CAPITOLO 9

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pov: Nicolò

ore 06:15

La sveglia purtroppo suona presto, e non riesco neanche ad alzarmi per il troppo sonno. Ho anche lasciato le finestre aperte per far passare un po d'aria ma mi sono svegliato completamente congelato e con anche il mal di gola. Perfetto.

Raccolgo tutte le mie cose, così se torneremo a Bologna non dovrò ritornare in questa casa avendo già con me tutto il necessario; alle 8:30 abbiamo il volo per Roma e alle 7:40 dobbiamo stare in aeroporto, cosi approfitto per farmi una bella doccia calda sperando anche che il mal di gola possa passare.

ore 7:15, sul pullman della nazionale

Mancini: «ragazzi buongiorno, ora faremo un breve appello per vedere se ci siamo tutti o se qualcuno è rimasto a dormire.» il Mister sbadiglia ogni due per tre, è più addormentato di noi a quanto sembra.

Fede: «ma non aveva più senso farlo prima?» io e Fede siamo seduti vicini come d'abitudine, e i suoi commenti non possono mai mancare.

Mancini:« Acerbi? [...] Bastoni? [...] Barella?[..] Chiesa? [...] ....e Toloi, ok ci siamo tutti»

Non proprio tutti.. a quanto pare Cate non è riuscita a venire ma va bene anche cosi, almeno possiamo concentrarci di piu, e per quanto mi riguarda il livello di concentrazione con lei mi si abbassa sotto zero per qualche strana ragione.

Lorenzo: «alessà tua sorella come sta?»
Ale lo guarda un po sospetto..«sta bene..grazie.. come mai questo interessamento?🤨» sai com'è, tua sorella fa girare la testa pure ai pali a momenti, ma per quanto mi riguarda a me no. Per il momento.

Lorenzo: «senti qua dentro sono l'ultimo che ci proverebbe con lei, ma non perché è brutta eh anzi, siamo solo amici e mi dispiace che sia rimasta a casa»
Ale: «e perché dove doveva stare scusa»
Intervengo io «tua sorella ci parlava di voler venire con noi, insieme alla sua amica. ma non ha fatto in tempo o almeno cosi sembra»

Alessandro rimane sorpreso, a quanto pare non ne sapeva nulla. Beh ora lo sa e magari lascerà venire Cate alle prossime partite.

Il viaggetto per arrivare all'aeroporto dura all'incirca mezzoretta e infatti alle 7:40 spaccate arriviamo all'aeroporto Marconi, dove una serie di Bodyguard è pronta a scortarci fino all'imbarco.

Prendiamo le nostre valigie, ovviamente non troppo grandi e ingombranti, e a due a due ci avviamo verso l'entrata dove inaspettatamente troviamo alcuni fan, per lo più signori tifosi e alcune ragazzine, ma purtroppo non possiamo fermarci essendo che siamo abbastanza di fretta.

ore 8:28

Finalmente ci siamo, siamo ad alta quota e l'orario di arrivo a Roma è previsto per le 10:15, penso proprio di recuperare un po di sonno perso stanotte.

ore 9:38

«hey,bare,bare svegliati»
«jo ma che vuoi stavo dormendo così bene» mi stropiccio gli occhi e lo guardo per dire "spero tu abbia un motivo valido per svegliarmi"

«senti bello devo chiederti un consiglio ..è un argomento un po delicato e chiedo proprio a te perché so che hai molta più esperienza di me»
«mh... e sarebbe?» dai dilla la cazzata
«cate» eccolo là

Per poco non mi strozzo con la mia stessa saliva, ma va bene eh, io e cate non siamo nulla se non semplici amici, forse neanche quello.

«ieri ci siamo baciati» ma in che senso

Faccio segno di proseguire e lui va avanti
«i dettagli della scopata però non li voglio»
«ma quale scopata! Nico ma sei pazzo ma per chi mi hai preso»
«va bene va bene» quanto vorrei avere dei tappi per le orecchie in questo momento

« è che c'è stato un bacio voglio dire molto semplice, così semplice che non penso se ne sia accorta, probabilmente dato per sbaglio e ora ho addirittura il dubbio che non ci abbia nemmeno fatto caso,ma ora viene il punto della situazione, cate sempre ieri sera ha bevuto, anche un po troppo forse e mentre eravamo insieme non faceva che scambiare il mio nome con il tuo, a meno che conosca altri Nicolò» spalanco gli occhi, letteralmente.

«ecco..Penso che sia piu interessata a te che a me» rimango senza parole, e la storia di ieri? Cate, cosa vuoi dalla vita non lo sai nemmeno tu.
Fatto sta che nonostante mi sia appena stato detto che potrei interessarle cerco lo stesso di rimanere con i piedi per terra, le ragazze un giorno dicono A e il giorno dopo tutto l'alfabeto, e per quanto mi riguarda ho altri interessi.

«senti jo io penso che si sia trattato di uno sbaglio perché forse a lei interessi, poi non lo so vedi come va la situazione. Per quanto riguarda me lascia proprio perdere perchè non voglio distrazioni.»

Mi ringrazia con la testa e torna a sedersi composto nel sedile difronte a me.

In tutto ciò spero che Alessandro non abbia sentito la conversazione.

Alle 10:30 atterriamo a Roma, speravo di poterci ritirare in hotel ,ma no,ci aspetta una bella serie di conferenze stampa, e chi ha voglia? non io di certo.

ore 11:56

Non credevo arrivasse mai questo momento ma finalmente siamo in Hotel, che si trova a pochi metri dallo stadio olimpico di Roma.
Siamo tutti stremati dalle mille interviste, foto e autografi, che a stento abbiamo la forza di andare alla mensa per pranzare.

Mancini: «ecco le chiavi delle camere ragazzi e per favore non distruggetele come l'ultima volta. Alle 12:30 si pranza quindi organizzatevi con i tempi»
Due a due formiamo delle coppie, speravo in Bastoni o Chiesa ma sono andati con altri, chi è che rimane?
Jo mi guarda facendo spallucce con il suo solito sorrisino un po' irritante.
«beh rimaniamo solo noi» prende la chiave dal bancone della reception e mi fa cenno di seguirlo in ascensore. Evviva
«che piano siamo?»
«sesto»
Nessuno fiata fino al raggiungimento della nostra camera, che devo dire non è male, se non fosse per il letto matrimoniale.

𝒈𝒊𝒐𝒄𝒐 𝒅𝒊 𝒔𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒊 || 𝗻𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼̀ 𝗯𝗮𝗿𝗲𝗹𝗹𝗮💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora