19. Good morning traumatico

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Austin
Mi sveglio tutto intorpidito, e sballato, come se avessi assunto qualche sostanza strana..ma non mi sembrava ieri sera, cioè ricordo di aver fatto una scorpacciata di panini e hamburger con Kevin e di aver bevuto una coca, nient'altro di strano o sospetto in realtà. Mi guardo intorno ed elaboro di essere ammanettato a una sedia, con Kevin a fianco che ancora dorme.
"Ehi." gli faccio, ma non mi sente e allora decido di usare la mente e di urlargli in quella testina vuota. -Ehi, TI SVEGLI?!-
Sobbalza, "sono sveglio, ma dove siamo? E dove sono Zoe e Kayla?" Chiede guardandosi attorno tutto rimbambito e scombussolato.
Vorrei rispondergli: TI SEMBRA CHE IO LO POSSA SAPERE SE SONO NELLA TUA STESSA SITUAZIONE?? TI SVEGLI UN PO'? Però faccio un bel respiro e gli rispondo con tono calmo: "Non lo so, ho tutti i sensi annebbiati, non riesco neanche a percepire il tuo odore figuriamoci il loro."
"Cazzo."
"Vi siete svegliati finalmente eh ragazzi?" Dice una voce, quasi angelica, di quelle talmente dolci che ti fanno quasi cadere in trance e pregare, supplicare di continuare a dire qualsiasi cosa pur di non farle tacere. Il tipo di voce che ascolteresti per tutta la vita in loop continuo. Comunque bando alle ciance, nel nostro campo visivo entra una donna, sembra avere più o meno una quarantina d'anni forse poco più, ed è bella, non c'è che dire. Ha un che di famigliare ma non so dove associarla e quindi, dopo secondi di ricerca nella mia memoria visiva, ci rinuncio.
"Che vuole da noi?" Domanda Kev, e qui veramente mi stupisco di questo ragazzo, cioè siamo ammanettati, abbiamo davanti una donna, che potrebbe essere colei che ci ha ammanettato e lui pensa pure a essere cortese?
"Da voi nulla, ci mancherebbe, é solo che vi abbiamo visti storditi ieri sera e quindi abbiamo pensato di portarvi qui per evitare che succedesse qualcosa di grave." Risponde lei con il sorriso.
"E allora perché siamo ammanettati?" Domando, convinto di fotterla.
Fa spallucce "siccome eravate storditi avevamo paura che vi sareste potuti fare male, ma non preoccupatevi se vi infastidiscono le tolgo subito." Si avvicina ulteriormente a noi e fa scivolare le sue mani lungo i polsi, il contatto con la sua pelle mi stordisce ancora di più e questa cosa mi urta troppo, mi sembra di essere in balia di questa donna, di rendermi conto di essere sotto il suo incantesimo ma non riuscire a controllare la mia mente e il mio corpo per impedire tutto ciò. Credetemi ragazzi se vi dico che è una cosa orribile.
"Potreste rimanere qui per qualche giorno." Propone lei, mentre è chinata su Kevin per slegarlo e noto che pure lui è molto a disagio.
"In realtà" inizia con voce roca tutta scrausa "noi signora avremo da fare, siamo ragazzi molto impegnati sa." Continua lui cortese e io veramente non so cosa pensare.
"Oh ma lo so cari, tranquilli sarà solo una vacanzina tranquilla." Sorride dolce lei. "Forse è meglio che beviate prima di alzarvi sembrate un po' deboli, vi faccio portare qualcosa da bere."
Ed ecco che entra una ragazza con due bicchieri, ce ne porge uno a testa. Per sicurezza provo ad annusarlo prima di bere, ma poi mi ricordo che il mio olfatto per qualche sconosciuto motivo è andato a farsi un giro. E quindi siccome inizio ad avvertire la sensazione di secco e bruciore in gola decido di mandare giù e basta. Una volta mandato giù il liquido vorrei dire che mi sento meglio, ma non sarebbe per niente la verità. Mi sembra letteralmente di stare in un altro mondo. Quella è una strega sicuro, e magari neanche solo lei ma tutte quelle altre, solo che cavoli sono così belle, gentili.
Sto perdendo la testa è affermativo.

