Capitolo 20.

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Con il passare dei giorni il mio dolore si era stabilizzato, io mo ero rassegnata all'idea che loro non c'erano più, e vivevo con questa consapevolezza.
Un giorno mentre passeggiavo, mi scontrai contro qualcuno.
"Oh, scusami, devo stare più attenta a quello che faccio!!!" Dissi
"Oh no tranquilla... Piacere Nick."
Nick... Ragazzo alto, dagli occhi di un marrone intenso, profondo. Credo di essere arrossita, sentivo le guance andare a fuoco, e stavolta non per le lacrime.
"Piacere mio.. Cassie!" Dissi
"Ti va di fare un giro?" Disse
"Certo."

Camminammo a lungo.
"Dunque tu dove abiti?" Disse
"Proprio dietro la traversa, e tu invece?" Chiesi
"A pochi isolati da qui."
"Quani anno hai?" Chiesi bevendo la mia coca cola.
"18! Tu invece?" Chiese
"Quasi 16. Li faccio tra un mese. Ma mi considero 16enne da un pezzo." Dissi.
"E come mai?" Chiese.
"Sono dovuta sempre crescere da sola, con una madre irresponsabile, mio padre è andato via quando avevo 6 anni, e diciamo che non è un buon padre." Disso
"Non hai fratelli o sorelle?" Chiese... Colpo al cuore.
"Si, ho due fratelli gemelli, che sono in giro per il mondo."
"Caspita! Hai avuto una vita difficile."
"E tu invece? Parlami di te." Dissi sorridendo.
"Beh i miei litigano ogni giorno, dovrebbero separarsi ma non ne hanno il coraggio, così per non sentirli sono andato a vivere per conto mio!" Disse.
"Anche io appena raggiungerò la maggiore età vorrei andare a vivere da sola!" Dissi.
"Dovrai mantenerti! Non è facile." Disse.
"Non ho problemi di soldi! Mai avuti!" Dissi. Vantandomi quasi.
"Senti ti va se ci rivediamo domani?" Disse.
"Certo! Mi lasci il tuo numero?" Dissi.
"Certo!" Prese una penna e me lo scrisse sulla mano.
"Chiamami quando avrai voglia." Disse.
"Segnati il mio." Dico.
"No, ti chiamerei ogni momento." Sorrise, per poi posarmi un bacio a stampo, andandosene.
Ero cotta, stracotta.

La mattina seguente lo squillo del cellulare mi svegliò. Messaggiai tutta la notte con Nick.
"Pronto?" Dissi insonnolita.
"Oggi pomeriggio a casa mia, ti va? Vengo a prenderti io!" Disse Nick.
"Certo!" Dissi sorridendo.
"A dopo piccola!" Disse.
Riagganciai, e scesi per fare colazione.
"TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI FATTO?" Sento urlarmi in testa.
"Mamma! Cosa urli a prima mattina!?" Dissi.
"Guarda" disse sbattendomi avanti un giornale dove c'erano mie foto con Nick. Ero stata paparazzata? Oh merda. Con il passare delle settimame io Nick eravamo cotretti a vederci solo a casa sua, ormai stavamo insieme, ma dovevamo sempre vederci in privato dato che tutti i Tg parlavano di noi. Tutto il mondo stava vedendo clsa avevo costruito. Ma io e Nick non ci davamo molto peso, anzi, un giorno mi ritrovai una sorpresa inaspettata.
Bill mi chiamò. Risposi.
"Che vuoi?"
"Chi è questo Nick?" Chiese
"Ho il diritto a farmi una vita o no?"
"No!"
"Tu non decidi l mia vita Bill. L'avete fatto per troppo tempo!" Riagganciai e col passare dei giorni cambiai numero, e costrinsi mia madre a non dire nulla ai ragazzi che mi riguardasse. Non volevo avessero notizie di me.

Un giorno, fu forse il più felice della mia vita. Ero con Nick al parco quando mi fece una proposta incredibile.
"Cassie, ormai sono settimane che stiamo insieme. Ti va di venire a vivere con me?" Disse
Ero felice, strafelice e inmamorata di quel ragazzp che stava prendendo in mano la mia vita e la stava salvando!
"Si nick!" Dissi catapultandomi tra le sue braccia.
C'era un solo ostacolo. Mamma! Dovevo dirglielo e al più presto.

"Mamma, io e Nick abbiamo deciso di vivere insieme."
"Cosa?!" Disse incredula.
"Noi ci amiamo mamma, ed io ho sempre voluto vivere per mio conto." Dissi.
"Non ti costringerò a restare se nom lo vuoi." Disse.
Contentissima andai di sopra a prendere tutte le mie cose. Ed in un paio di giorni mi ritrovai a vivere con Nick. A condividere tutto con lui. Il letto, il divano, la tv, la cucina. L'amore. Stavo bene con lui. Nottate passate a fare l'amore senza alcun tipo di pensiero. A Nick, dovevo tutto!

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