco rimase allibito.

«come mai... questo... outfit aggressivo?» si azzardò a chiedere.

Harry lo guardò leggermente male accendendosi una sigaretta.

«mi andava» disse.

«allora, dove vorresti andare? nel mondo babbano?».

Draco fece una smorfia digustata «n-no, c-certo che no» disse «st-stavo pensando di andare ad Hogsmeade» disse cauto.

«che ne dici?».

Un sorriso criminale si formò sul volto di Harry «perfetto» disse.

«Herm vieni con noi?» chiese poi dall'interno della sua stanza.

Draco rimase leggermente deluso.

«no, godetevi la sbornia da soli, piccioncini» disse la riccia dalla stanza.

Draco si rilassò.

«beh, ora che abbiamo il benestare di mia sorella... andiamo».

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i due arrivarono ad Hogsmeade infuocata dal sole di Luglio.

Draco sorrise e prese la mano di Harry il quale la strinse nella sua.

si avvicinarono a "i tre manici di scopa".

«dopo di te» disse Harry susseguendo Draco.

gli occhi di tutti, compresi madame Rosmerta, caderono su di loro.

Harry e Draco non se ne curarono e si sedettero in un tavolo in disparte.

«cosa gradite, ragazzi?» chiese la donna leggermente seccata.

«per me della Burrobirra alla cannella» disse Harry «per te, amore?» chiese.

Draco arrossi come non mai «Id-romele» disse.

madame Rosmerta annui secca e se ne andò.

Harry prese la mano di Draco e gli accarezzò il dorso con il pollice.

«Harry ma perché?» sussurrò il biondino.

«perché ti sei unito a tu-sai-chi?»

Harry aggrottò le sopracciglia e lasciò la mano di Draco.

«sono stanco, Dray» disse languido.

«dopo la morte di Sirius, nessuno mi capiva, nemmeno Hermione»

abbassò lo sguardo «ho cercato aiuto in Silente ma ho avuto solo porte in faccia».

«ed il lupo mannaro?» chiese Draco.

Harry sorrise appena.

«penso che abbia un grattacapo più grande del mio» disse.

Draco non capì.

«lui ed il mio defunto padrino, hanno un figlio».

Draco sgranò gli occhi «ma è illegale per i lupi mannari riprodursi» sussurrò.

Harry alzò le spalle.

«è un piccolo metaformagus» puntualizzò.

Draco voleva parlare ma Madame Rosmerta servi loro le bevande.

lanciò delle occhiatacce maligne ai due e  se ne andò.

«avrebbe bisogno di una mano ma ora che sto con voi... dubito che lo voglia ora».

«ma tu non segui gl'ideali di Voldemort» disse ancora una volta Draco.

Harry negò infatti.

«mi son stancato di essere il capro espiatorio di tutti e tutto, salvare il culo a tutti e tutto»

Draco fece una smorfia.

«e Ginny?» chiese.

Harry sorrise.

«sei geloso?» chiese.

Il biondino annuì appena.

il moro gli prese di nuovo la mano «non preoccuparti» disse.

«io voglio solo te».

la vendetta del prescelto |Drarry, Tomarry e LilymortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora