Cara Me,
c'è un'altra cosa importante che devi imparare: non esserci sempre e comunque nonostante tutto per tutti! Io lo so che è più forte di te, che sei fatta così e davanti a cose come la morte metti da parte tutto e ci sei, ma non è giusto!
Un brutto giorno ti sei svegliata la mattina con un messaggio di chi ti avvertiva che quella notte lui aveva perso la nonna! Quella nonna che tu conoscevi bene, quella che gli abitava accanto e che sapevi bene che rapporto ci fosse. Tu ti sei irrigidita, immobile su quello sgabello, il tuo cuore ha smesso di battere, ammesso che ancora riuscisse a farlo.
Non ti sembrava vero, e in quel momento non sapevi se ti facesse più male la perdita o il fatto di non potergli stare accanto in un momento così. Avresti voluto essere la persona sui cui poteva poggiarsi in quell'istante, la prima che sarebbe corsa da lui e che lo avrebbe voluto far sentire meglio!
Hai saputo del lutto e sei rimasta pietrificata, ti sei seduta per mezz'ora senza muoverti e senza avere nessun tipo di reazione, finché sei scoppiata in lacrime. A quel punto la prima cosa che avresti voluto fare era metterti in macchina e correre da lui per abbracciarlo, ti faceva male non esserci!
Hai preso tempo, hai riflettuto, hai cercato di calmarti. Non sapevi come comportarti, cosa fare ma soprattutto in che modo, perché se avessi seguito il tuo essere e il tuo cuore saresti corsa da lui senza nemmeno pensarci come se mai nulla fosse accaduto, ma purtroppo non potevi dimenticare tutto, e non potevi nemmeno essere nel posto che non ti spettava più!
Anche se a te delle regole e della logica non ti importava nulla: qualunque fosse stato il vostro rapporto, il vostro passato, il vostro vissuto e la vostra situazione in quel momento, tu è accanto a lui che volevi essere, fregandotene di tutto!
In realtà tu avevi anche eliminato il suo numero dalla rubrica, perché dopo il suo "non vale la pena" non doveva più esistere per te, era stato troppo.
Però è chiaro che di fronte a una situazione del genere non saresti stata tu se avessi fatto finta di niente, quindi alla fine hai preso coraggio e gli hai scritto, preoccupandoti di come potesse stare, se avesse bisogno di qualcosa, e infine gli hai offerto un abbraccio sincero e puro.
Lui quell'abbraccio l'ha voluto, chissà per quale motivo, forse non è stato capace di dire di no, forse anche quella è stata una presa in giro come tutto il resto!
Tu, che fino al giorno prima eri piena di rabbia e provavi una profonda delusione, hai immediatamente messo da parte tutto il dolore che portavi nel cuore e sei andata da lui, sei riuscita a guardarlo negli occhi e ad abbracciarlo, nonostante tutto il male che ti aveva fatto.
In quell'abbraccio ti saresti persa, sembrava quasi che il tempo si fosse fermato a tre mesi prima e che nient'altro fosse accaduto, e saresti rimasta li ad abbracciarlo all'infinito, finché non sapevi che stesse meglio, per quanto tu potessi aiutarlo in questo!
Quanto cuore può avere una donna disposta a tanto? Quanto amore hai donato mettendo da parte quello per te stessa?
Ricordi quel funerale? Ricordi quanto avevi ingoiato per esserci per quella persona nonostante tutto? Come sempre hai fatto più del dovuto, perché non ti sei limitata alle condoglianze, a un messaggio o al solo funerale. Tu sei speciale in tutto, e quindi ti sei messa immediatamente tutto alle spalle per essere completamente a disposizione di chi invece anche in una situazione del genere è riuscito a farti del male!
Ci sei stata per il funerale, hai dato piena disponibilità ad esserci prima ma hai evitato perché lui non è stato in grado di dirti 'se ci sei mi fa piacere', e quindi all'ennesimo "fai tu" hai capito di metterti da parte e andare direttamente in chiesa, poi il cimitero...
Tu eri li a dargli tutta la tua disponibilità, e di nuovo il tuo cuore nonostante l'avesse fatto a pezzi, e lui era lì a trattarti con sufficienza come se a lui la tua presenza non toccasse minimamente!
Sembrava come se fossi tu ad aver bisogno di esserci e non lui di una pacca sulle spalle!
