«va tutto ok?» chiese Harry rientrando nella sua stanza.
«ti sei alzato, per me poi» disse Draco preoccupato.
«Ginny ti stava importunando» disse invece Harry.
«si amore ma potevo gestirla da solo, non serviva il tuo intervento» sorrise
«signorino, è meglio se andate a stendervi, vi si possono aprire le ferite» Annunciò un'infermiera spingendo una carrozzina «ed inoltre il medico potrebbe arrabbiarsi»
Harry annuì «ti aiuto io, voi siete impegnata» disse Draco all'infermiera poi prendendogli il braccio.
Il biondo lo fece stendere lentamente.
«che bello avere un'infermiera personale» sbiascicò sorridendo.
Draco sorrise a sua volta «molto volentieri»
«il paziente può aver un bacio dalla sua meravigliosa infermiera o non è professionale?»
«la vedo un po' complicata, bendato dalle labbra all'ingiù» disse invece Draco.
Harry cercava a sorridere ma le maglie metalliche gli facevano male e sospirò.
Non voleva ammetterlo ma gli mancava da morire Ron...
Neville...
Seamus:
il piccolo Seamus, così legato a lui: il suo fratellino, nonostante fosse di 7 mesi più grande da lui.
Seamus, appunto che passava di li per caso, o meglio, lui ed i loro genitori erano al San Mungo per controlli di Routine alla signora Finnigan.
«sai» sente dire da Harry, con la sua voce estremamente arrocata.
Si ferma di botto nel corridoio mentre suo padre continua a camminare e sta portando il caffè alla sua mamma.
«mi... mancano i miei amici» Harry tossiva convulsivamente «forse... sono stato troppo cattivo con loro».
«vuoi che chiami un medico, Harry?» chiese la voce di Draco.
«si per favore» Rispose Harry sofferente.
Draco uscì e lo vide.
Seamus non sapeva che fare quando si trovano di fronte, faccia a faccia: abbassò gli occhi e voleva andare via
«Finnigan» mormorò Draco.
Seamus sobbalzò «Malfoy?».
Draco sorrise appena «vai da lui, il tuo fratellone ti aspetta» disse per poi andare dal medico.
Seamus sentì il cuore accelerare.
Quindi Harry non era diventato completamente cattivo.
Voleva ancora loro bene.
O meglio, egoisticamente parlando, voleva bene solo a lui.
Prese coraggio, dirigendosi verso la stanza di Harry.
Harry sonnecchiava nel suo letto.
Seamus bussò appena ed il giovane Riddle sobbalzò.
«ehm... ei» mormorò tormentandosi le mani.
Stava per far esplodere qualcosa per il troppo stress.
Harry sgranò gli occhi.
Impossibile.
Non era lui.
«come... stai?» chiese Seamus.
Eh no, non era impossibile:
era lui.
Harry si alzò di scatto dal suo letto: incurante che stesse male.
Seamus sorrideva in modo nervoso.
«Semmy... ?» chiese.
Seamus annuì e, in due secondi, fu investito dalla stazza di Harry.
Il fire boy stava per piangere di commozione:
allora era vero: Harry gli voleva ancora bene.
«Ma che ti è successo in poco tempo?» rise Seamus.
«mi sei mancato» mormorò invece Harry.
«anche tu, ma non hai risposto alla mia domanda»
«che intendi?».
«ehm ehm- indica le bende- la voce, il fatto che ora sei un mangiamorte? Non ti dicono nulla?».
«ah... ehm... ti spiegherò tutto»
«prima o poi» concluse Seamus.
Harry sospirò annuendo «già, prima o poi»
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la vendetta del prescelto |Drarry, Tomarry e Lilymort
Fanfictionla mia cara amica mi aiuta con questa storia :) Non sempre i buoni devono averla vinta. Perché, per una volta, i buoni non possono perdere e marcire? Iniziata: 17/06/21