28. Allarme

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Kayla
Dopo aver finito il turno di guardia ed aver detto a quelli dopo di noi di stare molto più attenti, ci siamo fiondati nell'ufficio di Rosmerta per spiegarle l'accaduto. Lei ci ha guardato malissimo, fino a quando non le abbiamo praticamente urlato addosso che era un'emergenza e che era successo qualcosa alla barriera.
Spalanca gli occhi "sono entrati?"
"Nono, però è tempo di poco signora e arriveranno." Sentenzia freddo.
"Che è successo?"
"Eravamo in turno di guardia, vediamo una figura avvicinarsi e schiacciarsi sul liquido, sì insomma, sulla barriera. Mi guarda e mi chiede perché io sia viva, Brian si mette in mezzo e lui dice che sono arrivati per finire quello che avevano iniziato" Spiego rabbrividendo.
Lei sbianca e si gira verso di Brian in cerca di spiegazioni.
"È lo sterminatore. È l'uomo che ha il compito di radere al suolo un branco nel momento in cui sta diventando forte, nel momento in cui ci sono alpha molto potenti in carica." Spiega lui.
"È venuto qua per starminarvi dunque."
Brian annuisce, è teso.
"L'intera caserma sta rischiando la vita per colpa vostra, solo perché vi abbiamo dato asilo, una casa, e siete diventati una casta.."
"Io..mi dispiace signora, non potevamo immaginare che sarebbe successo questo."
Intervengo "scusi ma gli vuole cacciare?!"
"La vita di molti verrà messa in pericolo."
Mi arrabbio, scoppia dentro di me una rabbia data dal senso di protezione che avverto. "È fuori discussione, voi ci avete dato asilo anni fa, siamo diventati parte della caserma formando una Casta, e come è giusto, ogni casta della caserma va protetta ad ogni costo! Non è vero?"
"Tutta via riconoscerai che è un suicidio, dobbiamo capire ancora la profezia e ..."
Sbatto le mani sulla scrivania. "Sempre con sta mania di capire la profezia! Sono mesi che ci state su e non siete ancora arrivati a una conclusione! Forse è meglio fare di testa propria allora! Se dovranno compiersi delle cose si compiranno! La casta di Ade non verrà lasciata allo sbaraglio, non tollero tale comportamento verso il mio branco, signora." Non riconosco nemmeno la mia voce, non mi sembra nemmeno che sia io a parlare, sembra come se ci fosse altra me nel mio corpo, molto più impulsiva di quello che sia io.
Mi guardano entrambi sbalorditi, lei spaventata e Brian semplicemente confuso, come se facesse fatica a realizzare ciò che è successo.
"Che c'è?!" Sbotto esasperata.
Lui mi indica gli occhi.
"Cosa c'è di strano?"
"Guardateli." Mi porge la lama lucida del suo pugnale, abbasso lo sguardo sullo 'specchio' e incontro i miei occhi.
Sussulto, non sono più azzurri, ma rossi, un rosso scuro, sembra quasi sangue.
"C-che vuol dire?"
"Che"
"No Brian non è pronta, non ricorda ancora." Interviene Rosmerta.
"Sa già signora, ha già scoperto del suo passato senza ricordare..e ha il diritto di sapere." Si gira verso di me. "Sei la moglie dell'alpha, e in quanto tale hai gli occhi rossi."
"Come Austin." Dico
"Di una sfumatura diversa dalla sua. Ma sì, il tuo istinto Kayla si sta iniziando a risvegliare, il lupo in te si sta svegliando dal letargo un cui era e sta reclamando il suo posto nella comunità."
"Non credo di essere pronta Brian."
"Tranquilla, non sentirai ciò che sentiva Austin, l'alpha è lui, tu sei solo la moglie. Puoi impartire ordini ecc, ma non sentirai i sentimenti di tutti, ma un po' in generale come noi."
Rabbrividisco.
"Il risveglio è qualcosa di graduale non preoccuparti."
Mi giro verso Rosmerta. "Bene allora direi che dovremo organizzarci molto meglio, per prepararci alla battaglia direi."
Annuisce sconfitta. Poi prende il microfono e dice che: "tutti i capo casta in mensa subito!"
Ci dirigiamo in mensa, e pian piano iniziano a prendere posto i capi, ci sediamo ai tavoli, hanno tutti degli sguardi preoccupati e confusi, dato che non succede spesso che vengano indette questo tipo di riunioni in poco tempo.
C'è un silenzio tombale nel momento in cui Rosmerta varca la porta della sala, aspettiamo tutti che prenda parola.
Lei si schiarisce la gola e inizia il discorso, ha una voce tremolante, si vede che nemmeno lei sa cosa fare e questo in realtà è un problema, dato che dovrebbe incoraggiare tutti noi, mentre sinceramente ci stanno mettendo solo ansia.
Centy la interrompe mettendole una mano sulla spalla e riinizia il discorso. "Vi abbiamo convocato qui perché la caserma è in pericolo. Sapete anche voi che in questi mesi ci sono stati avvenimenti strani, come uccisioni, feriti, scritte sui muri. Molto bene, ora ne sappiamo la causa e possiamo dirvi che siamo in pericolo tutti, ma molto di più la casta di Ade. Quindi, da oggi inizieremo a dividere i compiti pronti per un eventuale battaglia. Ci sono domande?"
Zoe alza la mano.
"Dimmi Zoe."
"Ci state chiedendo di rischiare la vita per combattere per ragazzi che neanche c'erano agli inizi di questa caserma?"
Inizio a sentire dei versi di assenso. Ma che razza di brutte persone sono?
"È dovere della caserma, tutte le caste vanno protette...ti ricordo che è la 14 legge del codice della caserma, se te lo sei scordato ti consiglio caldamente una ri letteratura, dato che in quanto capo dovresti essere al corrente di tutte le leggi che lo compongono." Sentenzia gelido Centy.
"Rimane il fatto che loro non sono umani." Continua lei.
Altri mormorii di assenso.
"Smettetela! Non saranno umani, va bene, ma fanno parte della caserma! Costituiscono una casta per volere degli dei! Hanno tutti il marchio che abbiamo noi e hanno partecipato alle spedizioni come abbiamo fatto noi. Dedicano anima e corpo a questa caserma, forse più di quanto facciamo noi. Austin e Brian sono sempre andati a recuperare molti ragazzi, salvandoli, permettendo loro di fare parte di noi! Quindi non ammetto tale comportamento per dei nostri compagni di caserma!" Interviene urlando Kevin fulminando con lo sguardo Zoe.
"Cos'è adesso fa la puttana con te?" Sputa lei.
"Io non faccio la puttana con nessuno." Sentenzio. "Quella sei sempre stata tu. Ma non è questo il punto della questione." Mi rivolgo agli altri. "Io posso provare a capire la vostra non convinzione nel combattere, la vostra poca voglia di mettere a repentaglio la vostra vita..ma loro fanno parte della caserma e se fossero al vostro posto vi proteggerebbero senza pensarci due volte."
"Mettiamo ai voti." Propone Zoe"così valutiamo in modo equo cosa fare."
"Il modo equo sarebbe difendere come si dovrebbe fare." Sibilo e rimango estreffatta quando Rosmerta acconsente a ciò che dice Zoe.
"Chi vuole non aiutare?" Domanda. Si alzano tre mani più la sua, la guardo con disgusto
"Chi vuole aiutare?"
Si alzano il resto delle mani.
"Bene, direi che è ora di prepararsi allora." Annuncia Centy

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