CAPITOLO 6

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Jo : «hey cate tutto bene? ti vedo un po turbata»
« a dir la verità prima di uscire di casa ho avuto una discussione con Alessandro, appena ha saputo che io e lucy dovevamo uscire con voi si è subito alterato dicendo che siete ultra ventenni, e che in poche parole siamo piccole per voi. Una serie di stronzate. Di certo non abbiamo 12 anni e poi non siete ultra ventenni, molti di voi hanno appena vent'anni. Ma che poi che vuol dire sta cosa che abbiamo 16 anni, siamo abbastanza grandi da scegliere le amicizie e di frequentare chi vogliamo . [...] e mi ha fatto incazzare capito?»

Jo mi ascolta il silenzio e annuisce lasciandomi sfogare, poi dice la sua.
Jo : «guarda ti dico la verità, ho una sorellina di 15 anni che spesso esce con il suo ragazzo che però ne ha 19, e non ti nascondo che sono geloso e spesso ansioso che possa farle qualcosa contro la sua volontà. Ma io mi fido di lei, e tuo fratello dovrebbe fidarsi di te, e anche di noi visto che siamo praticamente i suoi compagni di sempre e di certo non siamo dei pedofili ahhaha giochiamo solo a calcio alla fine, dovresti vederci tutti i giorni per capire che siamo l'opposto praticamente di quello che ci si aspetta da dei calciatori»

«è questo che non capisco! bah vallo a capire»

nicolò : «oh è da quando siamo partiti che sento un brusio dietro di noi, state dicendo il rosario per caso?»
«zitto barbarella»
mi fa la linguaccia e riprende a camminare con fede.

Dopo essere arrivati in centro, tra l'altro abbastanza affollato, essendo una domenica estiva, decidiamo di andare in un pub per un aperitivo, possibilmente senza esagerare con l'alcol. Mi ha sorpreso il fatto che nessuno o quasi gli abbia fermati per foto o autografi.

Prendiamo tutti e 5 uno sprizt e i ragazzi cominciano a parlare tra di loro di calcio, ragazze, di nuovo calcio, progetti. Rimango quasi sempre in silenzio ad ascoltarli, anche per conoscerli meglio e capire i loro caratteri ma soprattutto le loro ambizioni, cosa che per me nei ragazzi è molto importante come qualità.

Per me un ragazzo senza ambizioni non è un ragazzo che merita le mie attenzioni. Si lo so è un po severo come ragionamento, però la penso cosi da quando ho capito veramente come sono l'85% dei ragazzi, ovvero svogliati, stronzi e menefreghisti.

Più di una volta incrocio lo sguardo con Nicolò, che si è seduto proprio difronte a me quindi è quasi impossibile che i nostri occhi non si incrocino.
Mi accorgo solo ora di quanto sia bello il taglio dei suoi occhi, un po a mandorla, marroni, come piacciono a me. Realizzo dopo, che lo sto fissando ininterrottamente da tipo 10 secondi se non di più, e in tutto questo lui non ha detto e fatto niente per impedirlo, anzi fa la stessa cosa che sto facendo io. Mi studia con gli occhi.

Ad un certo punto sento un calore improvviso sulla mia gamba destra, immagino sia la mano di Jo che si è posata proprio lì e penso anche per sbaglio, perché l'ha tolta subito, ma i miei occhi non si staccano da quelli di Nicolò, e non ne capisco il motivo, sembra come una calamita.Cosa sta succedendo? non lo so neanche io.
Un sorriso malizioso si stampa sulle sue labbra, e io in risposta faccio lo stesso. Sembrava un gioco, un gioco di sguardi.

lore: «vero cate?»
Di scatto io e Nicolò ci riprendiamo dal nostro stato di trance e prestiamo attenzione agli altri.
cate: «non stavo seguendo scusate»
jo: «devi convincere il mister a far venire te e la tua amica agli europei»
Vedo con la coda dell'occhio che Nicolò si gira puntualmente a guardarmi, ma mi viene da dire purtroppo, non posso girarmi.
«sarebbe un emozione unica vedervi giocare..quando possiamo venire a chiederglielo?»

lore: « noi dopodomani abbiamo il volo per roma»
DOPODOMANI?
rimango senza parole, a meno che qualche santo venga in nostro soccorso, non credo possa essere fattibile.

𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora