11. Cerimonia

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Kayla

Finalmente è ora di scendere per la cerimonia o le cerimonie. non ho ancora capito che si farà e in cosa consistono, a dirla tutta non ho nemmeno capito il senso. ma qua ci son molte cose di cui non capisco il senso. Arriviamo in mensa. I tavoli stranamente sono disposti a ferro di cavallo attorno a due bracieri. Kevin ci ordina di rimanere per casta e ci dirigiamo verso il nostro tavolo in una fila ordinata. prima di mangiare ogni capo casta va uno dei due bracieri e offre qualcosa da mangiare al dio protettore. Dopo ciò si può iniziare a mangiare. FINALMENTE. Addento tutte le prelibatezze che ci sono. E' raro che ci siano cose così buone.
Finito di mangiare da quanto capisco dobbiamo andare all'arena. Non so per cosa, ma visto che abbiamo le armi presumo per duellare...forse non avrei dovuto mangiare così tanto. Arrivati all'arena prendiamo posto sugli spalti e i tre ragazzi partiti per l'impresa iniziano a raccontare ciò che è successo lungo il loro percorso.
"Eravamo nelle foreste e Zac un serpente lunghissimo scende dall'albero. Inizialmente pensiamo che sia un serpente normalissimo e invece era un serpente della teste dell'idra. Più tagliavamo le teste più esse aumentavano." Dice uno dei tre ragazzi.
L'altro annuisce: "Poi allora Austin si avvinghiò a l'idra e la porto giù negli inferi. Lo pensavamo perduto ma dopo qualche giorno l'abbiamo ritrovato vicino a un fiume pieno di sangue e con quella." Il ragazzo terminò il racconto indicando la nuova cicatrice di Austin.
Centy allora interviene e dice. " sappiamo cosa aggiungere alla vostra armatura allora. Il sigillo dell'idra."
Tutti e tre i ragazzi piegano la testa con assenso.
"

Bene. Ora possono iniziare i duelli direi. Che ne dite?" Annuncia Rosmerta.
"Siiiiii" esclama Zoe pronta a mettersi in mostra.
"Bene allora un volontario che si voglia scontrare contro il capo dell'impresa?" Domanda Rosmerta.
Zoe alza la mano.
"Ne sei sicura Zoe?" Domanda lei squadrandola con fare incerto.
"Sì signora, ne sono certa."
"Bene. Quale è il vostro palio?"
"Se vinco io Aust dovrà fare ciò che voglio per una settimana."
In questo momento che capsco che Zoe nonostante l'età che ha ovvero 17/18 anni, ha poco più di 5 anni nel cervello.
Austin sorride. " Accetto, ma se vinco io smetti di fare la puttana con tutti i miei compagni di branco, ovvero con tutta la casta di Ade. Ci stai?"
Lei diventa rossa in viso. "Non sono una puttana." Poi si riprende e sorride in modo civettuolo "Cos'è non ti piacciono i miei limoni? Non ti piace quando mi struscio su di te?"
"Esatto, vedi di starmi lontana."
Aaa quanto godo, le sta proprio bene. Anche se comunque un po' mi dispiace perché insomma Austin l'ha trattata così male davanti a tutti.
"Va bene basta così ragazzi. Iniziate a duellare!" Annuncia Rosmerta,accomodandosi al suo posto.
I due si girano intorno per un po'. Poi Zoe scatta e cerca di colpire Austin ma lui è agile e blocca o schiva tutte le sue mosse. Non inizia a contrattaccare secondo me ci sta andando piano. Mentre lei ci mette tutta se stessa. Noto che ansima già e siamo solo a 5 min. Mi ritrovo a ragionare su come avrei fatto io contro Austin. Sì decisamente non avrei iniziato io ad attaccare, Austin è un soggetto da osservare. Cerco di capire il suo schema. Ma noto che non ne usa uno. Ogni volta cambia mossa e non ne ripete con una sequenza logica, avrà un suo schema.
Dopo un po' lui pianta la spada alla gola di Zoe.
Lei rimane inorridita scappa via in lacrime.
Ci rimango un po' male per lei visto che tutti la deridono, lo so che ci odiamo ma non riesco a non provare compassione per lei.
Austin si siede e si riposa. Quando si rialza Rosmerta chiede se c'è qualche altro volontario.
Nessuno fiata.
"Io volevo proporre qualcuno in verità" annuncia Centry. Scrutando gli spalti in cerca di qualcuno. Spero di non essere io .I suoi occhi incontrano i miei e sorride... Ok mi sa che sono io la diretta interessata. "Kayla! Mi daresti questo onore?"
Vorrei tanto dire di no, ma si sa che non mi perdonerebbe. Allora non mi resta che annuire.
Inizio a scendere le gradinate, sento gli sguardi di tutti addosso a me è la cosa più fastidiosa del mondo. Odio essere al centro dell'attenzione. È così brutto, magari poi compi un'azione sbagliata e poi tutti se ne ricordano e continuano a prenderti in giro per ciò che hai fatto.
Arrivo sul terreno di gioco. Sono di fronte ad Austin. Irradia molta autorevolezza, più di quanto mi ricordavo, mi sento piccolissima e impotente.
"Il vostro accordo dunque?"
Rimango in silenzio. Non ho nulla da proporgli e sembra che pure lui non abbia nulla in mente.
"Se non le dispiace signora faremo alla fine." Dice lui lanciandomi un occhiata per capire se possa andarmi bene la cosa. Annuisco.
"Va bene, come volete. Pronti in posizione."
Assumo una posizione di difesa tenendo la spada davanti a me.
Lancio un' occhiata a Centy che per la prima volta mi sorride sincero. "ce la puoi fare" mima con le labbra. Mi sento carica, carica soprattutto perché per una volta lui crede in me. Di solito è sempre freddo e loda poco, anche se comunque negli ultimi mesi era un po' cambiato.
"Via!" La voce di Rosmerta è come una pistola. Nessuno di noi scatta però. Ci fissiamo, studiamo. Entrambi vogliamo che la prima mossa la faccia l'altro. Inizio a muovermi verso sinistra, lui fa lo stesso. Passo dopo passo iniziamo a muoverci in cerchio. Capisco che non farà mai la prima mossa e quindi parto io con un primo colpo, lo para e mi ritiro. Mi restituisce un fendente. Lo paro, con fatica. Cavolo ha più forza di quanto pensassi.
Lancio uno sguardo a Centy.
"Libera la lottatrice che c'è in te."
Dopo aver ricevuto il suo permesso scatto. Scatto come una leonessa, che ruggisce, che non teme nulla. Balzo sulla mia cosiddetta preda. Vedo un lampo di stupore negli occhi di Austin ma poi riprende il controllo. Para i miei attacchi anche se noto che il fiato non è più tranquillo come prima. Mi ritrovo ad ansimare.
Sento qualcuno che dice: "mamma mia stanno duellando da un sacco"
Lo ignoro, metto in atto tutte le mosse che Centy mi ha insegnato. Ma Austin sembra sapere. Non riesco a sorprenderlo.
Le forze iniziano a mancarmi, il braccio inizia a farsi pesante e i miei movimenti si fanno più lenti. Ed è qui che Austin inizia ad attaccare. I miei movimenti si fanno disperati. Sono poco precisi. Ed ecco che la spada mi vola di mano e cado a terra. Vedo Centy che si alza deluso, pronto per andarsene. La lama di Austin si avvicina al mio collo. Trovo il pugnale e lo sfodero. Blocco la lama a qualche centimetro dal mio collo. Non posso fare altro ma almeno non sono stata sconfitta.
Centy annuisce.
Austin abbassa la spada. E io lascio un sospiro di sollievo.
"Congratulazioni Kayla. Sei la prima che riesce a non farsi mettere la sua spada alla gola." Annuncia Rosmerta.
Mi alzo e faccio un sorrisetto anche se non capisco molto di quello che sta succedendo. Austin mi si avvicina rinfodera la spada. Mi porge la mano, gliela stringo. Mi consegna la mia spada, lo ringrazio e Rinfodero tutte le armi. Fa per andarsene, ma ritorna indietro. Si avvicina. Sento premere il suo petto contro il mio. Mi afferra il viso e mi bacia.
Le gambe mi diventano molli mi sembra così familiare il suo tocco, il sapore, come l'altra volta sul letto. La folla applaude ed esulta.
Ma tutto questo non mi sembra giusto, gli mordo il labbro e lo allontano da me.
"Stammi lontano" dico gelida.
Non riesco a capire cosa c'è nei suoi occhi. So solo che sparisce poco dopo in un tornado di ombra.

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