Capitolo 23

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Ero incredula. Non capivo come quel ragazzo così dolce avesse potuto fare una cosa del genere. Si capiva che mi amava certo! Ma arrivare a questo punto mi sembrava esagerato. Dopo quella piccola discussione io e Nick nom avevamo più parlato. Era un po arrabbiata con lui.

Dormivo tramquillamente sul divano, quando il campanello suonò.
Mi alzai contro voglia e andai ad aprire.
"Cosa ci fai qui?" Dissi acida
"Parlarti." Disse Bill.
"Va bene, ma non qui." Dissi.
"Hai paura che il tuo uomo se la prenda?" Dissi
"No, solo che non voglio parlare qui. Per evitare uleriori guai." dissi
mi fece cenno di uscire e io semza dire una parola lo seguii.
Salimmo in macchina e piombò il silenzio.
"Allora?" Chieso senza alcuna esitazione.
"Mi dispice, se ti abbiamo trattato così male." Disse.
Quelle parole mi fecero salire una strana sensazione nel petto.
"Ah." Dissi
"Ci siamo comportati male, e non lo meritavi! cioè, non dovevi fare quello che hai fatto. Ma... Noi anche abbiamo reagito male. Ma mettiti nei nostro panni Cas!" Disse.
"Si, ci ho provato molte volte, e avete ragione. Ma io, non posso smettere di spacciare, sennò perdo Nick. E non voglio perderlo." Dissi
"Tu lo reputi un uomo quello?!" disse schifato
"È il mio uomo."
A quelle parole vidi il volto di Bill stracolmo di rabbia e gelosia.
"Te lo sei portato al letto?" Disse.
"Cosa cambia? Anche se fosse?" Dissi
"Ho già capito tutto. Andiamo da Tom, anche lui vuole chiederti scusa." Disse.
"bill..." Dissi.
"Dimmi."rispose.
"Mi... Volete ancora bene?" Dissi.
Lui fece un sorriso di quello dei suoi soliti. Quelli dolci, quelli che scaldano il cuore.
"Che domande fai? certo cas!" Disse.
Mi si scaldò il cuore al suono di quele parole...
Non risposi, e guardai fuori dal finestrino.
Dopo un po arrivammo in ospedale. Raggiungemmo la camera di Tom. Entrammo, ma lui... Lui non c'era... Il letto era intatto e tutte le sue cose erano sparite.
Chiedemmo ad un medico chhe ci disse che Tom era amdato via e che delle persone erano venute a riprenderlo.
Iniziammo ad andare nel panico.
"Ti riporto a casa, io vado a cercare Tom. Appena ho notizie ti chiamo." Disse bill.

Varcai il portone, e Nick era in cucina.
"Dove sei stata?"
"Tom è sparito" dissi preoccupata.
Lui sorrise. Un sorriso cattivo e malizioso.
"Che c'è da ridere?" Dissi alterata.
"Mo... Nulla!" Disse continuando a ridere.
"Ora mi dici che hai fa ridere." Dissi dando un pugno sul tavolo.
Lui mi prese per i polsi.
"Senti, non alzare i toni con me, chiaro? Tom nom potrà farti più male. L ho fatto portare via e presto toccherà anche a Bill!"
"DOVE CAZZO È TOM?" Urlai!
"Ti ho detto di nom alzare la voce con me." disse dandomi uno schiaffo per poi uscire.
Quel gesto mi fece male. Nick non era quello che credevo. Quello di cui mi ero innamorata follemente.
Chiamai Bill e gli raccontai tutto. Mi sentivo morire.
Dov'era Tom?

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