LA FAVOLA (seconda parte)

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Vi capitava qualche volta di viaggiare a causa del suo lavoro: andavate a prendere qualche macchina insieme e tu ne eri felicissima. Era un'occasione diversa per stare insieme e vivere una piccola esperienza fuori dal normale e lontano da casa, anche se per poco ma comunque insieme, in fondo è quello che è successo per Brescia ancor prima di mettervi insieme, e qualcuno lì già fantasticava su voi due.

Poi c'è stata Milano, dove quella macchina dava dei problemi ma a te non spaventava: eri con lui e ti sentivi al sicuro, poteva succedere qualunque cosa, sapevi che ce l'avreste fatta in un modo o nell'altro.

In alcuni casi arrivavate all'estero per questo, come è stato per la Germania, in mezzo alla neve: un breve ma lungo viaggio, una toccata e fuga ma a te piaceva anche così.

Anche se la volta più bella è stata Vienna: una città fantasiosa in cui perdersi tra le meraviglie austro-ungariche, dove ha vissuto la Principessa Sissi, e quando si tratta di principesse e favole, anche se reali, i tuoi occhi sono già illuminati e inizi a sognare.

Un bellissimo weekend, una bella macchina e una bella città: la ruota panoramica anche qui, dove addirittura potevi mangiare, il museo delle cere dove fare foto stupide con i personaggi più incredibili, il Castello del Belvedere che ti faceva così fantasticare, la sacher torte più buona della città e quella chiesa che ti piaceva tanto perché sembrava il castello incantato delle tue fiabe preferite.

E se ti dico la parola 'terme' a cosa pensi? Era una delle vostre mete preferite, sai che spesso le nominava lui e tu facevi di tutto per andarci.

La prima volta per San Valentino l'hai portato a sorpresa a Saturnia. Hai prenotato l'agriturismo, l'ingresso al resort e hai organizzato tutto facendogli credere di andare sulla neve, ma in realtà portavi con te accappatoi e costumi che ti eri fatta preparare dalla mamma con la complicità di tua sorella.

E che belle erano le Cascate del Mulino, anche se faceva freddo essendo ancora febbraio., ma in qualche modo i vostri cuori erano sempre caldi e pieni di passione da non sentire alcun gelo!

Lo vedevi divertirsi tra una vasca e l'altra ed eri appagata, eri felice di vederlo così sereno, sembrava un bambino ad un parco acquatico che provava tutte le piscine!

In quell'agriturismo poi sognavate di tornarci con temperature migliori, nella stanza del cinghiale, con quel giardino bellissimo. Passare per il bar a Manciano, dove qualche anno prima avevi lasciato il cuore, e tornare poi a stare in acqua sotto la pioggia dentro le terme... ti ci perdi solo a ricordarlo!

Poi è stata la volta di Massa Marittima, anche se con un mood diverso è stato comunque un bel weekend in cui rilassarsi insieme in quelle piscine a galleggiare su di un ananas gonfiabile o su di un cuore come il tuo, o stesi sotto l'ombra di quegli ombrelli di paglia che fanno tanta atmosfera. Le due ore di spa tra sauna e bagno turco, la vasca idromassaggio e le tisane per poi cambiarsi il decimo costume e godersi un aperitivo a bordo piscina arrivato per errore ma molto gradito.

E il QC Terme possiamo dimenticarlo? Altra sorpresa tua per il suo compleanno con tutto l'amore di cui eri capace, perché tu l'avresti portato anche sulla Luna se lo avesse voluto!

È stata una giornata fantastica a Fiumicino, un relax totale in ogni forma, girarsi ogni sala e ogni angolo per provare tutte le vasche che esistevano, girare come bambini e non fermarsi nemmeno col buio; godersi un pranzo al sole e un aperitivo in accappatoio che ricorderai per sempre.

L'ultimo San Valentino poi avete organizzato un weekend a Montepulciano e Chianciano Terme. Ricordi quante cose avevi preparato? Avevi una valigia con delle tortine a cuore fatte con le tue mani, i biscotti di pastafrolla fatti a forma di cuore che hai dovuto rifare perché i primi si erano bruciati, il prosecco, la rosa, il palloncino e la scatola piena di regali e sorprese, tra cui quel bracciale che tanto non indossava mai!

E poi le terme, il paese, le cantine piene di botti, le lanterne e soprattutto l'hotel a mezza stella, dove c'era l'acqua gialla, l'arredamento anni Venti e lo scaldino minuscolo.

Peccato che a rovinare un po' l'atmosfera ci fu quel vestito rosso che tu ti eri scapicollata per andare a comprare appositamente per l'occasione, ma quando l'hai indossato ti ha denigrato come sempre: ti ha fatta sentire una balena incagliata in qualche rete!

Tu hai raccolto il tuo orgoglio da terra, ti sei cambiata l'abito e hai ingoiato di nuovo l'umiliazione e la delusione!

Quanti capodanni poi vi hanno visti viaggiare: da un semplice Terminillo a prendervi a pallettate di neve a quello più magico a Bolsena e Civita di Bagnoreggio. Il veglione sul lago, in quell'hotel un po' strano ma così potenzialmente romantico, quel camino enorme in quella sala in cui sedersi ad ammirarne il fuoco facendosi riscaldare da quel tepore che arrivava fino in fondo all'anima.

Quel primo gennaio in quella cittadina morente lo porterai per sempre dentro di te, quel borgo antico passeggiando tra i vicoli e le vecchie botteghe artigianali, dove trovasti quel miele che ti piaceva tanto, quel ponte infinito in cui combattevi con il vento che vi portava via, quel fiatone per cui ti prendeva tanto in giro...

Poi c'è stato quel viaggio allargato alla sua famiglia: voi due, i dolci cognatini e i suoi genitori; quel viaggio tanto discusso ma alla fine riuscito, nonostante i trenta gradi sotto zero di Burian.

Era un po' iniziato come il viaggio della speranza: i km, i caselli infiniti e quelle catene che non riuscivano a mettere, i cinque metri di neve che non perdonavano e le temperature che vi hanno costretto a dei grossi limiti per tutta la settimana, che però non vi hanno impedito di godervi ogni sfumatura di ciò che vi capitava: dalla gita a Torino, alle varie polente, il bombardino, le prove di sci con il maestro, la piscina riscaldata con la neve intorno, i meravigliosi lupetti e persino le macchine con i motori congelati.

Tu eri felice con tutto: ti ricordi come eravate su quella giostra con i cavalli a Piazza Navona? O il tuo sorriso immersa tra i girasoli mentre lui con il coltello ti coglieva quelli che preferivi? La passeggiata tra le foglie cadute in autunno tra i sentieri del Terminillo, una foto con Babbo Natale tra le luminarie.

Per te era questa la felicità, le piccole cose quotidiane che insieme diventavano speciali, ed è questo che ti manca... ma ad oggi pensi ancora che fosse reale? Per te lo era, ma l'amore non si vive a senso unico: ciò che era speciale per te era una scocciatura per lui, semplicemente perché non eri nel suo cuore, altrimenti sarebbe stato felice di fare con te qualcosa che rendeva felice te!

So che rileggendo tutto questo ti ho fatta sognare ancora, ma vorrei che ora ti svegliassi da questo lungo sogno: è stato bello, meraviglioso, vorresti riviverlo mille volte, ma niente di tutto ciò è stato reale, niente di tutto ciò è stato amore!

Principessa, le favole non esistono: esiste l'amore vero che ti fa sentire come in una fiaba, ma non è questo il caso!

Se fosse stato amore non saremmo qui a dirci tutte queste cose, se ti avesse amato anche solo un giorno non ti avrebbe mai fatto tutto questo male, non ti avrebbe distrutto il cuore e la vita, e soprattutto non ti avrebbe lasciata andar via così.

Sei una sognatrice e credi nell'amore, e hai creduto fosse lui, ma sai quanto ci ha messo a sostituirti, credi che se fosse stato amore lo avrebbe fatto con tanta facilità? No bambina, è stato un attimo gettarti nel fosso e passare alla prossima, non sei valsa nemmeno un ricordo, non sei significata nulla per lui.

Quindi mia principessa forse avevi sbagliato favola, eri con il principe azzurro sbagliato!

Ricordi la storia de "La Bella e La Bestia"? il principe era stato scortese con la fata dalle sembianze di una mendicante, che lo aveva così legato ad un incantesimo: lo trasformò in un'orribile bestia e se non avesse imparato ad amare entro i suoi ventun'anni sarebbe rimasto una bestia per sempre!

Avevi trovato il principe che era stato vittima dello stesso incantesimo probabilmente, e dato che non è stato capace di amare nemmeno entro i trentaquattro anni è rimasto una bestia, senza mai trasformarsi nel principe che invece avevi idealizzato tu, perché quella bestia non sa amare!

Invece cara la mia Belle, tu meriti un vero principe azzurro, che sappia amarti come meriti, così da vivere per sempre felici e contenti.

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