Kayla
Mi sveglio sentendo gli altri ragazzi alzarsi dal letto, vestirsi e rimettere a posto le varie cose (fare i letti e rimettere via le armature). Mi sgranchisco e cerco qualcosa da indossare, trovo una maglietta e un paio di pantaloni scoloriti dall'armadio che abbiamo in comune infondo alla stanza, mi vanno un po' grandi ma per l'allenamento andranno bene.
Mi dirigo verso la mensa e trovo Annie che mi aspetta davanti porta, si guarda intorno, come se fosse in cerca di qualcuno.
"Ehi! tutto bene?" le chiedo, perchè insomma mi sembra abbastanza inquieta.
"Ho paura di Zoe."
"Come mai?"
"Non ti ricordi della punizione che ci aveva dato?"
"Ah sì, ma tranquilla non vedrai Zoe per un po'."
"Come mai?" domanda prendendo un vassoio e mettendosi in fila.
prendo un vassoio pure io e la seguo. "Beh ecco io e lei ci siamo scontrate ieri."
mi squadra. "Ma non hai neanche un graffio, non è possibile."
"Sì mi sono stupita pure io."
prendiamo la colazione e occupiamo dei posti su un tavolo vuoto. Austin entra in sala, non mi guarda nemmeno. Che stronzo! mi è saltato addosso e non mi da neanche una spiegazione.
"Annie chiama Kayla, Annie chiama Kayla." ripete la ragazzina scuotendomi il cucchiaino davanti agli occhi.
"Dimmi." le dico riscuotendomi.
"E' successo qualcosa con Austin?" mi chiede scrutandomi con attenzione.
Non so che risponderle, che potrei dirle? Non so nemmeno io cosa sia successo. Quindi improvvisamente mostro un grande interesse per il mio panino per evitare di guardarla negli occhi.
"Kayla" mi incita
"Non so bene cosa sia successo ok? so solo che ieri ho salvato suo fratello da Zoe e abbiamo parlato." dico lasciando andare un sospiro non appena finisco e inizio a spalmare la marmellata sul panino
Annuisce "E adesso lui ti ignora."
"Esatto."
"Ma si tranquilla, è un classico dei ragazzi. quando non hanno in mano la situazione si chiudono in se stessi."
"Come fai a saperlo."
"Beh non è che lo so..più che altro ho la possibilità di notarlo. sai quante storie d'amore ci sono nella nostra casta? Lo ammetto poi ci sono anche le ragazze come Zoe..della serie più ragazzi ti chiavi meglio è."
"Annie! non me l'aspettavo questo lessico da te."
Mi fa un sorrisetto. "Sono piena di sorprese." si infila in bocca un cucchiaino stracolmo di yogurt.
"Quindi che vuoi fare con lui?" domanda quando ha finito di leccare quel povero cucchiaino.
Addento il panino finalmente pronto. "Sinceramente non lo so. Austin mi infastidisce quindi mi va bene che mi ignori"
"Non è vero che ti va bene." borbotta a bocca piena sporcandosi le labbra di yogurt.
"Come fai a saperlo?"
"Facile, non gli avresti mandato lo sguardo assassino che hai fatto."
"Annie per me saresti dovuta finire nella casta di Atena, non ti sfugge nulla."
"Mmm probabile..però sono bellissima, quindi no." ridacchia.
Alzo gli occhi al cielo, è piccolina ma ha un bel caratterino.
Finiamo di mangiare parlando dei giochi di ieri, ha vinto la casta di Ares, (Kevin sarà contento presumo), Annie comunque mi assicura che abbiamo vinto solo grazie all'assenza di Austin, se no la vittoria sarebbe stata sua come tutti gli anni.
le dico che probabilmente ha ragione poi ci salutiamo e andiamo ognuna a fare le proprie cose.
Vado verso l'arena per allenarmi. cammino a passo svelto, non voglio arrivare in ritardo da quel Centy che poi mi fa faticare il doppio. Sento che qualcuno mi segue, lo ignoro per un po' ma poi non ne posso più e mi volto e trovo una ragazza. Ha dei capelli color cioccolato liscissimi e lunghissimi, gli occhi sono anch'essi castani, ma hanno un che di lupesco.
"Ti serve qualcosa?" le chiedo scontrosa.
Lei abbassa lo sguardo. "No signora."
"E allora vattene."
"Sissignora." si volta e se ne va.
Onestamente non me l'aspettavo minimamente. non capisco nemmeno perché mi abbia chiamato signora, visto che neanche mi conosce e poi mi pareva della mia età quindi non c'era bisogno di tale formalità. Boh cerco di non darci troppo peso e pensarci il meno possibile e infatti giungo alla conclusione: qui ci sono persone strane.
Arrivo all'arena ed entro nella sala dove devo allenarmi. Centy è già lì.
"Buongiorno." lo saluto con forzata cortesia.
"Ciao." mi risponde. "Forza fai un po' di riscaldamento prima di partire. gli esercizi sono i soliti."
Eseguo gli esercizi sotto il suo sguardo vigile, mi gira intorno, mi chiedo come faccia a non giragli la testa visto che non cambia neanche giro.
È fastidioso ma continuo senza dire niente.
"È nettamente impossibile che sia stata tu a mandare Zoe in infermeria." sentenzia per poi sedersi sulla panca e incrociare le braccia al petto con fare di superiorità.
Non vado fiera di averla mandata in infermeria, ma lui dubita di me e la cosa mi infastidisce quindi ribatto: "Le assicuro che sono stata io."
"Se sei stata tu dimostramelo. Svolgi tutto malissimo. Io valuterei se metterti in armi, forse saresti meglio in cucina o in altri posti."
Continua a sfottermi e questo mi da fastidio. Chi si crede di essere? Non l'ho mai visto combattere ma secondo me non può essere troppo agile, insomma è abbastanza vecchio avrà qualche dolore alla schiena o qualcosa del genere.
"Come glielo devo dimostrare?" rispondo con aria di sfida.
Lui sorride malefico: "tu intanto procedi con i tuoi esercizi, ci sarà tempo di metterti alla prova più avanti."
Finito il riscaldamento, Centy fa entrare la ragazza con cui mi dovrò allenare. ella non si presenta e non sorride, mi guarda e basta.
Iniziamo ad allenarci, vorrei fare di più ma lei è molto forte e blocca sempre i miei movimenti. Così non riuscirò a vincere di certo, mi si avvicina sempre di più. Sento che la distanza tra il muro e le mie spalle è sempre di meno. Inizio ad agitarmi e inizio ad essere poco lucida, le mosse diventano pressoché inutili e poco precise, fatte proprio a casaccio per non essere ferita.
"Basta così per oggi!" Annuncia Centy. Per una volta fa una cosa per cui gli posso mostrare un po'di gratitudine.
Vado alle docce, sono completamente nizza di sudore. Mi faccio una doccia veloce e mi cambio.Due mesi dopo
Vado a pranzo, mi accomodo vicino ad Annie. Mangiamo il nostro pasto e usciamo dalla mensa. Sono settimane che Austin non mi calcola, sinceramente non lo vedo neanche in giro. Sarà partito per qualche missione. L'unica degli antipatici che mi calcola è Zoe. Ogni volta che ci vediamo mi scocca occhiatacce, la maggior parte delle volte la ignoro ma c'è ben stato qualche volta dove abbiamo fatto qualche rissa, anzi molte volte. Ma ormai sono migliorata, lo dice pure Centry. Spesso mi loda dicendomi che potrei fare il culo a Austin praticamente. Sinceramente non ci credo molto ma vabbè Annie inizia a raccontarmi del suo allenamento di stamattina quando si blocca guardando dietro di me.
Mi giro di scatto. Zoe
"Che vuoi?" Domandò gelida.
"Sono tornati. Dovete venire a raccolta nella sala"
Di mala voglia la seguiamo.
E lo vedo. Sembra ancora più grande di come lo ricordavo sembra più maturo e ha una cicatrice sul sopracciglio sinistro che fortunatamente non sembra avergli fatto nulla all'occhio. I suoi compagni non sono messi meglio di lui. Ma non hanno cicatrici visibili.
La direttrice si fa avanti tra la folla e dice: " Lavatevi e riposatevi che stasera ci saranno le cerimonie per il vostro ritorno" poi si rivolge al resto della folla (ovvero a noi). "Preparatevi pure voi. Tenuta da allenamento e armi."
Ci rivediamo tutti fuori dalla sala. Saluto Annie e mi dirigo nella stanza della casta di Area mi cambio e metto le mie armi. Pugnale (l'arma che riesco a usare meglio), la spada e l'arco a tracolla. C'è chi al posto dell'arco ha la lancia. Prendo lo Scudo faccio per uscire dalla stanza ma vengo bloccata da Kevin che ridacchia. "Dove credi si andare?"
"Beh di sotto."
"Manca ancora un po' sai. È meglio se ti avessi e ti rilassi ancora un po' fidati che avrai bisogno di energie."
Mi svesto. "che si fa durante queste cerimonie?"
"duelli" dice solo per poi stravaccarsi sul letto.
Alzo gli occhi al cielo. " Ora mi è tutto chiarissimo."
"Ma si Kayla vedrai."Scusate se torno a pubblicare dopo tanto tempo, ma ultimamente non ho avuto molto tempo per scrivere e avevo idee un po'confuse. Spero che comunque la storia vi piaccia❤️
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The castes
FantasyRicordare può essere doloroso, ma ricordare e incontrare lo sguardo di quella persona, perdersi dentro agli occhi di essa e comprendere che lei non ricorda, che tu non sei nulla per lei, è un altro tipo di dolore, che fa ancora più male, che ti bru...