E ti ricordi come è finita? Te ne sei andata in lacrime perché si era messo a parlare di casa davanti a te: quella che tu ne soffrivi ancora perché era la "vostra" casa, mentre per lui era sempre stata la "sua", e te lo dimostrò anche quel giorno parlando del suo nuovo camino di casa davanti a te, lanciandoti dei chiari messaggi, o meglio: delle ulteriori conferme! Ne volevi ancora altre?
Tu, lo sai, in quella casa non hai mai preso parte, e quel giorno in quel cimitero non dovevi esserci! Per lui era naturale parlare di casa sua, era nel suo ambiente... eri tu quella fuori posto, e ti sei di nuovo sentita sbagliata!
Non era li che dovevi stare, potevi metterci meno cuore e limitarti a un messaggio di condoglianze, in fondo tu li che c'entravi? Nulla! Non eri tu quella che sarebbe dovuta essere lì al suo fianco, non era più il tuo posto, e forse non lo era stato mai!
Eri li a guardarlo davanti a quella bara, e soffrivi perché non potevi abbracciarlo: avresti fatto qualunque cosa per potergli alleviare un minimo di dolore, e invece lui? Anche in questa situazione, anche davanti al tuo esserci ti ha pugnalata!
Sei tornata a casa con la sensazione di averlo quasi pregato di esserci, quando in realtà il bisogno era il suo, ammesso che ne avesse, ma hai fatto tutto per lui. Sembrava ti stesse facendo un favore, quando invece eri tu a fare tanto per lui, e come sempre non se ne accorgeva, e ti sei ritrovata a fantasticare su di lui davanti al suo bel caminetto nella sua bella casetta nuova, chissà in compagnia di chi...
Valeva la pena???
Lo so che per come sei tu se tornassi indietro rifaresti tutto per poi pentirtene di nuovo, ma devi imparare ad amarti: devi capire quando chi hai davanti non vale la pena e sa farti solo del male, devi capire a chi donare il tuo immenso cuore!
Ricordi il messaggio che hai ricevuto? "Grazie mille per tutto, ti voglio bene".
Cos'hai provato leggendolo? Cosa hai provato nel leggere le parole "ti voglio bene" dalla persona che fino a poco prima ti diceva "ti amo"? Era bello sapere che in ogni caso era rimasto un briciolo di affetto, ma era bruttissimo sapere che non fosse altro, in fondo era il motivo per cui non stavate insieme!
Cosa avresti voluto rispondergli?
So che i primi trenta secondi in cui hai letto il messaggio avresti soltanto voluto picchiarlo, e avresti anche fatto bene! Per l'ennesima volta dimenticandoti di te stessa ti eri completamente data a lui, e come sempre ti aveva fatto sentire sbagliata e fuori luogo.
Glie lo avevi anche detto che ti eri sentita così, che non era quello il tuo posto. E lui cosa ti aveva risposto? "Per me non stavi nel posto sbagliato".
Come può dirlo dopo essersi comportato così? Dopo averti fatta sentire in quel modo?
Sai Wendy, il tuo cuore non cambierà mai e non smetterà mai di essere così grande! Ma tu in quel cuore devi far rientrare te stessa, perché non puoi avere spazio sempre per tutti tranne che per te, sei tu la prima a meritare quel posto, sei tu a valere così tanto!
A volte faccio fatica a parlarti e relazionarmi con te, non perché tu sia senza speranze, ma perché sei qualcosa di così elevato che è difficile farti capire quanto sia importante invertire la rotta.
Il pensiero che mi viene più naturale esprimere è che lui nella sua pochezza tutto questo cuore lo ha perso!
Ti ha deluso più di chiunque altro e tu sei stata ancora lì a donargli il tuo appoggio, il tuo amore infinito; sei stata lì a disposizione, a regalargli tutto quello che voleva come se non ti avesse distrutta!
Lui ti aveva uccisa, e tu eri lì a donargli il tuo ultimo respiro!
Io credo che lui non troverà mai neanche l'ombra di una donna così, lui ha perso il meglio che poteva avere, e tu hai guadagnato il meglio per te, perché meriti non chi il respiro te lo toglie, ma chi te lo restituisce e respira con te accanto!
Impara a rispettarti, impara a voltare le spalle a chi cerca di colpirtele, impara a non esserci per chi ti tratta con sufficienza senza darti il giusto valore, impara a non esserci per chi per te non c'è stato, impara ad amarti piccola Wendy!
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Amati Sempre
RomanceDai momenti più difficili nascono le cose migliori...e da una mia battaglia personale nasce questo romanzo esortativo basato sulla vita reale. Attraverso una serie di lettere rivolte a me si può imparare ad amare se stessi, slegandoci dai rapporti m...