Capitolo 19.

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Passarono due giorni, non avevo sentito de Bill ne Tom quei giorni. Non so perche ce l'avevano con me. Così decisi di andare da loro.
Suonai ripetutamente. Fu proprio Bill ad aprirmi. Che appena mi vide alzò gli occhi al cielo...

-Bill's Pov-
Cassie è venuta qui, non è che io non la sopporti, anzi, mi fa pena, ma se lei non fosse andata da papà adesso sarebbe 'intera'.
Odio quello che le è successo. E odio doverla lasciare di nuovo sola, odio vederla soffrire, odio il fatto che abbia provato a togliersi la vita, odio il fatto che quando guardo quegli occhi non vedo mia sorella, ma solo una ragazza a pezzi.
"Cosa c'è?" Le chiesi.
"Sapere perché ce l'avete con me." Disse.
"Nessuno ce l'ha con te Cas! Solo che, avresti potuto evitare tutto questo!" Dissi
"Lo so, ma se adesso iniziate anche voi ad incolparmi, io non Ce la faccio!" Disse
"Tu ripeto che nessuno ti incolpa, e mi dispiace se ho reagito così l'altro giorno." Dissi
"Dov'è Tom?" Chiese.
"È andato a ritirare il passaporto! Domani si parte!"

-Cassie's Pov-
"È andato a ritirare il passaporto! Domani si parte!" Disse.
Quelle parole mi trafissero come lame bollenti. Faceva male. Erano appena tornati e già andavano via di nuovo.
"Quando dura questo tour?" Chiesi.
"Qualche mese". Rispose.
Strabuzzai gli occhi. 'Qualche mese?!"
Mi lasciai cadere sul pavimento freddo, ormai ero quasi abituata al dolore, ma non al dolore che mi provocava la lontanaza da loro.
In quel momento Tom si trovò a rientrare.
"Cas!" Mi disse sorpreso trovandomi a terra, con Bill che mi guardava, ma non faceva nulla, mi guardava, come fossi un'aliena.
Tom mi prese per un braccio e mi fece alzare.
"Che succede?" Chiese.
"Qualche mese." Risposi.
"Cosa?" Disse Tom non capendo.
"STARETE VIA QUALCHE MESE!" Urlai andandomene. Correndo via.

-Tom's Pov-
"MA PERCHÉ GLIELO HAI DETTO?!" Urlai a Bill.
"Cosa pensi che sarebbe cambiato?" Rispose.
Abbassai lo sguardo.
"È di nuovo a pezzi." Dissi
"Quando mai non lo è stata?" Disse Bill freddo.
"️Ma perché ti stai comportando così con lei?" Chiesi.
"Cerco di odiarla, per non sentire la sua mancanza, per non provare il suo dolore." Disse.
"Ma che razza di ragionamento è? Sei egoista Bill" dissi.
"Lo so..." Abbassò lo sguardo.

-Cassie's Pov-
Così anche il giorno della partenza arrivò, dopo pianti isterici, lamette consumate, lacrime finite. Emozioni derubate.
Andammo in aereoporto, dove c'erano già tutti. Non volevo fare nessuna scenata stavolta, volevo essere impasssibile.
Cercai di trattenere il più possibile le lacrime quando Tom mi abbracciò.
"Non rinuncerete mai vero!?"
"No!" Disse Bill.
"Non avrò paura di restare senza voi, non me ne frega niente, domani è un altro giorno, ricomincerò. Nasconderò il dolore come non ho fatto mai. Perdonatemi ma io non vi perdonerò. Se adessso ve ne andate fate crollare il mondo su di me, io non vivo più. Mi abituerò a camminare senza avervi accanto. Ma quanto male fa.... Se adesso andate via non ci sarà più posto dentro me, trascinate via con voi le vostre i certezze e la vostra ipocrisia, ma il male che mi fate non potete portarlo via, mi farà da scudo contro di voi. Maledico questo giorno che vi vede andare via.
Se adesso andate via e fate crollare tutto su di me. D'ora in poi non so più chi siete. Non voltatevi mai, perché non ci sarò quando tornerete." Dissi.
E poi corsi fuori... A crollare... Per le cazzate dette.
Non potevo. Nom riuscivo a trattenere le lacrime. Li vidi entrare in aereo per l'ultima volta dal finestrino. Mesi e mesi senza di loro. La mia vita era morta.

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