Kayla
Sento qualcosa di morbido sotto e intorno a me, sembrano coperte calde, un materasso...Come ci sono arrivata? Mi ricordo perfettamente che purtroppo la sera prima non mi ero addormentata su un letto, ma sul gelido pavimento di uno scantinato di qualche tipa strana dopo essermi ingozzata, per non far rimanere niente del cibo che ci avevano portato.
Apro gli occhi di scatto e lentamente mi guardo intorno.
Sono in una stanza a dir poco stupenda, sembra una di quelle delle principesse: le pareti chiare, le lenzuola morbidissime color rosa pastello, il letto a baldacchino con le tende del medesimo colore...Sì letteralmente una favola.
Decido di alzarmi. La coperta mi scivola via e sobbalzo...ma come diavolo ci sono finita vestita così? Sono certa di non aver mai avuto una vestaglia da notte in generale, figuriamoci una così. Credo sia di seta, lascia tutte le spalle scoperte e arriva appena sopra il ginocchio. Mi copro subito di nuovo. Dei come ci sono finita così!
La porta si apre ed entra una donna, è bellissima non c'è che dire e penso pure di averla già vista, ma non riesco a collegare dove. Indossa una bellissima tunica bianca, impreziosita con cuciture dorate e e con un velo color lilla sulle spalle, sembra quasi una nobildonna, qualuno di importante.
Sorride: "Ti sei svegliata finalmente!"
Ad un tratto mi sento strana, sveglia come mai stata prima, mi sembra di sapere già come fare, ma non è la mia mente, non sono io che sto decidendo qualcosa, inoltre sento anche molti più odori di prima.
"Ti senti bene cara?"
Mi tappo l'orecchie, mamma mia ma perché ora sento lei parlare così alta?
Mi si avvicina. Un qualche senso strano mai provato prima di allora mi avverte di mentire e inventare qualche cosa, sembra che lei sia un pericolo.
"Sì sto bene, non si preoccupi ho solo avuto un improvviso giramento di testa." Balbetto, stordita da ciò che sto provando.
"Ti faccio preparare un tè allora, tu intanto che ne dici di prepararti? Magari potresti farti un bel bagno caldo con i sali profumati e scegliere qualcosa da mettere dall'armadio."
Annuisco, "Grazie mille, è così gentile." le faccio un sorrisone, cercando di abituarmi al tono di voce altissimo.
"Dovere, non preoccuparti cara, ora riprenditi!" esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
Mi alzo di scatto e mi avvicino alla porta, non riesco a percepire suoni attraverso ad essa, afferro il pomello e provo a girarlo da entrambi i lati, ma la porta sembra chiusa a chiave. Sospiro e decido di fare come mi ha consigliato lei. Apro l'armadio e rimango di sasso. Ci sono solo tuniche, ZERO PANTALONI. Ne afferro una bianca semplice e prendo anche un velo azzurro. Mi dirigo in bagno e signori è un signor bagno con tutte le lettere maiuscole. Ci sono due specchi, uno intero e uno sopra il lavandino, una doccia e una jacuzzi, già piena d'acqua che aspetta solo di essere riempita di sali e bolle.
Mi avvicino al cesto dei sali, sono tantissimi e gli annuso tutti, lavanda, fragola, mango, arancia, cannella, anice...
Annusarli però non è stata una buona idea, ora mi sento tutta stordita, per via di questo olfatto super sviluppato con cui mi sono risvegliata oggi.
Decido di mettere qualche sale fruttato a caso e mi immergo. Vorrei tanto fare andare l'idromassaggio, far venire tanta schiuma e rimanerci per ore, ma so che non è il caso. Quindi dopo essermi pulita per bene esco, quindi dopo circa dieci minuti.
Mi asciugo e passo con foga l'asciugamano pure sui capelli e so per certo che i parrucchieri a saperlo mi ucciderebbero...ma a dirci la verità mi avrebbero già ucciso solo per aver tagliato i miei lunghissimi capelli con una lama di un coltello a caso e neanche aver sistemato il taglio.
Indosso la tunica e mi spazzolo, credo di essere pronta.
Ritorno dove c'è il letto e giro per la stanza, mi avvicino pure all finestra, ma non credo a quello che vedo..si vede il mare, ma è impossibile visto che comunque l'auto grill non era lungo il mare, sinceramente eravamo anche lontani proprio.
Sono un po' confusa.
La testa inizia ad avvertire di nuovo un pericolo, il pomello della porta si gira ed entra la donna di prima con un vassoio strabordo di cibo: biscotti di ogni genere, muffin, ciambelle, Croissant, fettine di torta, frutta e una tazza piena di tè fumante.
"Ecco cara, ti ho portato il tè!" Sorride "Mi sono anche presa la libertà di portarti qualcosa da mangiare perché credo tu sia molto affamata, dopotutto è da ieri sera che non mangi"
Il mio stomaco brontola in sua risposta e il suo sorriso si allarga. Appoggia il vassoio sul letto "Ti lascio mangiare tranquilla, poi se ti va ti farò vedere il posto e potrai rivedere la tua amica."
"E i miei amici?" Domando
Vedo un lampo di nervosismo passare nel suo sguardo. "Naturalmente"
Forzo un sorriso "Fantastico allora, grazie!"
Sorride di nuovo "Pensa a mangiare cara! Torno più tardi." Si chiude la porta alle spalle.
Mi volto verso il vassoio, ho veramente tanta fame, ma non vorrei proprio mangiare, non mi sembra saggio, dopo quello che è successo ieri sera. Però siccome purtroppo non sono uno di quelli animali che può non mangiare per un tot senza soffrire mi sa che dovrò cedere al mio stomaco.
Mi avvicino al letto e mi siedo di fronte al vassoio, incrociando le gambe, tutto quello che c'è la sopra è così invitante, ma devo provare a darmi un limite.
Prendo un Croissant al cioccolato e mi verso una tazza di tè ai frutti, mi porto la tazzina al naso, mi è sempre piaciuto annusare il tè, ma mi stordisce molto l'odore dei frutti questa volta, mi ricordo solo ora del fatto che ho i sensi super sviluppati.
Starnutisco e allora inizio a mangiare cercando di annusare il meno possibile la roba che mi porto alla bocca, anche se è un'impresa alquanto complicata visto che la bocca come tutti sappiamo è situata sotto il naso..
Una volta che finisco di mangiare e sorseggiare il tè, mi pulisco la bocca con un tovagliolo e mi sdraio sul letto, perdendomi a fissare il baldacchino e cercando di capire dove mi sembra di aver già visto quella donna. Non so quanto tempo passi, ma ad un certo punto ritorna la donna.
"Hai fatto colazione cara?" La sua voce non è più squillante come prima, anzi è tornata normale... cavoli mi sa fhe c'era veramente qualcosa di strano in quel cibo, mi sono ritornati i sensi normali credo.
"Certo, veramente tutto molto buono!"
"Sono contenta che tu abbia gradito, ti va di fare una passeggiata? Così ti faccio vedere il posto insieme alla tua amica."
"Certo volentieri, non vedevo l'ora di uscire e passeggiare un po'."
"Perfetto cara, allora metti i sandali e andiamo."
"Sandali?"
"Beh tesoro non puoi andare in giro scalza."
Abbasso lo sguardo sui miei piedi nudi, stringo con le dita la moquette, "Si ha ragione, ma dove sono i sandali? Nell'armadio non li ho trovati."
Ridacchia "non avrai cercato bene, perché sono sicura che ci siano!" Si avvicina all'armadio e apre uno dei cassetti in basso "Eccoli qui cara."
"Oh grazie, non avevo notato i cassetti."
"Ci credo, sarai rimasta abbagliata dalla quantità di tuniche di ottima qualità."
"In effetti si, mi hanno stupito molto!" Ammetto con un sorriso, per poi prendere i sandali che mi porge e allacciarli. Una volta pronta mi alzo in piedi e mi liscio la tunica sulla pancia.
"Bene, sei pronta?"
"Si certo."
Mi apre la porta e poi mi conduce in un corridoio, sembra quello di un hotel, con tutte le porte delle stanze numerate, con qualche poltroncina, ogni 5 camere, con un tavolino pieno di riviste da leggere.
Si avvicina all'ascensore e lo chiama, poco dopo arriva ed entriamo.
Lei continua a sorridermi radiosa e io non posso fare altrimenti se non sorridere a mia volta. Schiaccia il piano terra e arriviamo poco dopo alla nostra destinazione. Una volta uscite dall'ascensore la seguo verso una porta a vetro. Una volta che la passo mi sembra di essere in paradiso, al mare.
Una brezza calda mi scompiglia i capelli, l'odore di sale mi invade le narici, il sole luminoso mi scalda le guance e in sottofondo si sente lo scroscio delle onde.
"C'è veramente il mare?" Domando guardandomi intorno vedendo solo una distesa di erba e prati.
"Certo cara, poi te lo farò vedere, ma intanto lascia che ti mostri le nostre terre, e i nostri animali."
"Avete animali?"
"O si, abbiamo le galline e le mucche, ma le cose più belle che abbiamo sono i maiali!"
Rimango un po' stupita, non mi sarei mai aspettata che qualcuno mi dicesse che gli animali più belli siano i maiali, c'è non lo so ma quando penso a maiale a me non viene in mente un animale carino e puccioso, ma piuttosto un animale cicciottone e puzzolone, sporco di fango... però boh magari lei ha i maialini, quelli che sono veramente tanto carini.
"Forza dai ti faccio conoscere tutto!" È così entusiasta di tutto che un po' mi contagia, anche se comunque continuo a non fidarmi.
Ad ogni modo la seguo senza commentare, inizia a spiegarmi quanta terra ha, mi fa vedere il suo orto, pieno di verdura di ogni genere, poi mi fa vedere il suo frutteto, e pure quello si, è pieno di frutta di ogni genere dai frutti europei a quelli più esotici.
Inizio a percepire un odore di stalle e capisco che ci stiamo avvicinando agli animali. Mi racconta che ha sempre adorato gli animali, soprattutto i maiali, la trovo un po' strana come cosa, ma chi sono io per giudicare?
Mi mostra il recinto delle galline, sono tre gallinelle, un gallo e due pulcini stra carini, ecco si I PULCINI SONO ANIMALI CARINI, non i maiali, ma vabbè i gusti sono gusti...
Poi mi mostra le mucche che sono quattro, spiegandomi che aveva appena dato via il vitello e la mamma perché non riusciva a mantenerli e dopo tutta contenta si avvicina al recinto dei maiali.
E raga erano tantissimi, saranno stati più di trenta!
Turri grandi, sporchi e puzzoni.. la guardo è così contenta mentre li guarda.
"Lo noto che a te non piacciono, dai ti faccio vedere il mare, sono sicura che quello lo apprezzerai molto di più!"
Le sorrido "Sì decisamente il mare mi piace molto di più!"
Ci avviciniamo alla spiaggia, i miei piedi affondano nella sabbia finissima, calda e bianca, la trovo stupenda, ma quello che mi lascia senza fiato è il mare. L'acqua è limpidissima, di un azzurro così brillante da lasciare veramente senza fiato.
"È bellissimo." Sussurro.
"Sì è stupendo... Avvicinati pure, togli i sandali e entra pure in acqua con i piedi."
Non me lo faccio ripetere due volte e mi addentro nell'acqua fino alle caviglie. Le onde sono tranquille, è il paradiso.

Sono su una nave, si muove a destra e a sinistra, il mare è agitato, le onde sono altissime, il vento fischia. Voci concitate urlano a destra e sinistra ordini continui.
"Terra!"
"Re di Itaca terra!!"
Mi giri e vedo un uomo avvicinarsi alla ringhiera della nave "Forza andiamo! Ripartiremo quando le acque si saranno calmate."
Guardo nella direzione in cui guardano tutti e riconosco il posto in cui sono ora. La nave si avvicina velocemente alla terraferma. Una volta arrivati vicino alla spiaggia scendono tutti dalla nave e si incamminano lungo la spiaggia. Vengono accolti dalla donna stupenda che mi ha guidato per tutto il tempo. Lei li conduce all'interno dell'albergo, li porta in sala da pranzo e gli serve pietanze deliziose, gli uomini si abbuffano affamati. Stanchi si addormentano dopo mangiato. Quando si risvegliano non sono più in sala da pranzo, ma in un recinto e sono maiali.

Sbarro gli occhi, esco dall'acqua dopo aver avuto questa visione, guardo la donna che ho a fianco. La consapevolezza mi invade la mente.
Circe.

Angolo dell'autrice
Ciao a tutti, volevo ringraziarvi di cuore per tutte le letture e i voti che stiamo raggiungendo, per me è veramente un sogno!
Inoltre volevo scusarmi per la lunghissima assenza.. spero di riuscire a farmi perdonare con questo lunghissimo capitolo!
Baci❤️

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