capitolo 13

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nella stanza calò il silenzio.

Nessuno sapeva cosa dire.

Nessuno riusciva a trovare le parole giuste per descrivere quella situazione.

Forse solo Hermione la quale disse «che schifo».

Harry invece fu sopraffatto dalla rabbia.

strinse i pugni alzandosi e marciando su per le scale.

«posso... andare io da lui?» chiese Draco minuscolo.

Lily sorrise dolcemente «certo, vai dal tuo ragazzo».

Draco si alzò a sua volta «con permesso» disse con vocina minuta.

il biondino iniziò a salire le scale ma già sentiva dei tonfi contro il muro.

«HARRY!» urlò Draco trovando il suo ragazzo che, per l'ennesima volta, prendeva a cazzotti il muro.

Lo sorresse appena in tempo visto che Harry stava per svenire, un po' per la stanchezza di quello sforzo ed un po' perché ormai erano giorni o meglio notti che il giovane Riddle non dormiva.

Draco gli toccò la fronte «ma sei bollente!» Urlò preoccupato.

Hermione corse su per le scale «Harry, Harr- si congelò sulla porta- c-che è successo?»

«N-non lo so» disse Draco andando nel panico.

«è svenuto, non si riprende! H-Ho paura».

«PAPA» urlò Hermione riscenendo.

«i-idiota, non farmi spaventare- mise la mano di Harry sulla sua pancia- per favore, per favore».

Tom entrò nella stanza di suo figlio con Severus e Lucius.

(il trio di cui non sapevo d'aver bisogno)

«papà, padrino-».

Lucius mise una mano in testa al figlio mentre Severus e Tom mettevano a letto Harry.

«sarà semplice influenza, non temere» disse Narcissa sorridendo.

«vieni su, che la nonna è venuta a farci visita, ci tiene tanto a vedere il suo nipotino».

Draco annuì «per favore, non appena Harry si sveglia, chiamatemi».

I tre uomini annuirono mentre Draco seguì le donne.

Druella Drosièr, madre di Narcissa, se ne stava seduta pomposamente sulla sedia imbottita parlando con Lily e Ryuuzaki, appena tornato dalla lezione di pittura.

Non appena vide la sua figlia più piccola e suo nipote sorrise raggiante.

Draco fu strapazzato da sua nonna materna, Hermione si limitò ad un piccolo sorriso.

«Buona sera signora Black» disse Herm.

«Black!? io sono la signora Drosièr, Black è mio marito» disse Druella.

«ma... quel fiorellino delicato che ho come genero?» chiese a Narcissa la quale si trattenne.

«il... fidanzato di mio figlio sta male... e... se ne sta occupando»

«ooo mi andrebbe tanto vedere il mio amato genero in vestitino bianco da infermiera sexy».

Ryu per poco non si strozzò con la camomilla idem per Narcissa.

«anzi- Druella guardò Draco- Dray-Dray, perché non lo indossi tu? Al tuo ragazzo farebbe Mooolto piacere, per me».

«madre!» protestò Narcissa.

Ryu sorrise divertito.

«e a te- Druella guardò Ryu- come va, mezzo-Weasley?» chiese.

solo Druella aveva questa schiettezza e non aveva timore di ricordare a Ryuuzaki quali fossero le sue vere origini.

Perché, diceva, era inutile nascondersi dietro un dito e Ryu non doveva assolutamente vergognarsi delle sue origini.

Ryu sorrise «tutto okay, nonna» disse.

«stiamo imparando a disegnare i nudi e-».

«uuh, quando inizierete a fare nudi di uomini, mandami un gufo».

la vendetta del prescelto |Drarry, Tomarry e LilymortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora