capitolo 27

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I giorni passavano lenti e sfiancanti.

Non sempre Harry e Draco potevano contare sull'aiuto dei loro amici, infatti, molto spesso, per non dire sempre, rimanevano soli a fronteggiare i compiti ed gli improvvisi capricci di Hizashi ed Edra che comportavano strilla, pianti ed estrema voglia di coccole.

Harry non giocava più a Quidditch, con la squadra  aveva avuto una scusa banale, anzi, con alcuni c'aveva anche litigato e tutti gli altri giocatori gli avevano voltato la faccia, indignati e delusi dal loro ex capitano.

Non voleva disturbare i suoi genitori e suoceri, dovevano farcela da soli, si diceva.

Ma anche con Draco le cose non andavano bene, passavano giorni a non parlarsi, se lo facevano era sempre per i compiti o per i bambini.

Okay il Quidditch, pensava Harry, ma Draco non voglio assolutamente perderlo.

<<grazie Hagrid>> disse quel pomeriggio Harry con la piccola Edra in braccio che cercava prepotentemente di prendere e mettere in bocca i fronzoli della sciarpa Grifondoro del suo papà.

Hagrid sorrise versando del te ad Harry che, ovviamente, ritraesse la tazza dalle piccole grinfie di Edra mentre Ryuk se ne stava fuori a ciondolare annoiato.

<<figurati, Harry, mi fa sempre piacere darti una mano, con questi cuccioli poi, vieni da zio Hagrid, amore>>.

Edra aprì le braccia sorridendo ed Hagrid, quando la prese, per poco non la coprì con la sua barba.

<<di cosa hai bisogno?>> chiese il mezzogigante.

<<ho bisogno di far felice Draco>> disse Harry tormentandosi le mani nervoso.

<<ti prego dammi una mano>>.

Draco tornò distrutto dalla biblioteca.

Si tolse gli occhi massaggiandoli posò i libri direttamente in camera, senza guardare in cucina.

Andò nella stanza della Nursery per baciare i piccoli ma non trovò i bambini nella loro culla e, ovviamente, Iniziò il panico.

Andò in cucina ma trovò la tavola imbandita.

<<Harry, dove sei?>> chiese preoccupato.

Harry uscì dalla dispensa.

<<dove sono i bambini?>> chiese per prima cosa il biondo.

<<con Hagrid>> disse Harry sorridendo.

<<perché?>> chiese Draco

<<diamine, si, lo so che è il padrino ma-ma i bambini non sono cuccioli di drago e-e... >>.

Harry gli prese le spalle con entrambe le mani <<ei, calma>> mormorò <<Hagrid se la saprà cavare>>.

<<ma allora perché... ?>>

Harry lo fece sedere a capotavola.

<<Harry?>>

<<voglio farmi perdonare>> ammise il moro
<<non voglio che tu pensi che io voglio stare con Ginny>>.

Draco giocava con le pietanze nel suo piatto.

<<Davvero?>>.

Harry gli prese una mano e sorrise.

<<ti devo la vita, lo sai>>.

Draco sorrise alzandosi.

Harry alzò un sopracciglio confuso <<siamo soli no?>> chiese il biondo con intenzione.

<< ...si... >>

<<beh, vieni, non voglio mangiare ora>>.

Harry sorrise seguendolo nella loro camera

Hagrid fissava i piccoli gemelli Riddle pressoché identici seduti sull'immensa tavola con i loro inseparabili pupazzi in braccio.

<<pensa Rubeus, pensa, cosa posso fare per farli divertire? Una cavalcata sui Draghi? No no è pericoloso, dare da mangiare agli ippogrifi? Ancora peggio, tsk, dannate bestiacce scostumate... un giro in moto? Noo,  no, sono troppo piccoli per poter mettere loro i caschi>> li guardò.

Hizashi ed Edra inclinarono la testa di lato ed Hagrid stava andando nel panico.

<<sono un padrino incapace! Non so come far divertire I miei figliocci!>> piagnucolò.

Edra aprì di scatto le braccia.

Hagrid la guardò confuso <<c-che succede, piccola?>> chiese preoccupato.

Edra, vedendo che non veniva presa in braccio, iniziò a piangere <<Hagi, Hagi>> diceva.

Hizashi la prendeva in giro prendendosi anche Doctor Plague ed Edra piangeva più forte.

<<Hizashi, fa il bravo, restituisci Doctor Plague a tua sorella, su>> disse togliendo dalle piccole manine tozze il paffuto corvo con la maschera da medico.

Hizashi voleva piangere ma si limitò a sua volta a voler essere preso.

Il mezzogigante prese i due bambini

<<allora... che si fa?>> chiese tenendo i gemelli seduti su i suoi avambracci.

<<ci sono, ci sono, vi racconto una storia>>

<<va meglio?>> chiese Harry mentre si rollava una sigaretta.

Draco annuì mettendosi di lato per guardarlo.

<<una volta tanto fa bene stare senza i bambini>> disse.

<<una volta tanto, però, mh?>>.

Harry annuì giocando con i capelli spettinati di Draco.

<<secondo te come se la sta cavando Hagrid con i gemelli?>>

I due sospirarono alzandosi e vestendosi.

<<ho una brutta sensazione, Harry>> mormorò Draco.

Ed infatti aveva ragione, quando arrivarono alla capanna, trovarono la porta spalancata, Hagrid in terra senza sensi con la tempia in una pozza di sangue ed i bambini in terra che piangevano sporchi di esso.

la vendetta del prescelto |Drarry, Tomarry e LilymortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora