capitolo 17

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Harry era ancora ricoverato in un reparto privato del San Mungo.

Sul Profeta, la notizia si era diffusa come un virus.

Inutile dire che i commenti erano ben oltre dall'essere dispreggiativi.

I Mangiamorte restanti volevano fare qualcosa ma Tom aveva espressamente detto di tacere, di continuare con la loro vita come se nulla fosse.

Tutti, nemmeno Lily, sapeva cos'avesse in mente e Tom non si azzardava di dirlo a nessuno, forse solo Severus.

Dal lato di Silente, invece, nemmeno lui si sblianciava tanto.

l'estate non era finita, avrebbe dovuto aspettare ancora.

il fantasma di Ariana lo tormentava costantemente.

Sentiva che stava per impazzire.

Doveva fare qualcosa, a costo di morire, doveva trovare pace.

Ma non per questo, significava perdere la lucidità.

A lui dispiaceva molto ma Hermione ed Harry erano indispensabili per il rituale.

infondo, lui sarebbe sempre stato visto come il buon, vecchio preside di un collegio magico.

Avrebbero attribuito la morte dei due ragazzi a Tom Riddle, sotto il controllo di Lord Voldemort ed Arianna sarebbe tornata al suo fianco, come quando erano bambini.

Silente sapeva quanto le persone potessero essere vendicative contro il prossimo.

Ancor di più se si aveva un nemico comune.

l'altro lato della personalità del giovane Riddle sarebbe stata il capro espiatorio perfetto.

Ryu sospirò stropicciandosi gli occhi sul suo blocco.

Lucius sorrise sedendosi accanto e mettendogli una mano sul ginocchio.

Ryu sobbalzò «oh... Madre, siete voi» sussurrò guardandolo.

«come ti senti?» chiese Malfoy senior passandogli una tazza di carta con all'interno Caffè.

«strano» disse facendo canestro nel cestino.

«i medici ti hanno tolto molto sangue?» chiese preoccupato Lucius.

«già, sembrava che le loro intenzioni fossero quelle di lasciarmi asciutto»

rimasero per qualche minuto in silenzio.

«quindi... sono per metà Weasley?» chiese all'improvviso Ryu.

Lucius sospirò «già»

«e mio padre ti odia»

«esattamente»

«almeno... sa che esisto... Madre?» chiese Ryu preoccupato.

«no figlio mio, non ho mai avuto il coraggio di dirglielo, anche perché ci siamo lasciati in un pessimo modo»

Arthur stava ascoltando, anche lui era li per delle visite e per il prelievo del sangue.

Mai si sarebbe sognato di avere un figlio al di fuori del matrimonio.

con Lucius Malfoy, poi!.

«Io... gli somiglio?» chiese poi Ryu

Lucius sorrise tristemente «più di quanto tu creda»

«Davvero?».

«certo, in quanto ad aspetto fisico, sei identico a lui quando era giovane e... in quanto a curiosità: anche a voi piacciono quegli aggeggi babbani, montarli, smontarli, creare»

Ryu rise «ma allora... perché non potevate stare insieme?».

«semplicemente non era destino, piccolo»

«si però... se steste insieme, magari saresti felice, Madre».

«ma io lo sono» disse invece Lucius «ho te, Draco, Narcissa e... perché no? Anche Bartholomew».

Ryu rise «anche il maggiordomo?» chiese.

«Certo, anche lui»

«perché me lo chiedi? Forse vuoi conoscere tuo padre?».

«si ma... voi dite che ormai ha un'altra famiglia, io non voglio intromettermi nel loro nucleo: e dire cose del tipo, "hey, papà piacere di conoscerti, sai che sono figlio tuo e di Lucius Malfoy?"»

Lucius rise di cuore.

Ryu fece diventare, letteralmente, i suoi capelli "color Weasley" per l'imbarazzo.

«io sono serio».

«anche io» disse continuando a ridere mentre Arthur se ne andava piangendo.

la vendetta del prescelto |Drarry, Tomarry e LilymortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora