13. Colazione con il mio piccolo amico

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Kayla
Sono in una stanza, su un letto. Ho la testa di qualcuno appoggiata sulla pancia, la accarezzo piano, passando le dita tra i capelli. La testa si alza riconosco Austin, mi sorride si avvicina al mio viso e quando i nasi si sfiorano sussurra con un sorriso: "ti amo". "Anche io" rispondo e faccio incontrare le nostre labbra.

Mi sveglio stordita. Ma che razza di sogno ho fatto? Rabbrividisco e sento il sapore delle labbra di Austin sulle mie. Mi passo le mani sul viso, perché mi ha baciata all'arena? Non appena il ricordo inizia a farsi strada nella mia mente cerco di cacciarlo via. Guardo che ore sono: le sei e mezza.
Visto che è presto decido di andare a farmi una doccia. Prendo i miei vestiti cercando di fare meno rumore possibile e mi avvio verso i bagni. Non vedo molto bene perché c'è penombra, l'unico spiraglio di luce che entra è quello della finestra infondo al corridoio. Mi infilo nella prima doccia che vedo, chiudo la porta, mi spoglio e inizio a lavarmi. L'acqua stranamente è calda e quindi mi rilasso. Infilo la testa sotto il getto e strofino i capelli. Finisco di pulirmi. Mi asciugo e raccolgo i capelli in due piccolissime trecce, con i capelli corti so benissimo che non ci stanno bene. Ma non ho la possibilità di asciugarli e così almeno non mi daranno fastidio per tutta la giornata.
Ritorno al dormitorio e i ragazzi della casta di Ares sono già in piedi che si vestono o fanno il letto. Lo faccio a mia volta e poi mi avvio di sotto per fare colazione con Oliver. Mentre lo aspetto alla porta della mensa mi raggiunge Annie. "Come mai non sei già entrata?"
"Oggi faccio colazione con una persona."
I suoi occhi si illuminano.
"Non è chi credi" rido.
"E chi sarebbe?"
"Oliver."
"Il piccolo o il grande?"
"Ci sono due Oliver?" Domando.
"Si uno della casta di Apollo, è un figo della Madonna mentre l'altro beh è il fratellino di Cooper"
"Allora è il secondo."
"Vuoi forse finire in prigione? Lo sai che è piccolo!"
"Tranquilla Annie siamo amici, nulla di più."
"Mhh va bene. Posso restare con voi o no?"
"Presumo di sì, ma prima credo sia meglio chiedere al piccolino."
Sorrido non appena lo vedo correre giù per le scale con Austin dietro che lo acchiappa poco dopo. Si inginocchia vicino a lui e gli dice qualche cosa che non capisco, ma Oliver annuisce e si passa le dita sulla bocca come per promettere di stare zitto. Austin lo lascia andare e mentre si alza i suoi occhi incontrano i miei. È serio, impassibile. Distolgo subito lo sguardo e lo poso su Oliver che si avvicina saltellando. Mi chino verso di lui e lo abbraccio. Mi dà un bacio sulla guancia "Buongiorno Kayla!" Annuncia tutto pimpante. "Buongiorno a te." Rispondo consapevole di avere lo sguardo di Austin piantato addosso.
Oliver mi afferra la mano e si avvia verso il bancone, faccio cenno a Annie di seguirci.
"Allora cosa vuoi da mangiare?" Domando.
"Mm non lo so" dice lui alzandosi sulle punte per cercare di vedere oltre il bancone fallendo miseramente.
" Vuoi che ti alzi?"
Lui scuote la testa ma si vede che vorrebbe tanto.
"Sicuro?" Domando.
"Sì!" dice deciso e scelgo di non contraddirlo. Probabilmente è qualcosa che suo fratello gli ha proibito di fare. Procede pian piano. Io intanto prendo un panino e un po' di frutta. A un certo punto il piccolo si ferma "Ecco voglio i Muffin ai mertilli".
"Mirtilli Oliver" lo correggo
"Si si con i mertilli. due per favore."
Lascio perdere e metto su un piatto due muffin lui mi ringrazia e prosegue lungo il bancone per poi fermarsi dove c'è il latte. Mi guarda. "posso perfavore?"
"Ma certo, aspetta, ti prendo un bicchiere. Appoggio il mio vassoio sul bancone, verso il latte nel bicchiere e glielo porgo. Poi mi verso il succo e lo verso pure ad Annie che continua a seguirci in silenzio. Ci sediamo tutti e tre su un tavolo e iniziamo a mangiare la nostra colazione. Oliver inizia a raccontare cosa farà oggi. Più parla più noto che è proprio una chiacchera, non sta zitto due secondi. Però è piacevole ascoltarlo, insomma è spensierato, innocente come un vero bambino. Finita la colazione ha la bocca e le guance sporche di marmellata di mirtillo. Ovviamente lui non lo sa ed è pronto ad andare a farsi i cavoli suoi, ma lo fermo.
"Dove pensi di andare così?" Domando ridendo .
"Perché, cosa c'è che non va?" Domanda preoccupato guardandosi i vestiti.
"Sei un po' sporchino, vieni qua." Dico prendendolo delicatamente un braccio mettendolo sulle mie gambe.

Austin
La guardo da quando Oliver l'ha raggiunta. Sono vigile, ma non perché ho paura che Oliver si faccia male ma solamente perché non mi fido molto. Mi sarei fidato della Kayla di prima, la vecchia Kayla, ma della nuova no. È così diversa dalla persona che amavo e amo tutt'ora.
La guardo aiutarlo a prendere la colazione, la guardo mentre chiacchiera con lui, la guardo mentre sorride per qualcosa che lui dice e infine la guardo mentre se lo mette sue ginocchia. Sta pulendo quel pasticcione di mio fratello. Lo fa con delicatezza e con un sorriso stampato sulle labbra. Guardo Olly ed è perso. Ha quasi gli occhi a cuoricino. Non che mi preoccupi che mi rubi la ragazza, ci mancherebbe è solo che mi fa un po' strano, un certo fastidio che non so descrivere. Non sono bravo a nascondere subito questa sensazione sconosciuta e Oliver se ne accorge. Incrocia il mio sguardo e la sua felicità sparisce. Torna subito serio, scende da Kayla borbottando una sorta "mi spiace ma devo andare" e si allontana a passo svelto lasciando la ragazza e la sua amica interdette. Non volevo succedesse una cosa del genere.
"Sei spossato Aust, dovresti tornare a controllare i tuoi sentimenti e pensieri come facevi un tempo."
"Hai ragione Brian, non sono stato veloce"
"Perdi smalto quando c'è la ragazzuola nei paraggi eh vecchio?" Mi punzecchia lui tirandomi un pugno sulla spalla.
Alzo gli occhi al cielo. "Non cambierai mai"
"Ma meno male, dove lo trovi un braccio destro così?" Flette il braccio destro mostrandomi il bicipite (niente male, il mio compare si allena bene).
"Simpaticissimo Brian" sbuffo.
"Modestamente lo so grazie."
Passiamo qualche minuto in silenzio. Poi decido di rompere il ghiaccio: "senti non hai da fare??"
"Mh nulla di che sai oggi ho allenamento alle 10.00" spiega con una scrollata di spalle.
"Oh ok. Beh io vado va"
"Va bene ciao fra."
Mi alzo, porto il vassoio dove ci sono tutti gli altri vassoi pieni di immondizia e resti di cibo..sì spesso mi domando come possano rimanere così tanti avanzi visto che la colazione è il miglior pasto della giornata.
Scelgo di andare ad allenarmi un po' con Centy dopotutto è un po' che non lo vedo e apprendo i suoi consigli.

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