Capitolo 22

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Era passata una settimana da quando Marcus era stato in infermeria. Si era rimesso ed era tornato tutto normale.

Avevamo vinto la scommessa. I preps non ci davano più noia.

Io e Marcus ci vedevamo quasi tutte le notti, ma iniziarono a crescere anche i litigi perché ero gelosa di lui e Clara, che nonostante tutto continuavano a stare insieme.

Stavamo insieme perché avevamo lo stesso gruppo di amici ma ci parlavamo poco, si scopava e basta...

Mentre mi facevo la doccia sentii bussare alla porta di camera nostra: "SAYA APRI TE SONO SOTTO LA DOCCIA!" - urlai dal bagno.

Non ottenni alcuna risposta, così mi misi un asciugamano e andai ad aprire.

Mi ritrovai davanti Marcus: "vattene non ne ho voglia ora" - "non sono qui per quello, voglio parlarti" - "sentiamo" - dissi appoggiandomi allo stipite della porta.

Si fece largo ed entrò in camera. Si mise sul letto e iniziò a parlare: "senti, non so cosa ci sta succedendo, non mi piace quando litighiamo perché credo di iniziare a provare qualcosa per te e questo mi confonde, mi dispiace di averti fatto del male..." - disse d'un fiato.

Rimasi qualche secondo in silenzio, non mi aspettavo che mi dicesse quello.

Mi sedetti accanto a lui.

"Davvero provi qualcosa per me?" - "davvero" - "allora perché non lasci Clara?" - "non posso..." - "cosa vuol dire che non puoi?" - "che non posso Easy, non posso...".

Mi alzai dal letto passandomi una mano tra i capelli.

"Ti hanno obbligato a metterti con lei?" - "si..." - "ma tu cosa vuoi?" - "io voglio te Easy, e non sopporto di vederti così, mi dispiace..."

Mi scese una lacrima che asciugai subito.

Marcus si alzò dal letto e venne verso di me - "vieni qui forza" - disse abbracciandomi.

Mi abbandonai al suo abbraccio e altre lacrime mi scesero in silenzio.

"Lo so che non avremo mai una relazione normale, ma non sprechiamo il tempo che possiamo passare insieme. Ho un ora libera, che vuoi fare?" - mi chiese per poi baciarmi la testa.

Alzai la testa, feci un sorriso e risposi: "ti va di fare una pazzia?" - "dipende da che pazzia si tratta" - "ti fidi di me?"'- "certo" - "perfetto, mi cambio e prendiamo la moto"

Mi vestii, asciugai i capelli, mi truccai, prendemmo la moto e partimmo.

Dopo 20 minuti arrivammo in un posto dove c'erano delle persone che si rincorrevano con in mano delle finte pistole, che si nascondevano dietro degli scudi di plastica o delle balle di fieno. Erano tutti colorati.

"Non ci credo" - disse Marcus ridendo - "hai visto? Muoviti andiamo!" - dissi prendendolo per mano e trascinandolo da un ragazzo che lavorava lì.

Il ragazzo ci diede degli occhiali e delle pistole con dentro delle palline colorate che appena ti colpivano ti coloravano i vestiti e la pelle.

Appena prendemmo le pistole la puntai sulla maglia di Marcus e lo sporcai.

Lui mi fece una faccia paurosa, al che io iniziai a correre e lui mi rincorse sparandomi.
Ogni tanto mi giravo e gli coloravo i capelli o i pantaloni.

Dopo un po' mi nascosi dietro ad una palla di fieno.

Avanzammo tutti e due, in direzioni opposte, per  cercare di prenderci.

Ad un certo punto mi sentii colpire il braccio e vidi Marcus che mi stava venendo in contro senza pistola.

La posai anche io e mi misi a correre più veloce che mai, ma dopo un po' riuscì a prendermi e cascammo su un mucchio di fieno.

Ci guardammo qualche secondo in silenzio, mi levò un filo di fieno dai capelli e poi mi baciò.

Fu un bacione spettacolare, tutti i suoi baci lo erano, ma quello... quello è stato bellissimo.

Diciamo che Marcus mi ha un po' cambiata, non mi facevo così romantica e dolce...
Non so se è un bene o un male...

Verso le 19:30 prendemmo la moto e tornammo a scuola.

Non vi sto nemmeno a dire la scenata che fece Clara quando ci vide arrivare tutti colorati, mi sentivo in imbarazzo per lei, e poi dovevate vedere le facce di me e Marcus, che non c'è ne fregava un emerito cazzo di quello che diceva.

Quando finì di parlare dissi con tutta la calma che ero riuscita a raccogliere: "si, hai ragione, ma ora dovrei farmi una doccia" - "anche io" - disse Marcus guardandosi i vestiti"

Andammo nella sua camera e appena Marcus chiuse la porta mi prese in braccio e mi baciò.

Mi levò la maglia e il reggiseno e io feci lo stesso con lui.
Poi scesi e mi tolsi i pantaloni mentre lui si toglieva i suoi.
Andai verso il bagno, ma Marcus mi prese da dietro, mi alzò e mi buttò dentro la doccia per poi aprire l'acqua ed entrare.
Mi spinse al muro e mi baciò.
Gli lasciai campo libero e la sua lingua iniziò a cercare la mia, finché non si trovarono.
Passò una mano nel mio interno coscia finì ad arrivare alla parte intima.
Mi allargò le gambe ed entrò.
Iniziò a baciarmi il collo e ad ogni suo baciò ansimavo e con le unghie graffiavo la sua schiena.
Dopo varie spinte uscì.
Prese il sapone e iniziò ad insaponarmi il corpo lentamente.
Poi feci il contrario.
Dopo esserci insaponati ci sciacquammo e facemmo il secondo round.

Finita "la doccia" ci mettemmo gli asciugamani.

"Cazzo due round è tanta roba!" - "eh si, ti piaciuto?" - "mi piace sempre" - dissi baciandolo.

"Forza, prova a camminare"

Cercai di arrivare al letto ma caddi dopo il secondo passo.

"Ho fatto un ottimo lavoro haha" - "smettila di fare lo sbruffone e aiutami"

Mi aiutò ad alzarmi e mi fece sedere sul letto.

"Ti porto qualcosa da mangiare qui?" - "si forse è meglio grazie" - "torno subito"

Dopo un quarto d'ora tornò con un piatto di pasta e una bottiglia d'acqua.

"Milady" - disse porgendoti il piatto - "grazie signor Lopez"

Mi baciò la fronte e poi tornò dagli altri.

Dopo un ora arrivò Saya.

Da quando si era fidanzata dormivamo pochissime volte insieme, era sempre da Petra, quella sera, invece, rimase a dormire con me :)

Si mise il pigiama e rimanemmo un po' a parlare.

"Come stai?" - "bene perché?" - "Marcus ha detto che ti sentiva la testa e che quindi sei voluta rimanere qui" - "oh, si! Comunque ora va meglio" - "Come hai fatto a rimanere così calma prima? Io se una mi avesse parlato in quel modo l'avrei ammazzata" - "beh, semplicemente non ne vale la pena discutere con gente stupida, così le do ragione per farla stare zitta. Semplice" - "ah, lo proverò questo metodo haha" - "sono onorata che il mio metodo ti piaccia" - dissi infilandomi sotto le coperte - "notte" - "notte Saya".

Dissi prima di addormentarmi.

Killer High School // Marcus LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora