capitolo 33

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La mattina dopo alle 8:00 mi svegliai con qualcuno che sbatteva forte sulla porta della nostra stanza.

"Arrivo, arrivo, con calma" - mi alzai dal letto ancora mezza addormentata e andai ad aprire.

davanti alla porta c'era una donna indiana, con dei lunghissimi capelli marroni e un puntino rosso in mezzo alla fronte, era truccata pesantemente, ma era comunque molto bella.
la donna entrò senza nemmeno presentarsi, buttò di sotto dal letto Marcus e andò a vedere Chanel.

"ei, chi cazzo sei te?" - chiese Marcus alterato - "non usi questo linguaggio davanti alla bambina signor Lopez" - "parlo come mi pare davanti a mia figlia, chi sei?" - "io sono Asha, sono la babysitter della vostra bambina" - "ciao, io sono Easy e lui è Marcus" - "vorrei ricordarvi che alle 8:30 avete la colazione e poi vi inizieranno le lezioni" - "grazie Asha"
- dissi il più gentilmente possibile.

mi misi ad allattare Chanel mentre Marcus si faceva la doccia e poi, quando fummo pronti, lasciammo la bimba a Asha e andammo alla mensa per la colazione.

arrivati lì davanti incontrammo gli altri per entrare tutti insieme.

io e Marcus, davanti a tutti, aprimmo le porte e entrammo dentro per far sapere a tutti che eravamo tornati.

"SIAMO TORNATI BASTARDI HAHAHA" - gridò Marcus con una risata isterica. tutti si voltarono a guardarci e iniziarono a parlare a bassa voce per non farsi sentire.

andammo al banco per prendere le cose per la colazione e poi raggiungemmo il nostro tavolo.
lì ci facemmo aggiornare sulle cose successe durante la nostra assenza, durante il viaggio in macchina dall'aeroporto alla scuola non avevamo proferito parola per la stanchezza.

alle 9 suonò la campana che dava iniziò alle lezioni, così ci dividemmo e andammo ognuno nella propria classe.

arrivata lì mi guardai un po' intorno e vidi un volto familiare, Peter!!

appena mi vide si alzò in piedi e venne verso di me per abbracciarmi.

"Easy!!!" - "Peter!" - che ci fai tu qua?" - "siamo tornati. ho partorito è il preside ci ha chiesto se potevamo tornare, così eccomi qui" - "aaaa che bello! poi voglio vederla" - "ovvio, perché non c'eri oggi a colazione?" - "beh... io e Clara ci siamo svegliati tardi stamattina" - "aaaa capito, quindi va benissimo tra di voi" - "si, alla grande, credo di amarla..." - "ma è fantastico! perché quella faccia?" - non ebbi il tempo di sentire la risposta che dalla porta entrò il professore e quindi mi sedetti accanto a Peter.

non provai nemmeno mandargli un bigliettino per chiedere spiegazioni della faccia che aveva fatto prima, sapevo quali sarebbero state le conseguenze, hanno occhi ovunque!

prima di pranzo io e Marcus portammo i ragazzi, Peter e Clara a trovare Chanel.

quando arrivammo in camera trovammo Chanel davanti ad un tablet che ballava a ritmo di musica tutta sorridente e Asha che le faceva da mangiare.

"ciao Asha" - dissi - "salve signori Lopez, amici dei signori Lopez".

"ciao amore di mamma!! vieni ti presento due persone" - dissi prendendola in braccio - "loro sono lo zio Peter e Clara" - "ciao Chanel, ci vieni in collo allo zio Peter?" - chiese facendo una vocina strana.

le passai la bimba e lui la tirò su e iniziò a girare su se stesso facendo ridere Chanel e tutti noi.

quando fu il momento di andare a pranzo decidemmo di portare con noi Chanel e di lasciare libera Ahsa per un oretta.

arrivati giù avevamo gli occhi puntati addosso più della mattina, tutti gli sguardi e i commenti erano riservati alla bambina.

io e Marcus cercammo di far finta di niente, ma lui non ci riuscì più di tanto. "che avete da guardare coglioni?!" - poi si alzò in piedi con la bimba e continuò - "questa è nostra figlia, che c'è non avete mai visto un bebè? se non volete fare le congratulazioni fate bene a farvi i cazzi vostri!". lo tirai per la maglia per farlo sedere - "lasciali perdere sai come sono fatti lo fanno apposta".

cazzo, che sono diventata? non mi sarei mai sognata di dire una cosa del genere, di solito ero la prima ad attaccare una discussione. Chanel mi sta cambiando, ma non capisco se per questa scuola sia un bene o un male...

dopo aver pranzato vado a mettere a letto la bambina, poi mi cambio e vado a fumare una sigaretta al cimitero con gli altri.

"canna? coca? ho fatto rifornimento!" - "io passo" - dico un po' dispiaciuta - "anche io" - mi segue Marcus - "cazzo ragazzi, per quanto io vi voglia bene state diventando due scassa palle!" - "lasciali stare Lex! hanno delle responsabilità ora, prendono da soli le loro decisioni e noi da loro amici li sosteniamo" - ci difese Saya mettendo un braccio intorno alle mie spalle - "grazie" - "figurati tesoro" - "ok, ok va bene, voi?" - io si" - disse Billy - "passiamo anche io e Saya, sostegno morale" - "yess" - confermò lei - "pallose. willie a te non lo chiedo nemmeno, Peter, Clara?" - "io si!" - disse Clara - "un tiro lo faccio anche io dai" - la seguì Peter.

rimanemmo tutto il pomeriggio a vedere quei quattro pazzi che si immaginavano le cose più assurde, finché non arrivò l'ora di cena e decidemmo di cenare nel nostro "appartamento" solo io, Marcus e nostra figlia, come una vera famiglia.

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Spazio Autrice
ciao belli/e!
scusante l'assenza è stato un periodo un po' così, ricordatevi di lasciare una stellina se i capitoli vi piacciono
baci! <3

Killer High School // Marcus LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora