15. Pace con il campione

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Austin
Mi alzo saluto tutti e mi avvio verso l'uscita della mensa. Salgo le scale tranquillo e mi dirigo in camera mia. Tolgo la maglietta e rimango con i pantaloni. Mi sdraio sul letto e penso a cosa dire a Oliver.
Dopo non so quanto tempo sento bussare in modo titubante.
"Avanti"
Oliver scivola nella stanza e si chiude la porta alle spalle. Mi distrugge vederlo così teso, così teso poi per colpa mia, per la mia stupida reazione.
"Vieni qua Olly." Dico indicando il materasso di fianco a me. Si accoccola di fianco a me, lo sento tremare. È terrorizzato.
"Ehi Oliver no, non devi avere paura. Non voglio mica farti del male, te lo giuro. Non ti farei mai del male."
Deglutisce, ha gli occhi lucidi.
Prendo un respiro profondo. "Senti campione, io non sono incazzato con te. Non so cosa mi sia preso stamattina. Non hai fatto niente di sbagliato te lo assicuro è che da quando c'è lei non ci sto più nella testa. Non ero pronto a ritrovarmela davanti. Mi fa strano. È come se tutto il mio corpo, il mio cervello fossero in tilt. Non so proprio che fare e non riesco più a controllarmi. E questo mi dà molto fastidio perché sono molto vulnerabile." Mi passò una mano sul viso. Okay ho un po' sviato, non è questo quello che volevo dirgli. Cerco di rimediare un po'. "Beh a parte questo campione volevo solo assicurarti che non sono arrabbiato con te, non hai fatto nulla di male ecco sono stato un po' impulsivo se così si può dire.. E nulla mi spiace veramente tanto Olly."
Rimane in silenzio. Non riesco neanche a sentire e percepire ciò che prova dentro di sé "Dì qualcosa per favore "
Scoppia a piangere.
"No non fare così. Mi spiace tantissimo, non volevo farti soffrire."
Mi si avvinghia intorno al collo e continua a piangere. Lo stringo al petto mettendolo sopra di me. Non piangeva così da quella notte. Certo ogni tanto gli incubi li ha pure lui e qualche lacrimuccia la versa ma così com'è ora non lo faceva da quella notte dove abbiamo perso tutto.
Rabbrividisco. Cerco di non pensarci.
"I-io pensavo non mi volessi più bene, m-mi o-odiassi." Singhiozza.
"No questo mai. Come farei a odiarti." Gli prendo il mento con la mano per fargli alzare la testa e incontrare il suo sguardo, ma mi evita. "Campione." Alza gli occhi, e incontro il suo sguardo, lucido, triste. "Non potrei mai odiarti, sei l'unica cosa che mi è rimasta. Non pensare cose del genere ti prego. Ti voglio troppo bene. Non ti abbandonerei mai, lo sai."
Mi abbraccia forte forte. "Sei il fratello migliore del mondo." Sussurra sul mio petto.
Ridacchio. "Mh non credo campione, ho ancora molto da imparare." Dico per alleggerire la situazione.
"Mh in effetti hai ragione. Ti dò un bel 5+ per l'impegno " ridacchia.
"Ma?! Come un 5+?" Ribatto fingendomi offeso. "Non mi sembra per niente giusto." Inizio a fargli il solletico e scappa via. Prende in cuscino per ripararsi. La sua risata riempie la stanza. "Ti faccio vedere io"
Lo acchiappo e lo butto sul letto per poi piazzarmi sopra di lui continuando a fargli il solletico. Mi tira il cuscino in testa.
"Allora alzi il voto?"
"Dai smettilaaa" continua a tirarmi cuscinate in testa.
"Non la smetto finché non alzi il voto."
"E va bene, va bene 8 e mezzo"
"Mh si mi può andare bene." Smetto di fargli il solletico e lui mi tira un'ultima cuscinata. Appoggio la testa sulla sua pancia e lui mi stringe le braccia intorno alla testa.
"A parte gli scherzi sei il fratellone migliore del mondo giuro."
Sorrido, mi fa molto piacere sentirglielo dire, insomma non me l'aspettavo ecco.
"Ehm riguardo a quello che non sai cosa fare..non pensarci troppo. Magari lascia passare un po' di tempo e poi avvicinati a lei."
"Grazie del consiglio Olly."
"Figurati, ma ecco io posso fare colazione con lei ogni mattina?" Domanda facendo gli occhi dolci. "Ci tengo tanto a lei, è così simpatica"
Annuisco. "Va bene campione. Ma non devi parlarle di nulla che riguardi quella notte."
"Giurin giurello." Dice solenne.
Sorrido. "Su dai è ora di dormire." Mi alzo.
Sbuffa. Ma va a infilarsi sotto le coperte pronto a dormire. Mi piazzo di fianco a lui.
Brian arriva poco dopo. Si mette nel suo letto.
"Buonanotte Cooper alla seconda."
Olly ridacchia. "Io sono il Cooper più bello però."
"Non c'erano dubbi." Ribatte Brian.
Spengo la luce e chiudo gli occhi. Si accoccola sul mio petto. Da domani starò alla larga da Kayla per un bel po'.

Kayla
È da qualche settimana che non vedo Cooper di nuovo. E non capisco il perché, insomma non credo sia partito per qualche missione..non che mi interessi eh, ma insomma è un po' strano ecco. Ogni volta che ci avviciniamo e facciamo qualcosa di anormale (visto che ci odiamo) lui si allontana. Magari adesso si allontanerà per sempre, che sogno sarebbe mamma mia. Niente più problemi.
"Kaylaaa" Oliver mi aggrappa la gamba e l'abbraccia strappandomi un sorriso.
"Ma buongiorno Olly."
Mi acchiappa la mano e mi trascina verso il bancone della mensa.
"Ho tantissima fame. Voglio tantissimi Muffin ai mertilli."
"Vorrei." Lo correggo. E si ormai non gli correggo più Mirtilli perché è irreparabile. È fissato con la e. Ogni volta che provo a spiegarglielo siamo punto a capo,anche se otto sotto secondo me fa quasi apposta quella birba.
Prendiamo i suoi mitici muffin e ci accomodiamo vicino ad Annie che sta già mangiando.
"Eccovi principini" borbotta.
Olly le fa un sorrisone. "Scusa il ritardo ma ci ho messo un po' a vestirmi."
"A vestirti o a svegliarti?"
Fa una faccetta furba, l'abbiamo colto in fragrante.
"Può succedere." Si giustifica.
Ridiamo.
"Certo" sghignazza Annie. Poi con sguardo che non decifro chiede: "Ma il tuo fratellone è partito?"
"Nono è solo che è tanto impegnato per degli affari del branco."
"Immagino" dice Annie poco convinta. "Non mi sembra che stia tanto con te." Le scocco un'occhiataccia della serie: ma che ti salta in mente?!
Lui si stringe nelle spalle. "Fa quello che può. E poi va a periodi." Tiene lo sguardo basso.
"Beh è normale, ne sono sicura, vedrai che quando finiranno 'sti impegni starà molto tempo con te!"
Fa un sorrisetto. "Sì ne sono sicuro Kayla."
Cade un silenzio imbarazzato. Annie è intenta a mangiare, lui a bisezionare il suo povero muffin tirando fuori i mirtilli per poi mangiarseli dopo da soli e io li guardo entrambi mentre mangio la mia colazione. Non so che discorso iniziare e a quanto pare neppure loro quindi perdo le speranze e guardo il mio piatto.
"Ehm Kayla?"
"Dimmi Oliver."
"Ma te odi Austin?"
Per poco non mi strozzo con il pane che ho in bocca. Mando giù e mi preparo a rispondere. "Non è che lo odio.." Mi sta solo altamente sulle ovaie è DIVERSO.. "è solo che ecco non andiamo molto d'accordo. Non so per quale motivo." Sì okay il motivo è che si crede chissà e pretende di poter avere tutto dagli altri. Ma ovviamente ciò che penso non glielo posso mica dire no? Cerco di non guardare Oliver negli occhi.
"Mh ok." risponde poco convinto. "Ma riusciresti mai ad andare d'accordo con lui?"
"Sinceramente la vedo un po' difficile, ma mai dire mai no?"
"Sì certo." fa mezzo sorriso e continua a mangiucchiare il suo povero muffin tutto distrutto. Poi alza lo sguardo e strilla tutto contento: "Brian!"
"Ciao bello! Ero venuto qui solo per avvisare Kayla che la signora Willson voleva vederla nel suo ufficio ora."
Mi alzo "ehm certo, grazie dell'avviso." scavalco la panca. "Ci si vede allora."
"Ciao Kaylaa!" urla Olly, mentre Annie mi sorride solo e Brian fa un cenno con la testa. Esco dalla mensa, salgo le scale e mi dirigo verso l'ufficio della signora Willson. Busso alla porta, mi invita ad entrare, speravo di essere sola, ma davanti alla sua scrivania ci sono Austin e la "simpaticissima" Zoe.
"Kayla prego accomodati." Mi dice con un sorriso Rosmerta. Mi siedo di fianco a Zoe che mi fulmina con lo sguardo. "Bene, ora che siamo tutti volevo spiegarvi il motivo per cui vi ho chiamato." Ci fissa uno ad uno. "Abbiamo guardato i vostri progressi e deciso che siete i tre ragazzi più preparati per andare in missione. Ovviamente ci sarà pure Kevin ma attualmente è ad allenarsi con il signor Centy e non poteva interrompere quella sessione importante. Partirete e andrete." Guarda Austin che annuisce. "Dovrete tornare tra un mese, massimo. Prima dell'equinozio d'autunno."
La fisso. Non sono pronta a partire per un'impresa. È forse pazza? Mi vuole per caso uccidere?
"Bene allora nei dormitori troverete i vostri zaini. Dovrete partire stanotte, dopo cena così riuscirete a prendere i voli." Sistema delle carte che ha sulla scrivania. "Potete andare." Ci alziamo. Zoe esce per prima, Austin si piazza davanti alla porta lasciandomi passare. Alzo gli occhi al cielo e lo sorpasso.
"Un grazie non sarebbe stato sgradito." Borbotta.
"Non ti ho mica chiesto io di tenermi la porta aperta o sbaglio?"
"Beh era per cortesia."
"Non la voglio da te."
"Come vuoi." Scrolla le spalle e mi supera. "Ma sappi che dovrai sopportarmi per un mese."
Sbuffo. "Ma stammi alla larga che fai un favore ad entrambi."
"Non faccio favori zuccherino."

PS. Ho deciso di anticipare la pubblicazione del nuovo capitolo perché poi la prossima settimana sarò sicuramente impegnatissima e non riuscirò ad aggiornare.
Baci❤️

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