pov: Caterina
Stamattina mi sono alzata stranamente tardi, non è da me, si vede che ieri ero stanca. Controllo l'ora sul telefono e noto che sono le 10:35, sbuffo e mi alzo, perché come ho detto prima non è da me alzarmi a quest'ora, e quando capita mi si sballa tutta la routine, già è quello che è, ovvero completamente disorganizzata. Trovo la porta della mia camera chiusa, strano perché ricordo quasi perfettamente di averla lasciata aperta ieri.Mi affaccio in cucina e noto un ragazzo seduto a tavola che sta mangiando i miei cereali, i miei preferiti anche.
Ci vogliono alcuni secondi per realizzare che quel ragazzo non è mio fratello ma probabilmente un suo compagno di calcio, e che sono praticamente mezza nuda davanti a lui, che nel frattempo mi stava già esaminando come un radar.Immediatamente corro in camera a mettermi un pantaloncino.
Due parole: che imbarazzo.Ritorno in cucina e lo ritrovo sempre là, stavolta senza guardarmi come un radar ma con fare piu tenero e dolce quasi. Mi riprendo i miei cereali senza dire niente e me li porto in sala, mi siedo sul divano e accendo la tv.
Ale: «buongiorno principessa»
« potevi avvisarmi che portavi un tuo amico no?» ale mi da un bacio sulla fronte e si siede vicino a me.
Ale: «non era in programma che venisse qua, ieri sera siamo andati a cena fuori con il mister e quando lui se ne è andato abbiamo esagerato un po con l'alcol, nico in particolare»
Annuisco con disinteresse e continuo a mangiare i miei cereali.
Dalla cucina esce "nico" , e noto con un po di imbarazzo che è in mutande. Faccio di tutto pur di non guardare e infatti ci riesco. Forse.«Ale io vado a prepararmi, non voglio che mia madre si preoccupi»
Dopo un quarto d'ora ritorna vestito e con il borsone della nazionale in mano, mi ricordo poi improvvisamente che manca meno di una settimana all'inizio degli europei di calcio, quanto ho aspettato questo momento.
«ci vediamo stasera ale, e ciao anche a te»
non lo guardo neanche e dico un semplice «ciao»
ale: «ciao nico ci vediamo»Ale: «prima che me lo chiedi, si, anche lui ha i genitori qui a Bologna e no, non è una coincidenza, anche lui abita a Milano, è Barella! Quello dell'inter»
Barella...si ora che ci penso mi suona familiare questo nome.Le ore successive le passiamo a sistemarci e a riordinare un po casa, mamma stamattina ha iniziato presto a lavorare e torna stasera, purtroppo facendo l'infermiera fa dei turni abbastanza pesanti e scomodi e io ed ale ci sentiamo in dovere di aiutarla quando lei non riesce ad occuparsi di noi e della casa.
Per pranzo ho cucinato una semplice pasta al sugo, l'unica cosa che forse so cucinare decentemente senza mandare a fuoco la casa.
Ale: «stavolta sei stata brava»
li spettino i capelli e sorrido soddisfatta. Nonostante le classiche e inevitabili incomprensioni tra fratelli, io ed ale abbiamo un rapporto bellissimo e ci vogliamo molto bene, ci passiamo 5 anni di differenza, non troppi ma neanche poi cosi pochi.Verso le 18 ale entra in camera e si siede sul mio letto
Ale: «stasera hai impegni particolari?
«mh no forse esco con lucy, perché me lo chiedi?»
Ale: «io e alcuni miei compagni della squadra andiamo in un locale per festeggiare l'inizio degli europei, poi è sabato,se ti va tu e lucy potete venire, cosi fate anche conoscenze»Ci metto un po prima di rispondergli, ma apprezzo volentieri la sua proposta anche perché la dentro sono tutti dei fighi da paura e lucy sarebbe al settimo cielo nel conoscerli, me compresa ovvio.
« va bene dai, per che ora andiamo?»
Ale: «viene Chiesa a prenderci per le 20»
..
..ore 19:04
Lucy: «che ti metti???» mi chiede lucy nel panico mettendo la mia camera a soqquadro, lanciando i miei vestiti per aria dopo aver visto come le stavano.
«innanzitutto ti dai una CALMATA, provati questo» le lancio un mini abito rosso in raso che comprai da zara qualche mese fa.Se lo prova ,e non posso che portarmi le mani sulla bocca per lo stupore e la bellezza fotonica della mia amica.
«tieniti questo che sei stupenda»
lei saltella di gioia e mi abbraccia
Lucy:«Ahhhh cate ti adoro»urla
ridiamo insieme e ci occupiamo del vestito che avrei messo io, una mezza idea ce l'avevo ma non so come sarei stata.
Tiro fuori dal mio armadio un vestitino corto nero molto semplice, un po scollato e con l'unico dettaglio di un piccolo spacco laterale sulla coscia.«sei bellissima cate,davvero» lucy mi porta davanti allo specchio e mi ammira estasiata come se fossi Kylie Jenner, e alla fine mi decido per questo vestito.
Ovviamente siamo in ritardo, infatti manca solo un quarto d'ora all'arrivo di Federico, cosi corriamo in bagno a farci la piega ai capelli, io liscia e lei mossa.
Stranamente nel giro di una decina di minuti riusciamo a sbrigarci, mettiamo le scarpe e raggiungiamo mio fratello che ci stava aspettando da minimo mezz'ora.Appena ci vede rimane incantato e si mette a ridere.
Lucy: «che hai da ridere»
Ale: «niente niente, siete bellissime»lucy arrossisce e un pochino anche Alessandro...ho sempre pensato ci fosse del tenero tra quei due ma non ho mai capito fino a che punto.Ale: «ecco fede!» indica una Range Rover nera tirata a lucido, nella maniera più impeccabile che io abbia mai potuto vedere.
Federico esce dalla macchina, i suoi capelli sono castano chiaro con ciocche piu scure, i suoi occhi da quel che si puo vedere sono marroni e ha un fisico quasi perfetto,e infatti dalla sua camicia bianca si intravedono i muscoli.Fede: «piacere,Federico Chiesa»
Per poco non svengo,nell'avere davanti in carne ed ossa il vero ed inimitabile Chiesa, e devo dire che fa abbastanza effetto.
«piacere Caterina» ci stringiamo la mano e wow, che brivido..
Lucy: «Lucia, ma chiamami pure Lucy»Federico sorride e ci lascia entrare nella sua macchina, che odora di nuovo in una maniera incredibile, i sedili in pelle sono morbidi e comodissimi. Beh che dire non male la vita da calciatore eh?
spazio autrice
heyy oggi ho aggiornato due volte, vediamo se stasera ve ne butto fuori un altro dai;) intanto fatemi sapere che ne pensate! baciones
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𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙
Fanfiction«non ho mai capito perché provassi cosi tanto interesse per un ragazzo come lui. era diverso dagli altri si ormai questa frase la si sente dappertutto, ma con lui avevo un legame che andava fuori dal comune, non riuscivamo per quanto ci provassimo...