Capitolo 7

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Erano passati 5 giorni da quando conobbi all'amico di Mister Lyn.

Credevo che Marcus iniziasse a piacermi... quando lo vedevo iniziava a farmi male la pancia, non sapevo cosa fosse, ma la cosa non mi piaceva, non l'avevo mai provata prima e non mi piaceva per niente.

Però non importava quello che sentivo per lui. In quei giorni stava uscendo con una tipa, mi sembra che si chiamasse... Clara, si, si chiamava così.

Era nuova, si erano conosciuti il giorno dopo che sono stata a casa del riccone.
Da quel giorno si siedeva sempre con noi e non si staccava mai da lui, la detestavo!
Io e Marcus non stavamo più insieme come prima, se provava a parlarmi, da solo, dopo 2 secondi arrivava quella ficcanaso della sua ragazza a rompere.

Eravamo al nostro tavolo a fare colazione. Accanto a me c'erano Marcus e Clara. Lui provava a fare colazione mentre lei lo riempiva di baci. Se fossi stata lui le avrei tirato la tazza di caffè in testa!

Ad un certo punto si avvicinò al nostro tavolo Mister Lyn che disse: "signorina De Nova, la missione sarà stasera. Il mio amico si è stufato di aspettare. Verrà con me, oggi pomeriggio, a prendere la roba che le servirà"
Io feci segno con la testa che andava bene e lui se ne andò lasciandoci alla nostra colazione.

Dopo la colazione andammo a lezioni e poi, con Mister Lyn, tornai in quella casa mega galattica.
Questa volta, però, non passammo dalla casa, andammo direttamente nel laboratorio.

"Ciao Benjamin "- salutai felice di rivederlo - "ciao Easy, come va?" - "tutto bene, per ora haha" - "haha" - "cosa posso prendere?" -"hai a tua disposizione tutta questa parete per le armi"- mi disse lui - "uuuu, fantastico! Allora...prendo questa pistola e... la balestra!"
- "perfetto. Ora passiamo alla tuta e ai guanti". Andò verso il tavolo dove lavorava e mi mostrò una tuta con una cintura, dei guanti, l'orologio e i fumogeni. Era tutto incredibile!

"Vieni fuori, abbiamo un ultima cosa per te"
Io, tutta emozionata lo seguii fuori. Arrivammo sotto un gazebo dove c'era un telo che copriva qualcosa. "Allora, ora alzerò il telo, quello che c'è qui dentro poi sarà tuo". Detto questo tirò via il telo e ne estrasse una moto bellissima.

"La adoroo" - "sono contento che ti piaccia, l'ho costruita io" -"è straordinaria, sai davvero fare di tutto!"

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"La adoroo" - "sono contento che ti piaccia, l'ho costruita io" -"è straordinaria, sai davvero fare di tutto!". Lui arrossì e io gli sorrisi. "Perfetto, ora potete andare. Nell' orologio ho già inserito la posizione della casa, seguila e con questa moto arriverai in un batter d'occhio!".

Lo ringraziammo e lo salutammo. Mettemmo la roba nella limousine e io la seguii sulla moto. Era una sensazione bellissima, sembrava di volare!

Arrivati a scuola parcheggiai la moto e andai a mettere il borsone con tutte le cose dentro l'armadio, poi andai al cimitero.

"Ragazzi, ragazzi!!" -dissi correndo verso di loro - "parla parla, però evita di morire" - disse Billy. Io ripresi fiato e ripresi a parlare. "Ok, allora... devo farvi vedere una cosa, venite"
Gli incitai a seguirmi e loro mi assecondarono. Uscimmo dalla scuola e andammo al parcheggio. Lì mi avvicinai alla moto. "Porca... è bellissima" - disse Marcus - "lo so! Ed è mia!" - "che vuol dire che è tua?" - chiese Willie - "l'amico del preside mi ha dato questa moto per raggiungere più velocemente il posto dove devo andare e ha detto che me la posso tenere!" - "e dove dovresti andare?" - chiese Clara - "non sono affari tuoi!" - "che ti prende Easy, ha fatto solo una domanda!" -disse Marcus arrabbiato - "Mister Lyn ha detto che non deve saperlo nessuno, l'ho detto a voi perché siete i miei migliori amici" - "ora fa parte anche lei del gruppo!" -"si, ma non è mia amica, non lo è mai stata!". Non c'è la facevo a stare lì un minuto di più, così me ne andai in camera.

Arrivata lì mi feci una doccia e poi andai a letto senza cenare. Dovevo essere lì a mezzanotte, quindi dovevo dormire. Misi la sveglia alle 11:30.

Al suono della sveglia mi alzai, andai in bagno, mi sciacquai la faccia e poi mi preparai per partire. Andai alla moto, feci un respiro profondo e partii.

Seguendo le indicazioni lasciate da Benjamin arrivai ad un enorme villa su una collina. Scesi dalla moto e lo chiamai.

"Benjamin ci sono, sono sotto la casa" - "perfetto bravissima, dentro la casa c'è un'allarme, avrai 20 secondi di tempo per disattivarlo, il codice è 2240" - "2240" - ripetei tra me e me -"ora, la sua camera è al primo piano. La seconda stanza a destra, guarda di fare piano e stai attenta" - "ok, grazie mille". Riattaccai ed entrai in casa. Appena vidi l'allarme corsi verso di esso è lo disattivai.

Quando fui libera andai diretta al piano superiore. Volevo finire il lavoro il prima possibile.

Arrivata lì aprii piano la porta della camera, mi avvicinai al letto e lo vidi. Presi la pistola, gliela puntai alla testa e... sparai.

Quando ebbi sparato il colpo, pensando che fosse tutto finito, mi sedetti a terra, ma ad un certo punto entrò nella stanza una donna che si mise ad urlare. Io, presa alla sprovvista, sparai anche a lei. "Non era nei programmi cazzo!" Iniziai a dire agitandomi. Avevo ucciso un'innocente, ma non potevo lasciarla vivere, mi avrebbe denunciata e sarei finita dentro.

Mi assicurai che fossero morti, salii sulla moto e tornai a scuola.

Arrivata lì mi feci una doccia veloce, mi cambiai e tornai a letto facendo finta che non fosse successo niente. L'unico problema era che era successo e non potevo tornare indietro. Non riuscii ad addormentarmi, pensai tutta la notte a quello che avevo fatto.

Killer High School // Marcus LopezDove le storie prendono vita. Scoprilo ora