Kayla
Il turno di guardia è stato a dir poco noioso, non ci sono stati problemi, visto che nessuno dei due ha notato qualcosa di strano, ma stare in piedi fermi a fissare una porta non è chissà quanto divertente, anche perché non ci siamo neanche parlati.
Ecco Brian non lo capisco proprio..ogni tanto ti parla super disponibile e poco dopo non ti parla proprio, anzi ti ignora. Forse è una cosa che riguarda i lupi mannari, una specie di caratteristica che gli contraddistingue dalle altre specie tipo: 'hey, sono un lupo mannaro, siccome per me la luna è molto importante sono alquanto lunatico!'
Dovrei continuare la mia lettura per informarmi meglio, magari c'è scritto.
Mi dirigo verso i dormitori decisa di fare proprio quello che ho pensato, infatti inizio a salire le scale solo che poi incontro Kev.
"Hey Kayla"
Lo saluto con un cenno del capo
"Hai finito il turno di guardia?" domanda.
Annuisco "Non abbiamo notato niente."
"Per fortuna. Hai altre cose da fare?"
"No pensavo di andare in dormitorio e stare un po' tranquilla, serve una mano per qualcosa?"
"Mh no no era solo per sapere, allora niente ti lascio andare, ci vediamo a cena!"
Lo saluto con la mano e proseguo per la mia strada, arrivo finalmente a destinazione e mi lancio sul letto insieme al libro.
Inizio a leggere, ma è veramente scritto in modo molto complicato e noioso e non capisco proprio niente quindi mi limito a guardare i disegni, o meglio dire schizzi, sulla carta gialla. Dalle descrizioni riesco a capire un pochino di più dato che comunque devono essere corte e coincise, continuo a sfogliare le pagine e vedo che i lupi riescono a scambiarsi immagini, stati d'animo, a comprendersi senza parlare e che l'alpha sente, in confronto agli altri, molta più empatia e che quindi dovrebbe riuscire ad avere molto controllo mentale, perché se ci fosse per caso molto dolore nel branco lui lo sentirebbe tutto, di conseguenza potrebbe perdere il senno dal dolore o anche morire. E' appunto per quello che l'Alpha con i suoi figli è molto rigido e gli farà passare le pene dell'inferno, in modo tale da creare dei discendenti degni di essere al comando, di essere la guida del branco.
Rabbrividisco, dev'essere ben orrendo avere un genitore che ti infligge punizioni, ti allena solo perchè tu diventi forte per un posto che devi occupare. Chissà cos'avrà passato Austin, dato che oltre agli insegnamenti del padre ha dovuto passare un periodo orrendo quando il branco è stato decimato ed è arrivato qui.
Siccome comunque vorrei riuscire a capire di più decido di andare in biblioteca, magari quella signora, anche se scorbutica potrebbe essere così gentile da aiutarmi, in pochi minuti sono arrivata in biblioteca, come l'altra volta non c'è anima viva. Dove si sarà cacciata?
Mi schiarisco la gola. "Buongiorno, c'è nessuno?" domando un po' titubante.
La vedo spuntare da dietro uno scaffale "Ah sei tu. Hai già finito di leggerlo?" domanda per poi sistemarsi gli occhiali.
Scuoto la testa "in realtà volevo chiederle se, siccome sto facendo mola fatica a leggerlo poteva magri spiegarmelo."
Sospira "Non ho mica tempo da sprecare con te, i libri qua non si sistemano da soli. Fai prima ad andare da un lupo mannaro, dato che non hai le capacità di leggere questo libro."
"La prego, sarebbe troppo imbarazzante per me chiedere a loro."
Scuote convulsamente la testa "Non ho tempo da perdere con te ragazzina, ho del lavoro da sbrigare, quindi se non vuoi prendere un altro libro, puoi girare sui tacchi e andare via"
Sbuffo, giro sui tacchi ed esco innervosita dalla biblioteca, insieme al libro ovviamente.
Mamma mia che modi!
Sono talmente innervosita che vado a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno, ovvero Brian. "Dei, scusa, non ero in me."
"Tranquilla, che succede?"
"Mah, niente di che, c'è solo la bibliotecaria scorbutica."
"che libro leggi?" domanda cercando di adocchiare il titolo, ma prontamente lo nascondo dietro la schiena.
"Una storia." dico rimanendo vaga.
"Ah quello dell'altra volta? Me lo fai vedere?"
Scuoto la testa.
"Va bene, come vuoi, non ti voglio mettere a disagio, probabilmente è uno di quei libri che leggono le ragazze, in cui c'è una tipa che incontra un tipo e fanno cose sconce insieme."
Arrossisco violentemente, chi leggerebbe libri del genere?
"Ecco immaginavo. Comunque dai ti accompagno dalla cara Smith e la convinciamo. Sai è tanto che non vengo a salutarla"
"Vai in biblioteca?"
Annuisce "Non sembrerò il tipo ma ti assicuro di sì. Io e Austin scendevamo spesso qui, ci faceva sentire a casa, anche Austin a casa sua aveva una biblioteca, ed era un modo per tornare ai bei tempi, visto che ci chiudevamo lì dentro quando non aveva allenamenti con il padre o non era con lei."
"Austin non è analfabeta?" domando buttandola un po' sul ridere per cercare di distrarlo dai ricordi dolorosi.
Ridacchia "Ha un po' la faccia da rincoglionito, ma ti assicuro che è uno dei ragazzi più colti che io conosca."
Gli rivolgo un sorriso, è bellissimo avere una persona che abbia molta autostima di te, come Brian ce l'ha per lui.
Entriamo in biblioteca. "Signora Smith buongiorno!" urla Brian.
"Chi che osa urlare in biblioteca?!" gracchia lei per poi sputare da dietro uno scaffale, un altro rispetto a quello di prima ovviamente. "Oh sei tu Brian!" poi guarda me "e pure tu." sentenzia fredda. "E' tanto che non passavi ragazzo, dov'è il tuo compagno?"
"eh è in missione, comunque sì mi spiace, ma sono stato molto impegnato"
"Sciocchezze, potevi ben passare 5 minuti a salutarmi." borbotta lei e lui non sa più cosa dire ed alza le spalle. "Che ti serve comunque?"
"La mia amica qui è uscita tutta scocciata, sa dirmi come mai?"
"Non è un problema mio se la ragazza ha difficoltà a leggere un libro."
"Le ho solo chiesto se poteva farmi la gentilezza di spiegarmi qualche pezzo e aiutarmi, non di leggermelo!" ribatto innervosita e lei mi scocca un'occhiataccia.
"Ehi ehi, stiamo calmi."
"Beh, ribadisco, non posso perdere tempo con questa ragazzina, ho un sacco di libri da riordinare in più poi devo pulire i pavimenti!"
"Perfetto allora, lo farà Kayla, così in cambio tu la aiuterai con il libro. verrà ad aiutarti quando può e tu le spiegherai una volta che ha finito."
Lo guarda malissimo, però poi annuisce "se alla ragazzina può andare bene accetto, se no levatevi, che non ho ulteriore tempo da perdere.
In che casino mi hai cacciato Brian?
STAI LEGGENDO
The castes
FantasyRicordare può essere doloroso, ma ricordare e incontrare lo sguardo di quella persona, perdersi dentro agli occhi di essa e comprendere che lei non ricorda, che tu non sei nulla per lei, è un altro tipo di dolore, che fa ancora più male, che ti bru...