CAPITOLO 33

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Pov: Caterina
«ale»
«oi»
«ale posso stare in stanza con te?»
Alessandro mi guarda prima un po' sorpreso, poi capisce che c'è qualcosa dietro a questa domanda.
«certo che si piccola» a quest'ultima parola mi si ferma il cuore, l'ultima persona che mi ha chiamato così è stata proprio Nicolò, che palle sta sempre in mezzo.

Prima di entrare in camera Alessandro mi prende le mani guardandomi seriamente
«so che probabilmente con me non parlerai ma sono un po' preoccupato per te, se ce qualcosa che non va dimmelo, io non voglio remarti contro voglio solo aiutarti» non dico niente e lo abbraccio come da tantissimo non facevo. È il fratello migliore che potesse mai capitarmi.

Sono le 23:05,sono in camera mentre ale è sceso giù per una piccola riunione con il Mister, ho solo bisogno di riposare, sento gli occhi pesanti e gonfi dopo tutte quelle lacrime, tempo qualche minuto e cado in un sonno profondo.

Pov: Nicolò

Finita la riunione con il CT torniamo nelle nostre stanze, domani mattina avrò una conferenza stampa alle 10:00 cio significa sveglia alle 8:00 come minimo. Devo dire che l'ansia comincia a farsi sentire, manca pochissimo alla fine degli europei e voglio a tutti i costi fare il massimo insieme agli altri.

Manuel sistema le sue divise nell'armadio, io invece rimango a fissare il panorama dal balcone della stanza, tutte queste luci, a Caterina saranno piaciute sicuramente. Oh basta non posso sempre tirarla in mezzo.

Sentiamo un telefono squillare, io e Manuel ci guardiamo e poi riconosco la suoneria, è il mio.Non sono mai stato così in ansia nel sentire un telefono che suona.

«guarda che è il tuo» deve avermi visto inflessibile e indifferente alla chiamata.
«chi è»chiedo quasi balbettando
Manuel sgrana gli occhi e capisco di chi si tratta. Tempismo perfetto come sempre.

«pronto? ciao amore...si siamo da poco arrivati...Ah...Ma fede...non c'era bisogno, va bene va bene ci sentiamo. Anche io» riattacco dopo qualche minuto.Vorrei solo sprofondare.
«io pensavo che vi foste già lasciati da un pezzo»

«poco prima di partire per l'europeo lo pensavo anche io. Ho pensato più volte di lasciarla, ma non ho mai avuto il coraggio. Ho fatto di tutto pur di non pensarla, e stava funzionando da una parte»

«e ora?»
«e ora sono in un bel guaio mi toccherà parlarle quando sarà tutto finito»
« e dopo?»
«e dopo cosa?»
«cosa pensi di fare una volta che hai lasciato Federica, sempre se la lascerai»

Rimango a pensare a quelle ultime parole "sempre se la lascerai"... Certo che dovrò lasciarla, almeno credo...Sono mesi che non riesco piu ad amarla come un tempo, e ora più che mai il mio cuore sta prendendo un'altra strada. È la sola soluzione per non far soffrire nessuno, le dirò la verità, tanto sono sicuro che mentre io sono via lei si sarà trovata la compagnia di qualcun altro, che non sono io ovviamente. Cornuti al quadrato.

«poi ci penso»

Mi vado a fare una doccia e poi mi addormento non appena la mia testa sprofonda sul cuscino.

Mi manca da morire e questa mancanza non dovrebbe essere contemplata visto che è tutta colpa mia.

Pov: Caterina

L'indomani era in programma la gita per Monaco insieme a Lucy, perciò la sveglia suona per le 8:30, Ale è già sceso giù, infatti mi ha lasciato un messaggio dicendomi che si sarebbero allenati tutto il giorno e che io e Lucy potevamo uscire mentre loro erano impegnati.

Chiamo al telefono Lucy per capire com'è messa.

al telefono...

«buongiorno come sei messa?»
«benissimo, sono già giù con gli altri che si stanno allenando, è proprio un bel vedere»
«per come sei messa intendevo il nostro giro turistico.»
«ahhh vero, beh io sono pronta ti aspetto»

A Monaco non fa particolarmente caldo quindi una semplice maglietta e dei leggins fanno al caso mio.

Raccolgo i capelli in uno chignon morbido ed esco dalla camera

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Raccolgo i capelli in uno chignon morbido ed esco dalla camera.
Guardò l'ora: le 9:37, appena in tempo.

Lucy: «eccoti qua, possiamo andare!»
Salutiamo i ragazzi ed usciamo dall'hotel, sono curiosa di scoprire quali segreti nasconde questa città, mai vista in vita mia.
Lucy ha in mano la mappa della città con tutti i posti in cui vuole andare , cerchiati di rosso, non la ricordavo così organizzata.

«guarda ce starbucks!!» le indico un punto in mezzo alla cartina, e da quel momento è iniziata la nostra piccola avventura in questa città meravigliosa.

Siamo tornate in hotel verso le 15:00, cominciava a fare caldo.
Incrociamo nella hall alcuni ragazzi che si stanno preparando per delle conferenze stampa, tutti bellissimi ovviamente.

Ciro: «dove siete state di bello?»
«abbiamo perlustrato un po' la città»
Spina: «bella eh?»
Lucy: «da morire!!»

«a che ora avete le conferenze?»
Ciro: «alle 15:35, Bare Berna e Fede l'hanno già fatta stamattina, se volete raggiungerli sono in piscina»

Non sapevo ci fosse una piscina in questo hotel ma del resto in un 5 stelle cosa ti aspetti, io e Lucy ci guardiamo come per dire "andiamoci" anche se li in mezzo c'è qualcuno che farei a meno di vedere.

«a dopo ragazzi!»

Il tempo di tornare in camera e cambiarmi che sono subito pronta per scendere in solarium, varco la porta che porta ai gazebo e non appena la apro mi rendo conto di averla sbattuta in faccia a qualcuno.
Rimango pietrificata.

«cazzo che male ma volevi uccidermi per caso?» beh...
«scusami non ti ho visto, era dura da aprire»
«certo dura» se ne va borbottando tra se e se, stronzo...Lucy mi trattiene per un braccio per evitare di saltargli addosso, ma stavolta per picchiarlo.

spazio autrice
ciaoo belliiii primo capitolo del 2022😭
prima che inizi la scuola devo mettermi avanti con i capitoli perché so già che farò fatica ad aggiornare😞
grazie mille intanto per le 20mila letture e 1mila stelline, vi amo❤️

𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora